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2017

28.01.2017

Cari figli!
È con grande gioia che – in quest’anno dedicato al mio Cuore Immacolato – siamo alla bellissima presenza della Santissima Trinità, nonostante le grandi battaglie.

La battaglia spirituale è la più grande di tutte, ma Dio è la Luce che estingue tutte le tenebre e che rinnova tutte le creature. Dio rinnova la tua forza, la tua fede, la tua fiducia!

Il piano di Dio è bellissimo, ma viverlo è per le persone di Dio, per le persone di fede, per le persone coraggiose, per le persone perseveranti.

La cattiveria e le persecuzioni del nemico sono grandi nella vita di quelli che servono il Signore. Ma è importante dire: “Sono servo del Signore, si faccia di me secondo la tua volontà”. La battaglia non potrebbe essere diversa in questi tempi finali, in questi tempi di lotta per il Trionfo del mio Cuore Immacolato.

L’uomo ha bisogno di ascoltare con più sapienza gli insegnamenti del Cielo che Gesù stesso ha lasciato. Ma le persone non li vivono per comodità, per pigrizia, per non voler essere ciò che Dio vuole che l’uomo sia: strumento di pace, strumento di amore.

L’uomo ha permesso al nemico di prendersi gioco di lui: con la fragilità umana, i peccati – principalmente contro lo Spirito Santo. Avete la pienezza dello Spirito Santo, siete creature battezzate dallo Spirito Santo. Chiaramente il nemico perseguita il vero servo. Non perseguita chi è sulla strada larga. Perseguita chi è sulla Via che è Gesù Cristo.

E quest’anno sarà di molta lotta. La sofferenza spirituale si è moltiplicata. Per obbedienza, i figli devono rimanere saldi nella preghiera. Devono avere una vita di preghiera quotidiana. Dovete proprio pregare! Supplicate per la vostra conversione e agite. È tempo per te di essere consapevole che chi servirà Dio è chi vuole servire Dio! Nessuno vi obbliga. Siete liberi, ma è arrivata l’ora. È arrivata l’ora, per il vero esercito di Gesù, di credere nella brezza leggera, che è qui presente, che è Gesù. Dovete proprio lottare! Avere il coraggio di affrontare la grande missione di lotta per la pace. La missione di Maria con i figli è molto più grande di quanto i figli pensino.

È facile parlare di una Madre che è Patrona del Brasile, di una Madre che ha insegnato al mondo a pregare il Rosario, di una Madre che ha Pietà, ma è difficile seguire i passi di questa Madre, perché questa Madre segue i passi di suo Figlio Gesù.

E Gesù chiede rinuncia! Vivere una vita di santità è rinunciare al peccato!

Quest’anno avremo questa grande lotta, questa grande battaglia. L’anno scorso abbiamo avuto l’anno della Misericordia, che Gesù ha detto essere l’ultima tavola di salvezza. Ora avremo l’anno della fortezza, del coraggio, della fede, del silenzio e anche dell’azione.

Ho chiesto, ho supplicato Gesù per i figli di Dio, per le persone di fede, perché chi vuole la Misericordia ha già avuto tempo per essa. Chi la non vuole non avrà più tempo. Chi desidera la Misericordia ha già preparato il suo cuore, ha preparato la sua famiglia, in particolare quelli che vivono in questo Santuario – si sono già preparati. Ma quelli che non la vogliono, non la vogliono!

Gesù è molto giusto. Egli ha misericordia per te che hai una vita di preghiera. Ti benedice, ma se vuoi la strada larga, ti ha dato la libertà. Il Padre non vuole il figlio per obbligo. Vuole il figlio per amore alla missione, per fedeltà alla missione. Nessuno è obbligato a servire Dio, ma chi serve Dio deve avere fede, ma non una fede di apparenza. È facile stare con il rosario in mano, è facile andare all’Eucaristia, ma è difficile vivere il Rosario e l’Eucaristia, che è Gesù. È difficile mettere in pratica.

Voi siete qui in una giornata di immenso calore e quindi cercate l’ombra per ripararvi. Il caldo vi fa cercare l’ombra. E quest’anno è l’anno in cui dovete cercare di essere santi. Il mondo è nel peccato, nelle tenebre, nell’oscurità, perso! Chi vuole seguire la Madre di Gesù seguirà la via della santità. Vorrà la santità.

È bello sapere che Dio è con noi. Saremo vittoriosi, ma per questo dovremo anche agire. In varie occasioni della mia vita insieme a San Giuseppe, abbiamo dovuto agire per salvare l’opera di Dio: agire, fuggire, camminare, accettare, peregrinare! Ecco perché tutti mi chiamano Madre Pellegrina.

Anche voi dovete avere azione e coraggio! Perché ciò che il nemico vuole è portare le persone alla vita comoda: tutto si può, tutto è permesso, niente è peccato.

Ma gli insegnamenti di Gesù mostrano qualcosa di diverso da tutto questo, qualcosa che rinnova, qualcosa che ci insegna che, quando facciamo esperienza dello Spirito Santo, facciamo l’esperienza di uscire dal mondo delle tenebre, che è il mondo del peccato, ed entrare nel mondo della grazia, che è il mondo dell’unzione. Quando fai questa esperienza, la Parola di Dio dice che il più grande evangelizzatore è colui che un giorno fu un grande peccatore. Ha fatto questa esperienza perché ha voluto fare questa esperienza. Questo è ciò che è accaduto ai santi, che erano uomini e donne che hanno subito persecuzioni e tentazioni nella loro vita. Ma hanno vinto. Hanno saputo dire “sì” a Dio e vivere la volontà di Dio, pur essendo creature umane. Sono diventati santi perché Dio ci ha dato l’onore della santità.

Quando Dio ha creato l’uomo, prima ha creato la forma. Ma poi gli ha dato il soffio della sua vita, che è santa, e ci ha concesso questa vita santa. Voi avete la grazia di lottare per la santità, per la santità della Comunità Fraterna, la santità della tua famiglia, la santità della tua comunità, la santità della vita dei sacerdoti, la santità dei nostri bambini e dei nostri giovani. Abbiamo la grazia di lottare per la santità!

Finché il mondo si adagia nel peccato, nessuno vedrà giustizia sulla Terra, nessuno vedrà la comunione fraterna. Ecco perché le persone chiudono gli occhi e dicono: “Solo in Cielo vedremo la santità”. Ma, in verità, come vedrete la santità in Cielo se non lottate per entrare in Cielo? Come potrete vedere santità in Cielo?

Vi chiedo: “Come raggiungerete la santità se la strada per essere santi è la Terra, è il passaggio?”

Non ha senso sognare questa illusione. Dobbiamo vivere la realtà. Se vogliamo la santità, dobbiamo iniziare qui sulla Terra. Il pellegrinaggio per arrivare in Cielo è qui. Poi non c’è più tempo. Se hai camminato bene, arriverai. Se non hai camminato bene, non arriverai. Allora cambia modo di pensare. La santità deve iniziare qui. Non pensare che la santità verrà dopo. Il Cielo è per chi è santo sulla Terra. Devi voler essere santo!

Oggi abbiamo qui molti che compiono gli anni. Prendiamo il loro esempio. Dio vi ha dato questo tempo, questo passaggio. Non importa quanto tempo avrai nel passaggio, se verrai raccolto quando sei ancora un bambino innocente, o quando sei giovane, o anche quando già sei un padre, una madre o un anziano – una persona che sta già affrontando un cammino più maturo. La tua santità si fa qui!

Chi vi dice questo è la Madre di Dio. Dovete camminare per una vita santa qui. Dopo aver chiuso gli occhi sulla Terra, sei spirito. Questo spirito è santo? È nella grazia? Se la risposta è “sì”, potrete gustare quello che state dicendo: “La santità è solo in Cielo”. È vero! Ma la santità dev’essere nel cuore delle persone già qui sulla Terra.

O santo, o niente! Queste furono parole di Gesù. Perché Gesù venne sulla terra? Perché Gesù è morto per te? Perché Gesù ha sudato sangue per te? Perché ha versato fino all’ultima goccia di sangue per te?

La missione inizia qui. Fin dal primo momento in cui diventi uno strumento scelto di Dio, generato nel grembo di tua madre, sei già sulla via di questa santità. Per questo Gesù ti ha lasciato il battesimo. Il battesimo è la grande unzione della santità. È la discesa dello Spirito Santo.

Dov’è la vostra fede, figli miei, che non vivete il cammino che Gesù ha tracciato per voi, né la Via che Gesù è diventato per voi?

Come raggiungerete la vita eterna, se la strada per raggiungere il Cielo è qui? È questo passaggio. Oggi voglio dirvi, come Madre, che la vostra vita è la strada della santità. Per questo non potete più aspettare. Gesù disse: “Il mondo attraverserà una forte tribolazione”. Voi la state già attraversando. La tribolazione del dolore spirituale, delle cadute, della sofferenza, della mancanza di timore di Dio, della mancanza di fede.

Le persone uccidono per piacere. Non hanno più sapienza, né rispetto per il prossimo. Dobbiamo amare Dio e amare il prossimo. Dopo vengono tutti gli altri insegnamenti di Gesù.

Perché amare Dio e amare il prossimo?

Perché se non rispetti quello che è del prossimo, non ami Dio e nemmeno il prossimo. Se non hai amore per la vita, se uccidi, non ami Dio e nemmeno il prossimo. A volte parlate delle leggi e dei comandamenti, ma non sapete nemmeno cosa significano per voi.

È necessario studiare i comandamenti e catechizzare se stessi. Dovete aprire gli occhi! Dio mi ha affidato questa grande missione, piena di battaglie, perché il nemico cerca furiosamente di attaccare la Madre di Dio e i figli fedeli. Per questo tengo in mano il Santo Rosario e affido al mondo la preghiera del Santo Rosario, perché il Rosario è l’arma della vittoria.

Molti diranno: “Ma è davvero l’arma della vittoria?” È l’arma della vittoria, sì, figli! È l’arma che arriva dove tu non puoi arrivare: nel cuore! Soprattutto nel tuo cuore. Ti aiuta a mettere i tuoi pensieri maggiormente in Dio e a non vivere momenti di angoscia o di tristezza.

Il fatto che voi siate qui in preghiera è motivo di festa, perché la maggior parte del mondo non prega. Non conosce la felicità della preghiera. Voi non potete essere tristi. Anche se la battaglia è grande. Nei momenti difficili della mia battaglia insieme a San Giuseppe, abbiamo pregato e ringraziato Dio. Dio vuole il graziamento. La Parola di Dio ci dice che, in questi tempi finali, l’essere umano sarebbe stato imprudente, insensato, ignorante e ingrato. Stiamo vedendo queste tristezze nel cuore di tutti quelli che non sono servi del Signore.

Quando sei servo del Signore, hai virtù come il silenzio, la sapienza – che è un grande dono dello Spirito Santo – vivi in ​​armonia, perché sei in comunione con Dio, sei in pace.

Oggi vi affido la grazia della fortezza. Siate forti!

Il nemico vuole abbattervi! Ma la Madre vuole, insieme a suo Figlio Gesù, risollevarvi. Siamo uniti anche a San Giuseppe, perché San Giuseppe è stato il grande servo. Dovete seguire i veri servi.

La missione non è facile. È lotta! È battaglia! È affidamento! È fede! È fiducia! Parole così facili da dire, ma che promuovono nella nostra vita una forza così grande, come l’amore, la fede, il perdono, la carità.

Perdonare non significa accettare gli errori. Perdonare è evitare gli errori. Non accettarli, ma correggerli. Allora Gesù ci mostra la grazia, l’anno della grazia. Dopo l’anno della Misericordia, siamo nel Cuore della Madre. Naturalmente, siamo anche nel Cuore di Gesù. Allora dovete avere forza. Non dovete lasciarvi sopraffare da quello che il male sta facendo nel mondo, in Brasile, nell’umanità. Voi siete nel mondo, nessuno ne è fuori. State vivendo questo tempo presente, questo tempo della Misericordia, questi tempi in cui tutti i valori della famiglia, della fede e del perdono, stanno scomparendo.

Dovete vincere le battaglie, non mettervi comodi davanti alle battaglie. È facile scendere a compromessi, e più ne fai più vivi nell’oscurità.

È necessario che siate saldi per edificare la santità dei bambini e dei giovani, la santità delle famiglie. Se l’essere umano non si aggrappa alla preghiera, non vincerà.

Voi state pregando. State vivendo un momento bellissimo. Un momento di ringraziamento. Un momento in cui il Cielo si manifesta qui, mostrandovi che dovete rendere questo mondo un mondo migliore. Altrimenti non raggiungerete la santità, che è il Cielo!

È qui, adesso, che dovete fare la trasformazione. Il tuo cuore deve vivere questa trasformazione: educare, amare e insegnare.

I genitori non devono appoggiare gli errori dei figli. I genitori devono lasciare che i figli sperimentino le cadute della vita. Se non vogliono cambiare per amore, cambieranno con il dolore. La Parola di Gesù dice che molti non cambieranno nemmeno con il dolore.

La nostra consapevolezza deve avvenire oggi. Pensa alla tua fedeltà a Dio, al tuo impegno con Dio, alla tua missione. Sei tu che devi salvare la tua anima. Devi pregare per tutti i peccatori. Ma la tua anima è una tua responsabilità! Sei tu che ti salvi! Sei tu che ti santifichi!

Gesù è qui e ti dice: “Io sono la Via!”

Allora andate avanti, figli! Non è difficile! In verità, è bello seguire questa via. Per seguirla ci vuole coraggio, perché la battaglia è per le persone di fede.

Con gioia e con immenso amore, in questo momento voglio benedire tutti i figli.

la Madonna benedice i presenti

Cari figli!
Ho benedetto con affetto tutti i figli, in particolare quelli che oggi festeggiano il compleanno. Gesù ha detto delle belle parole per voi: la vita è un dono, e questo dono dev’essere arricchito con la presenza dello Spirito Santo, di Gesù e del Padre. Questo è il momento in cui amare e rispettare te stesso, figlio di Dio, immagine e somiglianza di Dio.

Dobbiamo essere santi! Dio ha dato a tutti i cuori la felicità di essere santi.

Il messaggio di oggi dev’essere ascoltato e assaporato, perché è bellissimo. Devi vivere senza paura, ma con coraggio. Guardate il mondo e vedrete che le vostre mani devono tenersi alle mani di Gesù. Rialzatevi da questo mondo di dolore e di tenebre verso il quale il nemico vi sta spingendo, figli!

Molti, per mancanza di preghiera e di volontà, non vogliono rialzarsi. Ma tu che preghi, vuoi e hai bisogno di ascoltare Gesù, vuoi restare in piedi e proseguire in questa bellissima missione con Gesù e anche con la Madre di Gesù!

Il mio Cuore rimane con voi. Porto con me i vostri cuori. Vi auguro pace, luce e forza! Anche sapendo che il mondo ha così bisogno di guarigione e liberazione, vivete questo momento con gioia e fede, perché siete davanti a Dio, pregando. Pregare è conversare con Dio.

Rimanete tutti nella pace!

A coloro che mi hanno offerto questi splendidi fiori, offro il mio Cuore Immacolato. Questi fiori sono stati benedetti per la guarigione e liberazione di tutti i malati nel corpo e nell’anima.

Ecco la Serva di Dio. Il Signore mi chiama!