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2024

10.03.2024

messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais domenica 10.03.2024
traduzione dall’audio

Cari figli,
oggi in questo pomeriggio, in questo giorno del Signore, giorno di benedizioni, di grazie e di preghiera, io Maria sono felice – insieme al Cielo e ai figli che Dio ama immensamente – di poter essere qui presente in questo anno forte della grande purificazione dell’umanità e portarvi questa bellissima catechesi del Cielo, questo insegnamento che deve dare all’uomo una vita nuova.

Quando siamo qui in preghiera, insieme ai bambini e alle famiglie, è necessario chiedere molto a Gesù – che è qui con noi nella brezza leggera – di inviarci lo Spirito Santo. Che l’amore di Dio Padre ci porti lo Spirito Santo. Perché oggi l’umanità ha molta difficoltà nel vivere la parola di Dio, ha difficoltà nel discernimento e nella comprensione della parola di Dio. E questo può portare l’uomo a trovarsi davanti a grandi battaglie, proprio per il fatto di non comprendere la parola di Dio. E quindi a vivere la sofferenza spirituale. Soprattutto la mancanza di pace, la mancanza di mitezza nell’anima, la mancanza di coraggio e di fede.

Cos’è una catechesi del Cielo? È un’allerta del Cielo per noi. Cosa vuole dire Dio oggi a te che sei qui presente? Egli vuole dire a voi, figli e figlie, che il mondo non sta bene, che l’umanità non sta bene, che il mondo è molto malato e così le famiglie, che le persone sono piene di orgoglio e vanità, che sta mancando l’umiltà. Chi è Gesù per noi? Che visione abbiamo di Gesù nella nostra vita? Se pensi che tu da solo puoi salvare il mondo, la visione di Gesù è ben diversa. Egli ha detto: “Sono venuto affinché tutti abbiano vita”. Egli è venuto affinché tutti avessero vita, non è venuto per uno soltanto, è venuto affinché tutti avessero vita. Gesù ci mette sempre in unità.

Oggi qui stiamo vivendo un pomeriggio in unità. Qui c’è ognuno con il proprio esempio di vita, nessuno ha un esempio uguale all’altro, a volte è simile, ma ognuno ha il proprio esempio di vita, compresi i bambini. In questo pomeriggio abbiamo qui tanti bambini speciali (con handicap), bambini che sono testimonianza di fede, testimonianza di amore, bambini che vogliono essere un dono nella vita di coloro che sono importanti per loro: le persone più mature. Dunque ognuno ha la propria testimonianza di vita, compresi i bambini, una testimonianza che può trascinare i giovani, i padri, le madri, tutti i figli di Dio. Perché la testimonianza vera trascina una moltitudine.

Dio ci mette qui in unità. Siamo uniti alla Santissima Trinità. Dio ci mette qui come figli presenti nella missione del momento attuale. Nel momento presente stiamo vivendo una missione reale, non stiamo vivendo un sogno, non stiamo vivendo un racconto, ma stiamo vivendo qualcosa che possiamo sentire, soprattutto in quest’anno della purificazione.

E oggi sta mancando molto discernimento, comprendere la parola, vivere la parola. È chiaro, figli, che chi sta vivendo la parola, chi desidera vivere la parola, il demonio cerca in ogni modo di abbatterlo. Egli vuole abbattervi: famiglie, giovani, bambini, padri e madri, servi e serve. La nostra lotta non è contro una fiera qualunque, la nostra lotta è contro il demonio. Allora devi iniziare ogni giornata con la consapevolezza che devi vincere il demonio. A volte sei dentro la tua casa e il demonio vuole abbatterti. Sei dentro una comunità fraterna costruita da Dio e il demonio vuole abbatterti. Sei nella tua vita missionaria, nella tua vita di fede, e il demonio vuole abbatterti. Ecco perché abbiamo bisogno di questo discernimento, abbiamo bisogno di questa comprensione della parola di Dio, perché il Cielo oggi viene a darci forza, viene a darci consiglio, affinché tu possa essere forte in questi tempi di purificazione. Perché la purificazione di quest’anno sarà forte. E Dio, che è Dio, Dio stesso è stato perseguitato, è stato tentato, ed è stato fedele alla volontà del Padre.

Siamo nel tempo della Quaresima, nel quale meditiamo sulla Resurrezione ma anche sulla morte di Gesù: affinché tu conoscessi la Resurrezione, Gesù è morto sulla croce per te. Per ciascuno di voi, per ciascuno di noi. E noi oggi abbiamo qui il Cielo che ci catechizza, in questo momento in cui la fede è così vacillante nella vita dell’uomo. Spesso l’uomo non sa cosa vuol dire avere fede, non vive una fede vera. Dice “sì” senza la volontà di realizzare il piano di Dio nella sua vita, ha sempre paura, soprattutto per quanto riguarda le cose terrene, ha sempre paura di perdere qualcosa. E io vi dico: chi è fedele a Dio non perde, guadagna. Ma chi è avido perde la grazia. Il tempo della Quaresima è il tempo di questa riflessione: chi si è perso e chi ha guadagnato nel camminare con Gesù, rimanendo fedele al Buon Pastore? E coloro che consegnarono Gesù, quanto soffrirono! Oggi stiamo vivendo un tempo in cui l’uomo dimentica la vita eterna e pensa soltanto a questo passaggio. Ha paura della fame, ma non ha paura di perdere la vita eterna. Vuole guadagnare il mondo e tante volte perde il Regno dei Cieli. Allora Gesù vuole consigliarci come vivere un cammino di vita santa e fedele.

Questo mese dedicato a San Giuseppe: quanto San Giuseppe fu fedele! San Giuseppe oggi è conosciuto come patrono, protettore, padre della Santa Chiesa e luce per coloro che camminano nella loro grande missione familiare del sostentamento, della prosperità, del lavoro. Come è bella la riflessione su San Giuseppe come servo di Dio fedele, che non ebbe paura di stare vicino a Gesù, che è Dio, di essere il padre scelto dal Padre stesso per guidare Gesù. Come San Giuseppe visse questa missione piena di amore e di adorazione al Bambino Gesù! Oggi siamo invitati ad essere servi come San Giuseppe. Apparentemente la sua vita è stata poco significativa per gli uomini, ma è stata essenziale per Dio. Dunque San Giuseppe ci mostra come essere un servo fedele. Spesso a te interessa l’apparenza davanti agli altri, ma com’è il tuo cuore, la tua anima, il tuo amore?

In questo tempo di riflessione sulla morte e resurrezione di Gesù, è molto importante sapere che Gesù ha bisogno di tutti: tutti siamo invitati ad essere strumenti evangelizzatori. Oggi la messe ha bisogno di buoni operai, non ha bisogno di un solo operaio, ha bisogno di buoni operai. Ha bisogno di te bambino, ha bisogno di te giovane, ha bisogno di te padre e madre. La messe di Dio ha bisogno di tutti i figli di Dio. Allora oggi è necessario comprendere l’essenza dell’evangelizzazione.

Come è bello poter comprendere chi è Gesù per noi! Noi che oggi abbiamo la felicità di vivere con Gesù in noi, soprattutto voi che avete il privilegio di partecipare alla comunione eucaristica. Significa vivere questo Gesù. In verità, questo è il dono di Gesù per noi. Egli si è dato come vita per noi, si è dato in alimento per noi. Allora il maggiore regalo della tua vita è poter fare esperienza di vivere con Gesù. E con Gesù hai un’esperienza di amore, non è un’esperienza nel senso di “io so, io posso, io faccio”, ma è un’esperienza di sapere che con Gesù agirai in modo giusto, in modo corretto, sempre in unità con la tua famiglia, con la tua comunità.

È necessario che il popolo di Dio cammini insieme. Perché il popolo di Dio oggi è diviso? Perché tanti vogliono stare in testa, mentre la missione di un popolo di Dio è questa: Gesù in testa e noi insieme a Lui. Nessuno sta davanti a Gesù, tutti stiamo uniti a Lui: il padre, la madre, il missionario, il sacerdote, tutta la Chiesa, i bambini, i giovani. Tutti noi insieme. Non puoi dire: “io farò l’opera”. L’opera è questa e io vi dico come Madre messaggera di Dio: l’opera di Dio è l’opera che si fa presente nei figli di Dio. Dio potrebbe fare tutto da solo, ma ha avuto bisogno di ciascuno di noi. Allora è ben diverso da quello che l’umanità pensa. Dio ha avuto bisogno di ciascuno di noi. Dio ha bisogno di tutti noi.

Da solo non riesci ad essere un buon padre, devi stare al fianco di una buona madre, di un buon figlio. Tu da solo non riesci ad essere un buon missionario. Un sacerdote da solo non riesce a seminare la buona novella. Perché la Chiesa è una famiglia, il popolo di Dio è una famiglia. Ecco perché quando venite in questa comunità fraterna voi sentite l’importanza della famiglia, l’importanza della partecipazione, l’importanza dell’unità. Qui diventate servi e serve del Signore. Tutti qui sono servi e serve del Signore. Sia quando lavorano, sia nel momento della preghiera, tutti sono servi e serve di Dio. Il giorno che vorrai camminare da solo resterai da solo. Il giorno in cui vorrai camminare con i figli di Dio, ci saranno con te i figli di Dio.

Io, Maria, non ho mai voluto camminare da sola. Voglio camminare con Gesù e con i miei figli amati. La mia missione non è camminare da sola, la mia missione camminare insieme a voi, figli. Questa è la mia missione, con tutti i titoli dei quali Dio mi ha concesso l’onore, e Dio mi ha concesso l’onore di avere i figli che camminano con me. Maria è colei che i figli chiamano “Madre Pellegrina”, perché lei cammina con i figli in un pellegrinaggio insieme a Gesù, per il trionfo del mio Cuore Immacolato. Se io camminassi da sola, voi oggi non sareste qui in questo santuario, e questo santuario sarebbe triste.

Dio ha bisogno di tutti noi. Questa è la riflessione di questo tempo di Quaresima, di questo tempo della giustizia, di questo tempo della purificazione. Oggi il grande ego dell’uomo lo porta a volere fare tutto da solo. Spesso la madre vuole portare avanti da sola la missione della sua famiglia, ma non riuscirà, perché la famiglia è fatta di un padre, di una madre e dei figli insieme. Non esiste una famiglia guidata soltanto dalla madre. La vera sacra e santa famiglia ha la protezione del padre, della madre, dei figli. Perché oggi le famiglie si stanno distruggendo? Perché alcuni vogliono portare avanti da soli la missione. Per questo i figli sono tristi, i bambini sono tristi e sta mancando quella culla di amore, quella culla di protezione che è composta di padre, madre e figli. Come Maria, San Giuseppe e Gesù.

Da solo non puoi vincere. Il giorno in cui tu – nella tua famiglia, nella tua comunità, nella tua vita pastorale di missione – vorrai stare da solo, resterai da solo. Perché da solo non riesci a vincere. È necessario volere questa unità, questa fraternità, questo amore. Per questo il Cielo viene a darci consiglio. Viene a toglierci da quella vita cieca nella quale dimentichiamo di vedere Gesù davanti a noi, come stiamo facendo in questo tempo di riflessione verso la grande gloria che è la Pasqua. Gesù è stato sempre con noi. Spesso gli uomini hanno guardato a Gesù come a una persona qualunque, dimenticando di vedere Dio in Lui. Per questo molti si sono persi. In una missione, quando dimentichi di vedere l’altro, ti perdi. Quindi è sempre necessario che il padre riconosca il valore dei figli, che il figlio riconosca il valore dei genitori, che la madre riconosca il valore del padre e dei figli, che il padre riconosca il valore della madre. In una vita missionaria è sempre importante che preghiate per i missionari di Dio.

Esistono uomini, donne, giovani e bambini che hanno un cuore generoso, un cuore buono, che riescono a vedere al di là degli occhi della materia, riescono a vedere con gli occhi dell’anima. La vita è semplicemente un dono di Dio, una grazia. A volte dimentichi di valorizzare tante cose buone nella vita perché ti aggrappi alle briciole del demonio. Cosa ci ha detto Gesù? Che Dio non ci dà briciole. Dio non dà mai dei resti. Chi ti offre gli avanzi è il demonio, Dio ti offre sempre il meglio, ti dà sempre ciò che è meglio. Ha dato il suo proprio Figlio per salvarti! Dio non ti dà briciole. Ma oggi, cosa accade all’umanità? Spesso vuole le briciole. Dio le sta dando tutto, ma l’umanità vuole le briciole. Non vuole una vita di benedizioni, una vita di grazia, una vita di forza, una vita di fede. L’uomo vuole le briciole. Consuma sé stesso nei pensieri cattivi, nella sofferenza interiore. Perché non esiste niente di più terribile del non avere pace, giudicare le persone, perseguitare le persone, perseguitare le cose di Dio. Chi fa questo soffre.

Quando hai pace sei leggero. Quando tu, pellegrino, vieni nella Valle pieno di pace nel cuore, il tuo pellegrinaggio diventa una benedizione. Quando tu, figlio di Dio che vive la fraternità, vivi con l’amore nel cuore, senza avvelenare il tuo pensiero, vivi la soavità della pace. Per questo Gesù non vuole darci le briciole, ma vuole darci ciò che c’è di meglio, vuole darci il vino migliore, il cibo migliore, vuole darci il banchetto migliore. Gesù non ci darà le briciole del banchetto, ci darà il miglior banchetto, la migliore cena! Allora è necessario che tu cerchi questa grazia di Dio, che guardi questa Valle come Dio vuole che voi la vediate: un’opera di Dio. Dio si prende cura di essa, chi si prende cura di questa opera è Dio. Figli, se foste voi a prendervene cura, quest’opera non esisterebbe più. Perché l’uomo non è in grado, da solo, di prendersi cura di qualcosa. Ha bisogno di Dio. Felice il luogo del quale Dio si prende cura!

Noi siamo soltanto strumenti per vivere il piano di Dio. Felice chi vive questa grazia perché, se dipendesse da te il prenderti cura delle cose di Dio, tu rovineresti tutto il piano di Dio. Prima di tutto perché ti manca fede: confidi nel mondo ma non confidi in Dio. Ti manca umiltà: non lasci agire Dio, ti fai trascinare dal tuo orgoglio. Ti manca il coraggio: spesso ti lasci coinvolgere dalle briciole, dimentichi di essere coraggioso, vincere le tentazioni e le persecuzioni. Chi si prende cura di questa Valle è Dio. Che si prende cura di questo luogo è Dio. Dio si prende cura di tutti noi. Oggi spesso dimentichi che chi si prende cura della tua famiglia è Dio. Tutta la nostra famiglia è protetta dalle cure di Dio.

Il giorno in cui tu vivrai con la consapevolezza che al di sopra di te c’è un Padre che ti ama, la tua vita sarà molto migliore, vivrai molto più felice. Tutto nella tua vita sarà una fiducia immensa. Non avrai paura, avrai fede. Oggi stanno arrivando malattie, stanno arrivando sofferenze materiali, ma se tu ti affidi a Dio non avrai paura, avrai forza, coraggio e fede. È questo che dobbiamo avere. Chi si prende cura di noi è Dio. Noi siamo qui come strumenti dell’opera della quale Dio si prende cura con molta sapienza. Ecco perché in questa Valle viviamo la provvidenza, ecco perché il cibo si moltiplica. Anche i bambini lavorano in quest’opera, perché chi si prende cura di quest’opera è Dio. E io posso dirvi i figli, che Egli se ne prenderà cura fino al Trionfo del mio Cuore Immacolato. Con grande affetto voglio benedirvi.

la Madonna benedice tutti

Cari figli,
vi ho benedetti con molto affetto. Sono stata molto felice di portarvi questa benedizione, di benedire i figli, chiedere molta protezione per la vostra missione, per il vostro “sì”.

Oggi lo Spirito Santo accende una luce nella nostra vita. Abbiamo la sapienza per comprendere che Dio si prende cura di noi, per questo Egli vuole renderci ogni giorno di più strumenti di fede. Questa vita qui è un passaggio, e Dio si prende cura di noi affinché abbiamo la grazia del Regno dei Cieli. Ecco perché Dio si prende cura di noi!

Un giorno, quando mi avete chiesto: “Madre, perché vieni nel mondo?”, vi ho risposto: “Perché Dio vuole che i suoi figli siano salvi”. Perché Dio si prende cura di voi. Per questo Egli vuole salvare la vostra anima, vuole che otteniate il Regno dei Cieli. Per questo Gesù è questa brezza leggera. Quando tutto è nella tempesta, Egli viene a noi e ci dice: “Io sono la brezza leggera”. Gesù si prende cura del mondo, figli! Peccato che oggi l’uomo non segua le orme di Gesù, ha preferito seguire la propria volontà anziché la volontà di Dio. Se il mondo avesse seguito la volontà di Dio come Dio stesso ha chiesto e insegnato, io non sarei qui in corpo e anima, chiedendo a Gesù di benedire questi fiori per la guarigione e liberazione di voi, di tutte le malattie del corpo e dell’anima.

E in questo zelo con cui Dio si prende cura di noi, Egli ci insegna anche a prenderci cura dell’opera di Dio. Ecco perché Dio ci rende strumenti sulla Terra, ognuno con la propria missione, professione, con il disegno di Dio nella propria vita. Ecco perché nel tuo lavoro, quando è un lavoro fatto con amore, per la realizzazione del piano di Dio, tutto fluisce.

È quello che è accaduto nella vita di San Giuseppe! Tutto fluiva nella vita di San Giuseppe, tutto era magnifico, anche nel lavoro, perché egli agiva secondo la grazia di Dio nella sua vita. Questo vale anche per voi, nella vostra missione qui sulla Terra. Tutto è grazia di Dio per te! Allora ama la tua missione, non importa se è semplice agli occhi del mondo, sarà sempre importante agli occhi di Dio. Tutto quello che farai nella tua vita. Una buona madre, un buon padre, un buon figlio, non hanno bisogno di avere grandi cose nella vita, hanno bisogno di amore per la propria vita e per la propria missione. Per questo Dio si prende cura di noi, e si prende cura con tanto affetto di questa Valle dedicata all’Immacolata Concezione, Madre della Pietà.

Vi auguro la pace e la vittoria, perché è questo che il tempo quaresimale porta alla nostra vita: la resurrezione, la vittoria di Dio nel mondo.

Con grande affetto lascio con voi il mio Cuore, porto con me i vostri cuori e li affido a Gesù, così come le vostre richieste.

Ecco la Serva di Dio, la Madre di Dio, l’Immacolata Concezione. Faccio gli auguri a tutti i festeggiati.
Il Signore mi chiama.

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