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2016

03.01.2016

Cari figli!
Ringrazio per la presenza di tutti i figli che oggi sono qui riuniti – per volontà di Dio – per mettere la loro vita, le loro necessità e il loro cuore nelle mani di Gesù, che è la Misericordia.

Quest’anno Gesù ci chiede di essere umili per poter ottenere la sua Misericordia. In questo momento, ognuno rifletta su quanto ha bisogno di essere umile. Sii consapevole di quanto hai bisogno di essere umile e fai un atto di riparazione. Guarda nel tuo cuore e pensa a Cristo. Sii tu, in questo momento, gli occhi del mondo e pensa a Cristo, come la via per tutti.

Io, Maria, cammino con voi, figli! Sono in questo viaggio con voi. Gesù è la via! Stiamo seguendo Gesù, seguendo le sue orme. Gesù ci invita, oggi, ad avere una vita di maggiore rispetto per il prossimo. Guarda le persone e vedi che ogni essere umano è un figlio di Dio. Tutti meritano di essere rispettati, specialmente i nostri bambini, sono quelli che più meritano il rispetto dei padri, delle madri e dei giovani. Il mondo ha bisogno di questo rispetto. Questo rispetto è ciò che ci fa stare in comunione con la Santissima Trinità.

Viviamo in tempi che non sono facili. Sono tante le sofferenze, le tristezze e i dolori. L’essere umano ha bisogno di pace. Il nostro cuore ha sete di pace. Tutti quelli che sono qui oggi portano con sé una necessità. Tutti hanno qualche necessità. Ed è inutile disperarsi. È necessario avere fede. È la fede che ci fa ottenere tutte le benedizioni del Cielo, non la disperazione, ma la fiducia! Trasformiamo la disperazione in fiducia. La fiducia si ottiene pregando. Confidi quando ti metti nelle mani del Signore, quando ti affidi e ti doni. Dio ha un piano bellissimo da realizzare in mezzo a noi. Questo piano di Dio viene realizzato nel cuore di ognuno di voi e nel cuore di questa Madre, che vi sta guardando.

La fiducia è ciò che ci porta alla sapienza di vivere il piano di Dio, di permettere che il piano di Dio si realizzi nella nostra vita.

Gesù ci ha già detto diverse volte: “Ti sto aspettando!”. Noi non capiamo quando dice: “Ti sto aspettando!”. In verità, Gesù sta aspettando che ci fidiamo di Lui! Gesù sta aspettando che abbiamo fede in Lui! Gesù sta aspettando che mettiamo la nostra vita completamente nelle sue mani! Egli non invaderà il nostro cuore, ma desidera che ognuno apra la porta del suo cuore e gli permetta di entrare, gli permetta di abitare e di realizzare il suo meraviglioso mistero di misericordia. La misericordia è l’amore di Gesù per noi. Quest’amore viene riversato e sperimenteremo molta gioia in quest’anno, nonostante le difficoltà.

Il demonio vuole che vediate solo le difficoltà, perché vuole che la vostra vita diventi ogni giorno più pesante e difficile. Questo può accadere per disobbedienza, per mancanza dell’Eucaristia, ma il Cielo ha misericordia di noi. Il Cielo – con la sua infinita Misericordia per ogni cuore e per ogni anima – sta avendo compassione, affinché siamo più felici. Non abbiamo motivo di rattristarci. Al contrario, dobbiamo avere gioia, perché il Signore è in mezzo a noi. Egli vive e regna per sempre!

Quanti di voi sono venuti qui per chiedere e quanti sono venuti per ringraziare. Ringrazi per una grazia ricevuta, per una guarigione, per la guarigione di cui avevi bisogno, per la liberazione di cui avevi bisogno. Qui trovi la felicità che desideravi – che non stavi trovando – ma che hai trovato nella Parola di Dio, che ti ha dato luce e discernimento affinché tu potessi trovare la felicità in te stesso, nel tuo cuore. La più grande fonte di felicità è il nostro cuore. Basta che permettiamo a Gesù di abitare in esso. Se permettiamo a Gesù di stare nel nostro cuore, la felicità regna nella nostra vita.

Quest’anno dell’umiltà è l’anno del grande cambiamento. Dio spera in un cambiamento dei figli. Non possiamo permettere e nemmeno continuare in questo mondo in cui le persone dimenticano che Gesù è Santo, che Gesù è umile e che Gesù ci ama. Dimentichiamo che anche noi dobbiamo essere santi. Dobbiamo essere umili. Dobbiamo amare Gesù!

L’umiltà ci avvicina di più a Dio. Sono certa che tutti voi avete già dovuto fare un’esperienza di umiltà nella vostra vita: il silenzio. Vedere che Dio è brezza leggera, non è tempesta. Anche se la tua sofferenza è grande, devi arrivare qui soave e mite, perché Gesù è mite e soave. Chi ti ha portato qui è Gesù, mite e soave. Chi ti ha portato qui è Gesù, mite e umile.

Ci vuole umiltà per avvicinarsi a Dio. Umiltà per pregare. Umiltà per guardare le persone e perdonarle. È così bello quando perdoni, quando chiedi perdono. Ci vuole umiltà per ascoltare, per fare silenzio. Il primo impulso, quando senti qualcosa, è quello di parlare, discutere, mormorare, interrompere. Ma Gesù ti chiede silenzio. Sii umile! Ascolta prima. Se è qualcosa di buono, qualcosa di valido: cresci! Se è qualcosa che non ha valore: dimentica! Dobbiamo vivere di cose buone. Non possiamo lasciarci coinvolgere da cose cattive. Dobbiamo essere buoni esempi. Avere una vita prospera, essere una terra fertile, in modo che il Signore ci dia il seme per il nostro cuore. Egli non ci darà frutti maturi, ma ci darà il seme da piantare. E dal seme raccoglieremo il frutto che abbiamo coltivato. Essere umili significa piantare il seme. Permettere che i disegni di Dio si realizzino nella nostra casa.

Restaura la tua famiglia. Salva la tua famiglia. Salva i bambini e i giovani da questo marciume di peccati in cui si trova l’umanità. Sono peccati contro l’umiltà. Sii umile e riconosci di essere un peccatore, di aver bisogno di cercare il perdono di Dio. Ci vuole umiltà per vedere e accettare la volontà di Dio. Spesso vediamo qualcosa che vorremmo fosse diverso, perché il Cielo sta chiedendo che sia diverso. È in quel momento che dobbiamo essere umili. Dio ci ha dato la grazia e chi la valorizza è felice! Chi non la valorizza è già triste, è già lontano da questo bel Cielo, da questo Cielo di luce, da questo Cielo di amore. Quando valorizziamo quello che arriva dal Cielo per noi, la nostra vita si riempie di Dio.

Fermati e rifletti! Quanti di voi sono ricolmi di Dio qui oggi, in questo giorno del Signore. Questa è una comunità che prega. È una comunità legata al tempo dell’umiltà e della misericordia. È una comunità che sta davvero in piedi. È una comunità in cui ci sono cose che devono essere rinnovate, ma c’è tempo. Il Cielo ci sta dando il seme. Allora piantiamolo, prendiamoci cura di questo seme. I frutti arriveranno, se la nostra terra permetterà ai frutti di fortificarsi e crescere, in modo da poterli raccogliere. Questo è un tempo di speranza. Noi speriamo nel Signore!

Avete avuto il tempo di attesa del Natale. In quell’attesa avete cercato il fondamento di sapere che la nostra fiducia è nel Signore. Egli è venuto a noi. Egli è in mezzo a noi. L’Eucaristia è il momento più bello della tua vita, il momento in cui incontri il Signore. È il momento che attendi, di cui il tuo cuore ha sete. Pensa a una sete immensa, a una fame immensa! È la sete che il tuo cuore ha per Gesù. Quando stai davanti a Gesù senti questa fame, questa sete, questo desiderio che il tuo cuore sia il tabernacolo di Gesù. Gesù è in mezzo a noi. Abbiamo questa felicità, questa gioia di credere, questa gioia di lottare, questa gioia di vincere, questa gioia di metterci in ginocchio e dire al Signore: “Gloria, gloria al Signore!”. Il Signore merita ogni onore e gloria, il Signore ci incanta.

Ve lo chiedo con tutta l’umiltà di Madre: convertitevi, figli! Gesù vi sta aspettando. La conversione è la cosa più bella che può accadere nella tua vita. La cosa più bella per un uomo peccatore è la sua conversione.

Pensa a un animaletto della foresta, quando viene catturato. La sua gioia è quando lo liberi e può tornare nella foresta. Così è quando una persona ritorna tra le braccia di Dio, perché noi apparteniamo a Dio. Siamo di Dio. Ma quando una persona vive il dolore del peccato, la sofferenza del peccato, la vita nel peccato, resta lontana da Dio. È come l’animaletto della foresta quando è intrappolato. Vuole liberarsi per guardare le montagne, correre tra gli alberi e vivere nell’ambiente al quale appartiene. Succede la stessa cosa quando una persona – che era prigioniera del peccato – chiede perdono a Dio, si converte. Si libera! Non è più prigioniera. È felicissima, perché è tornata alla sua origine. È tornata a casa del Padre! E la cosa più bella è che Dio ti sta aspettando, sempre con il cuore aperto, come un Padre che attende incessantemente il figlio, la figlia.

La conversione è ciò di cui avete più bisogno in quest’anno dell’umiltà. Il piano di Dio, la grazia di Dio si sta realizzando nel mondo. Non potete dimenticare che in ogni angolo di questa Terra, Gesù si rende Alimento per le persone. Il piano di Dio è in mezzo a noi, Gesù stesso, che è Dio, è in mezzo a noi. È arrivato il momento di tornare alla casa del Padre. È arrivato il momento di liberarci da questa vita di peccati – che ci imprigiona, che ci fa solo del male – e abbracciare ciò che ci porta il bene. La tua conversione è la tua libertà. È il momento in cui ti liberi. Il momento più felice della tua vita è il momento della tua conversione. La conversione è qualcosa che deve avvenire in ogni momento, appena ti accorgi e ti penti di qualcosa di triste che hai commesso.

In ogni momento devi avere una vita di preghiera, perché gli errori del mondo sono grandi e le trappole del demonio sono insidiose. Se non metti saldamente la tua vita nelle mani di Dio, cadi! Puoi anche cadere – ma se sei saldamente aggrappato alle mani di Dio – Egli ti rialza, ti rimette in piedi e mette delle bellissime persone accanto a te; persone che danno il buon esempio, persone che evangelizzano.

Sento i giovani che mi chiedono: “Madre, guidami a una vocazione santa. Madre, guidami a una vita santa, religiosa o matrimoniale”. Allora dico a voi, giovani: “Guidate voi stessi alla conversione, guidate voi stessi a Dio. La grazia arriverà nella tua vita a partire dal momento in cui ti metterai in stato di grazia. Il buon sacerdote, la buona madre, il buon padre sono quelli che vivono la volontà di Dio. Sono quelli che stanno davanti a Dio”.

Oggi, quando è spuntato il giorno, avete ricevuto un dono di Dio per la vostra vita. Questo è l’anno della misericordia, è l’anno dell’umiltà. Gesù Misericordioso è così umile.

Cosa significa essere umili?

Significa essere misericordiosi come Gesù, amare come Gesù ama, perdonare come Gesù perdona, abbracciare il mondo come Gesù lo abbraccia. Significa dare la pace al mondo, la luce al mondo. Significa guidare le famiglie, guidare il gregge. L’umiltà è la Misericordia, è Gesù.

Cos’è l’umiltà? Cosa c’è di così importante nell’umiltà nell’Anno della Misericordia?

È Gesù stesso! È Gesù che vi chiede di convertirvi. È Gesù che vi chiede di essere umili e riconoscere i vostri peccati. C’è ancora tempo, ma non perdere tempo.

Riflettete! Cercate questo incontro con Dio nel profondo del cuore e cercate di convertirvi veramente. Convertitevi a una vita nuova, a una vita santa, a una vita di misericordia, come ci chiede Gesù Misericordioso, con umiltà e santità.

Con grande affetto, voglio benedire tutti i figli.

la Madonna benedice i presenti

Cari figli!
Ho benedetto con affetto le famiglie in quest’anno della misericordia, in quest’anno dell’umiltà. La famiglia umile è una famiglia benedetta che si rispecchia nell’esperienza della Sacra Famiglia. Gesù, io Maria e San Giuseppe, abbiamo mostrato al mondo l’umiltà, l’umiltà per accettare il piano di Dio, l’umiltà per vivere il piano di Dio, l’umiltà per camminare realizzando la volontà di Dio.

I festeggiati di oggi sono figli umili. Ringraziate Dio per la vita. Ringraziate Dio per la vita, perché la vita è un dono di Dio. E il messaggio di oggi ci parla del dono di Dio, specialmente quando riflettiamo sul ritorno del figlio al Cuore del Padre, alla conversione. Tu che vivi il dono della vita, il tuo dono più grande è stare nel Cuore di Dio. Chi è qui, sta nel Cuore di Dio. Chi viene qui, viene per incontrare Dio attraverso la Madre di Dio. Per questo, tutti sono benedetti, tutti sono protetti dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo.

Vi auguro molta pace. Molta forza, coraggio e lotta in quest’anno della misericordia, ma anche molte vittorie attraverso l’umiltà.

Gesù è la nostra luce, la nostra vittoria, e presso di Lui troviamo l’infinita grazia dell’amore del Padre e della Luce dello Spirito Santo.

I fiori più belli siete voi che mi avete offerto questi fiori. Li offrirò al Cuore di Gesù come prova d’amore, di ringraziamento. E gli chiederò di guarire tutti quelli che sono qui e hanno bisogno di conversione e liberazione.

Il Cielo mi chiama. Ecco la Serva del Signore!