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2016

05.06.2016

Cari figli!
È con grande gioia che sono qui presente, perché il Cielo è presente in questo luogo. Vinciamo le tempeste con la presenza di Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo. Vinciamo le sofferenze con la preghiera, come voi state facendo in questo momento in cui il vostro cuore si prepara a ricevere il messaggio del Cielo, pur sapendo che ci sono tante battaglie. Per questo, Dio mi conduce qui in corpo e e anima. Se il mondo fosse nella brezza leggera, non sarei qui.

Il mondo sta attraversando una forte tempesta di sofferenza e colui che trasformerà questa tempesta e la vincerà è Gesù, che è la brezza leggera. Mettiamo Gesù nella nostra vita, nel nostro cammino, nella nostra missione.

Ognuno, con fervore e sapienza, si metta nelle mani di Dio: i figli che sono venuti qui – gli eletti di Dio. Sei stato scelto da Dio per stare vicino alla Madre di Dio. È stato Dio a portarti qui. Quest’anno, Dio ha molte grazie e cose belle da dare ai suoi figli. Cose belle saranno concesse al cuore di tutti voi.

Il mondo deve avere fiducia. Gesù ci chiede fiducia. Ti chiede di affidargli la tua necessità, la tua sofferenza. Vedo figli che piangono, in lacrime. C’è tanta sofferenza! Se chiudi gli occhi per un momento, vedrai che il mondo sta vivendo una sofferenza enorme.

Il mondo sta vivendo i tempi finali. Per questo dobbiamo rifugiarci tra le braccia di Dio. Gesù ha detto: “Io sono l’ultima tavola di salvezza”, che è la Divina Misericordia. Questa parola è molto forte per voi oggi. In mezzo a tutte le battaglie, Gesù viene a noi, ci mette alla sua presenza e ci offre questa enorme ricchezza: Lui stesso che diventa la tavola di salvezza per noi. A questa tavola possiamo aggrapparci e sentirci saldi. Su di essa ci possiamo appoggiare. Questa tavola è il Cuore stesso di Gesù.

Ma spesso ti sembra difficile arrivare al Cuore di Gesù. Vedi battaglie e dolori. Vediamo tre tipi di sofferenza presenti nella vita: spirituale, materiale e temporale. Quella spirituale è quella che fa più male, anche se non sembra. Spiritualmente, il mondo vive poco la preghiera. L’umanità è poco preparata. L’essere umano è pieno di egoismo nell’anima, di orgoglio, di vanità. Le persone si svegliano e vedono che l’anima ha bisogno di Dio – che l’anima ha sete di Dio – solo quando sperimentano sofferenze materiali; quando arriva la malattia e la sofferenza. Quando mancano le cose materiali. Quando restano senza lavoro. Allora le persone si svegliano e vedono che hanno davvero bisogno di aggrapparsi alla preghiera per combattere l’ira e le insidie​​del nemico. Quando arriva la sofferenza temporale, le persone hanno paura, hanno paura di quello che arriva attraverso la natura: le tempeste, i disastri che colpiscono la Terra e gli uomini che vivono su di essa.

Abbiamo questi tre tipi di sofferenza, la più grande delle quali è quella spirituale. Perché quella spirituale è la più grande?

Gesù ha fatto una riflessione (nel messaggio del Corpus Domini) sul suo Corpo e il suo Sangue, l’Eucaristia. Ha detto: “Il mondo ha bisogno del Salvatore”. Il mondo ha avuto l’onore di Gesù che è venuto a salvarci, ma Gesù sapeva che la sua morte sulla croce e la sua risurrezione, la sua vittoria, non sarebbero bastate. Sapeva che avremmo avuto bisogno di una forza ulteriore, quindi divenne questa forza, che è l’Eucaristia. L’Eucaristia è la nostra forza, è Gesù!

Perché Gesù è diventato questa forza?

Perché Egli sa che le sofferenze materiali e temporali distruggono la carne e la natura, ma ciò che fa soffrire l’anima e il cuore è il peccato. Il peccato sembra invisibile. Quante volte cerchi di nascondere agli altri i tuoi atteggiamenti increduli, ma da Dio non ti nascondi. Dio conosce tutte le cose. Dio sa tutto, sa anche più di quanto pensi. Quindi, quando inizi a fare cose orribili, inizi a entrare nell’oscurità, non nella luce. Questa oscurità ti acceca.

Ecco perché Gesù ha detto: “State molto attenti ai peccati capitali”. Ha detto questo. Ha detto anche: “Proteggi la tua vita con i sette doni dello Spirito Santo”. Gesù ci ha avvertito perché sapeva che voi, in questi tempi attuali, sareste stati molto perseguitati dai peccati capitali.

Tu ti chiedi: “È un peccato lavorare?”. No! Non è un peccato lavorare. Il lavoro non è un peccato. Il lavoro è una benedizione di Dio. Ma la pigrizia è un peccato. La pigrizia è peccato! Pecchi quando lasci il lavoro, quando smetti di valorizzare la tua famiglia, quando smetti di edificarla. Ecco perché San Giuseppe protegge tanto il lavoratore. Egli insegnò a Gesù Bambino, sin da piccolo, a valorizzare il lavoro.

Gesù, che era Dio, imparò da San Giuseppe a vivere il lavoro. Perché il lavoro è una benedizione di Dio.

Puoi chiederti allora cosa sia il prodigio. Quando semini un frutto, raccogli. Il prodigio è la benedizione di Dio. Ma quando ti lasci prendere dalla malattia dell’avidità e dell’attaccamento, questo non ti fa bene. Quando agisci in questo modo, diventi una persona senza prodigio. Tutto quello che raccogli, non hai il coraggio di condividerlo, neanche con quelli che sono più vicini a te. Ti ammali. Esiste un modo bello di comprendere le cose del Cielo, diverso da quello che molti immaginano.

In verità, ciò che sta causando l’arroganza delle persone è la mancanza di sapienza e discernimento per vincere i peccati capitali. Stai attento. A volte guardi il tuo vicino e lo vedi raccogliere molti frutti, e ti senti geloso e invidioso. Ma Gesù ha detto che non dobbiamo invidiare. Ha detto: “La stessa terra che ho dato a lui, l’ho data anche a te”. E questo è vero!

Puoi fare dei paragoni: “A lui il Signore ha dato molto, ma a me il Signore ha dato meno”. Ma il Signore dà a ciascuno di noi quello di cui abbiamo bisogno. Tutto arriva a seconda della nostra necessità. Tutto quello che il Signore ci dà, dev’essere moltiplicato. Dobbiamo moltiplicare nell’evangelizzazione, nella nostra famiglia, nella nostra comunità, nella Santa Chiesa, nel mondo. Dobbiamo avere la prosperità di Dio. Le cose di Dio si moltiplicano.

Allora chiedete: “E la morte? La morte è una persona che se ne va!”. Gesù risponde: “La morte ci porta a Dio!”. Nessuno muore. Il corpo, la carne, se ne va, ma lo spirito risplende. Dobbiamo avere questa visione dello Spirito Santo di Dio, delle cose di Dio; l’amore che Dio ha per noi, l’affetto che Dio ha per noi. Per questo Egli ti ha portato qui.

Tu che – pur stando nella tua casa (il messaggio è stato trasmesso in tempo reale via internet) – sei con il cuore qui, vivendo questo momento, contemplando la presenza di Dio nella tua vita, puoi sentire quando Dio è bello. Puoi sentire questo amore, anche di fronte alla tempesta che il Brasile sta attraversando; tempesta di sofferenza causata dall’infedeltà umana. Perché quando le persone sono infedeli a Dio, il loro paese subisce le conseguenze di quell’infedeltà.

Anche se il Brasile è una terra di preghiera, consacrata alla Divina Misericordia, deve pregare di più. Ci sono molti errori in questa patria e voi ne siete consapevole. Voi, figli, siete responsabili della correzione di questi errori. Dal momento in cui fai quello che Dio vuole, stai già facendo qualcosa per il tuo paese e per il mondo intero. Ecco perché Gesù ha detto: “Non aspettare l’altro, spera in Dio!”. Cerca di seguire le indicazioni del Cielo. Gli esseri umani possono farti seguire la strada sbagliata, ma Dio ti farà percorrere la strada giusta, la strada corretta.

Voi siete qui perché il Cielo vi ha portati a ricevere benedizioni e uscire da qui rafforzati, con coraggio e capacità di vincere i peccati della carne, dei pensieri, dei giudizi, che più vi tormentano.

Dio ti ha portato qui per metterti davanti allo Spirito Santo, davanti a Gesù Misericordioso, affinché tu possa contemplare la Misericordia di Gesù. Sarai incantato quando inizierai a sperimentare la Misericordia nella tua vita. Sarai incantato dalla benedizione che è sul mondo. Non sarai guidato dalle cose che vogliono abbatterti, ma da Cristo, che vuole sollevarti.

Vi ho insegnato durante tutto quest’anno, ma state impiegando molto a imparare. Ci state mettendo troppo tempo. Ecco perché devo insegnarvi con insistenza.

Devi lasciarti guidare da Gesù. Fintanto che continui a discutere e lamentarti, focalizzandoti sulle briciole, non arriverai alla Misericordia Divina. Ecco perché Gesù ci ha chiesto molta umiltà, per dare combattimento alle fragilità, alle persecuzioni del demonio. Devi essere molto umile e molto semplice. Dio vuole prepararti per ciò che sta per accadere nel mondo. Vuole prepararti per vincere!

Da dove arrivano le situazioni di maggiore sofferenza? Dall’essere umano stesso, dalle mani umane. Gesù ti darà il coraggio per fare quello che tu come figlio di Dio devi fare: essere un annunciatore della Buona Novella, parlare del Regno dei Cieli, delle cose del Cielo.

Non permettere al demonio di prendersi gioco di te e di perdere lo splendore supremo che è l’aura di luce della tua vita, l’anima, il cuore, la tua vita a immagine e somiglianza di Dio. Devi stare davanti a questa magnifica presenza del Cielo e far risplendere nella tua vita il mistero di Dio. Non seguire il vuoto. Riempi la tua vita nella grazia. Riempi la tua vita nella preghiera. Riempi la tua vita nel silenzio e nell’adorazione a Gesù. Contempla e adora Gesù! Chiedi a Gesù la forza e affidagli tutta la tua vita.

Figli miei! State vivendo i peggiori tempi di sofferenza dell’intero cammino del popolo di Dio. Avete la luce. Avete il Cielo. Avete l’Eucaristia. Quello che manca nella vostra vita è la volontà di stare con questo Cielo, con Gesù Eucaristico.

L’essere umano sta perdendo il tempo della grazia. Gesù ha avvertito: “Devi raccogliere. Vai a seminare e raccogliere. Semina di nuovo! ”. Arriverà il giorno in cui non avrai più la presenza della grazia nella tua vita e dovrai avere forza. Avrà forza chi avrà seminato. Avrà forza chi avrà pregato il suo santo rosario e chiesto a Dio la vittoria. Tutti voi state affrontando forti battaglie: persecuzioni, tribolazioni. La gioventù è malata, senza splendore, senza speranza, senza fede, senza il coraggio di dire: “Voglio essere di Dio!”.

La fase più bella della vita è quando sei giovane. Dio ha bisogno di te. Devi deciderti e scegliere ciò che è giusto. Ma i giovani non stanno scegliendo il Cielo, stanno seguendo il mondo, i disastri delle tempeste traditrici del nemico.

Devi stare in piedi. Mettiti alla presenza di Gesù, davanti al Santissimo Sacramento. Chiedi a Gesù la vittoria. La vittoria verrà attraverso le mani di Dio. Non dipendere dagli esseri umani, che sanno solo distruggere. Per questo, Dio vi sta riscattando e addestrando. Per vincere la battaglia, Dio ha bisogno di persone di preghiera. Questo addestramento si fa nella preghiera quotidiana.

Con affetto e amore, voglio benedirvi. Supplicherò Gesù che raggiungiate la Misericordia, per vincere i peccati che vi allontanano dalla grazia di stare con lo Spirito Santo.

la Madonna benedice i presenti

Cari figli!
Vi ho benedetti con immenso affetto, con immenso amore. Gesù ha tanto da darci. Felice la persona che apre il suo cuore per ricevere. Mentre vi benedicevo, ero felice per voi.

Il Cielo sta dando al mondo la grande grazia. Gesù stesso ha detto: “Questa è l’ultima tavola di salvezza!”. E voi siete qui per riceverla. Il Cielo ci ha insegnato a volere la santità, a vincere soprattutto la pigrizia, che è il peccato che ti porta a tutti gli altri. Abbi il coraggio di annunciare la Parola di Dio! Rifletti su quante volte nella tua vita sei pigro per pregare, per fare una carità, per fare il bene – anche all’interno della tua stessa casa. Sei pigro per dialogare con la tua famiglia. È necessario sperimentare la grazia di poter pregare in famiglia e guidare i bambini attraverso questa bellissima catechesi.

Il mondo sta affrontando una grande tempesta. Non solo il Brasile, ma il mondo intero. Chi distruggerà questa tempesta, chi la vincerà, è Gesù, la brezza leggera. Metti Gesù nel tuo cuore, nella tua anima. Supplichiamo per i malati. Supplichiamo per i familiari di quelli che stanno portando la croce della malattia. Che Dio li consoli, li conforti e dia forza ai loro cuori.

Che Dio benedica i festeggiati di oggi e i pellegrini. Che Dio vi renda più forti e fedeli affinché veniate sempre a ricevere le benedizioni del Cielo. Voi che venite qui sarete sempre benedetti dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo.

Ho benedetto questi fiori per la guarigione e la liberazione di tutti i malati nel corpo e nell’anima. Il Signore mi chiama. Ecco la Serva del Signore!