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2017

04.03.2017

Cari figli!
Oggi, nel silenzio della pace, in questo luogo di pace e di preghiera, siamo uniti al bellissimo Cuore di Gesù, in questo tempo in cui stare in comunione con Gesù.

Dopo una forte esperienza, una bella preparazione, durante il ritiro spirituale, viviamo il prezioso tempo della Quaresima. È tempo di vegliare e pregare!

In questo messaggio il Cielo ci mostrerà quanto abbiamo bisogno di vegliare! La necessità di vegliare è molto più grande di quanto possiamo immaginare. La sofferenza è presente nella famiglia. È nella famiglia che c’è la sofferenza, specialmente la sofferenza spirituale.

Facciamo un atto di riparazione al Cuore di Gesù, cioè chiudiamo gli occhi e lasciamo che Egli dimori in noi. Pensa, quindi, a quella famiglia che sta vivendo una sofferenza spirituale. Pensa a quella famiglia che sta attraversando una prova. Ti renderai conto che quella famiglia non prega. Ecco perché sta soffrendo spiritualmente. Se la battaglia già è difficile per te che preghi, immagina allora come sarà per chi non prega.

Per questo, Gesù dice che molti dei suoi alberi saranno tagliati dal suo giardino, perché non producono. Perché dovrebbe tenere questi alberi che non producono? Egli vuole alberi che producano.

Quest’anno, figli, è l’anno del mio Cuore Immacolato, e io, Maria, voglio stare con un esercito che produce. Per me non è importante che sia una moltitudine, importanti sono quelli che producono, quelli che stanno vivendo la volontà di Dio. Sto lottando da tanti anni per tutti, per l’intera umanità. Chiedo: “E i miei figli vogliono lottare insieme alla Madre?”.

Siamo nel tempo della Quaresima. Sarà che i figli vorranno essere prova viva di silenzio, di amore e di cambiamento di vita? Com’è bello cambiare vita!

Vedo qui figli che lottano ogni giorno per essere migliori. Solo tu sai quanto questo è difficile, perché il mondo cerca sempre di sedurre le persone con le cose della Terra, con i capricci. Ma Dio ti guida e ti conduce sempre nel modo più corretto, più necessario. Ti porta ad aprire il cuore alla pienezza dell’umiltà, della carità e della fraternità.

L’uomo dev’essere capace. Arriva un momento in cui Dio mostra qual è il figlio che produce, quale figlio è un albero che produce. Quest’anno, uno dei doni che ho chiesto a Gesù, è stato di portarmi questi figli che producono. Gli ho chiesto di mostrarmi chiaramente, come Madre, come intercessora, quei figli che sono pronti per la battaglia. Molti che non sono ancora pronti possono prepararsi, perché la Madre è qui con il Cuore completamente aperto affinché questi figli tornino alla Casa di Dio, affinché si mettano alla presenza di Dio. Ma dipende da ognuno di voi.

Ecco perché devi essere vigile. Non è mai tardi, ma può arrivare il momento in cui perdi il tempo della grazia. In quel momento, guarderai te stesso e ti renderai conto che sei in un abisso di sofferenze spirituali: la tua casa, la tua famiglia e i tuoi figli si trovano in pieno dolore spirituale.

Gesù ci ha parlato di questo tempo, che è peggiore del tempo della siccità della terra, peggiore della mancanza di pane sulla tavola. È il momento del dolore nel cuore. Egli ci ha avvicinato al grande banchetto eucaristico affinché tu non debba soffrire il dolore della sofferenza spirituale. Ma questa sofferenza spirituale è già presente nella vostra vita e diventerà ogni giorno più forte nella vita di chi non vive la grazia della preghiera.

L’uomo non vuole cambiare. La grande difficoltà oggi, figli miei – parlo come la Madre a cui Dio ha affidato una missione – è che i miei figli non vogliono cambiare. Vogliono seguire il sentiero della sofferenza. Sanno che è sofferenza. Sanno che non porta a nulla, ma è quello che vogliono. Pertanto, l’uomo avrà bisogno di passare per una grande purificazione per avvicinarsi a Dio. Dio ci sta dando tutto, ci sta dando la Misericordia. Ci sta inondando di Misericordia e ti chiede soltanto di essere grato per questa Misericordia. Ti chiede di essere grato. Di fare la tua parte. Di aprire il tuo cuore. Di corrispondere con sapienza, con amore, al piano di Dio nella tua vita.

Stiamo vivendo l’ultimo appello del Cielo sulla Terra. Questo è quello che il Cielo ha fatto con noi: ci ha avvertito, in questo momento in cui l’umanità vive il grande dolore e le persone hanno perso la forza. Le persone sono deboli.

Tu che vuoi essere di Dio, convivi con quelli che non vogliono essere di Dio. Ma la grande battaglia è proprio questa.

Per questo, nel tempo della Quaresima, Gesù vide tutto quello che avrebbe sentito, quello che avrebbe fatto per l’umanità. Sentiva che l’umanità non era consapevole di chi Egli fosse, di quello che avrebbe fatto. Per questo motivo, Gesù visse in piena unione con il Padre. Si metteva alla presenza del Padre. Si ritirava sulle montagne in preghiera, chiedendo, supplicando, dato che era la Salvezza e la Misericordia dell’umanità.

Oggi, quello che vedo nella vita di voi che siete in cammino, nella vostra vita di figli di fede, di madri di fede, è che a volte siete deboli per pregare e chiedere, perché vedete i vostri figli inattivi, senza speranza di una vita trasformata. Ma Gesù ci ha dato una prova viva di amore. Egli ha dato la vita per te. Nei momenti della grande battaglia, il modo migliore per fortificarti è metterti alla presenza di Gesù, fare silenzio e pregare.

L’albero che non vuole produrre frutti sarà potato. Ci vuole sapienza per accettare la volontà di Dio.

Dio ci chiede azione da parte nostra. A questo punto della mia missione sulla Terra, vedo che il Cielo ci mette in ordine di battaglia! Siamo in ordine di battaglia! Gli insegnamenti ci sono già stati dati. Le grazie ci sono già state date in abbondanza. Adesso il Cielo ci mette in ordine battaglia per essere soldati che, con la forza della preghiera, distruggeranno il male che vuole distruggervi.

Quando siamo in ordine di battaglia, viviamo un momento di azione. È un momento in cui devi essere in azione. Dio vuole che tu sia in movimento. Non possiamo aspettare. Non possiamo permettere al nemico di prendersi gioco di noi. Dobbiamo combattere, perché la nostra forza è maggiore di ogni debolezza. Per quanto grandi siano le terribili insidie del male, la nostra forza è maggiore di tutte queste insidie, maggiore di tutte queste debolezze.

Vi chiedo di mettervi in ordine di battaglia: azione!

Vogliamo rendere la Comunità Fraterna come Gesù Misericordioso vuole, come Gesù Misericordioso ha chiesto in modo chiarissimo nel momento in cui ha dato al mondo la grazia di conoscere la sua infinita Misericordia sulla Terra. Nel momento in cui ci ha permesso di conoscere questa Misericordia.

Mettetevi in ordine di battaglia, voi che state pregando, i bambini che sono in preghiera. Chiediamo a Dio la trasformazione della Comunità Fraterna, della Fraternizzazione – che è il mondo, il mondo unito a noi – e della Preghiera. È necessario che tutti siano in ordine di battaglia, perché questo è quello che il Cielo ci chiede in questo Anno Mariano, in questo anno della grande forza materna della Madre di Dio e dei figli di Dio sulla Terra. È una missione che il Cielo ci ha affidato, pertanto Egli vuole azione da parte nostra. Non possiamo più aspettare. È l’ora!

Dobbiamo vegliare e vedere quanto il Cuore di Gesù sta sanguinando a causa dei peccati dell’umanità. Non possiamo permettere questo, perché abbiamo il Cielo che ci catechizza, abbiamo la Parola che ci catechizza, abbiamo l’alimento che ci sostiene – che è il Grande Banchetto – l’Eucaristia, e abbiamo la preghiera che è la nostra vittoria!

Quindi, dobbiamo dare combattimento al demonio! Dobbiamo avere molta fede in questo momento. La paura non fa parte della vita del cristiano. Confida in Dio! Chi ci spaventa è il nemico, che vuole rendere le persone schiave delle briciole e per questo le porta ad avere paura. Ecco perché Gesù ha detto: “Nulla potrà farti vacillare o distruggerti! Nulla!”.

Oggi voi sentite debolezza. Per questo avete bisogno di forza, forza spirituale. Il vostro corpo sta sentendo la battaglia. Gesù ha detto: “Voi, operai della messe del Signore, vivete con persone che non vogliono essere operai della messe di Dio”. Una cosa è quando l’unione fa la forza, quando sei unito all’altro: la battaglia può essere pesante, ma tu vinci. Altra cosa è quando tu sei unito a Gesù e un’altra parte – una parte ancora più grande di quella di coloro che sono uniti, la parte degli alberi che non producono – vive nella debolezza, permettendo al male di ingannarli, di abbatterli. Il male è terribile.

Nel riflettere sulla Quaresima, vedrete che anche Gesù – perfino Gesù! – ha sofferto la grande tentazione. Il nemico ha tentato anche il Figlio di Dio!

Il male ti circonda: sono gli alberi che non producono frutti, che non vogliono produrre frutti. Come ha detto Gesù, la bestia peggiore non è una bestia selvaggia, ma l’essere umano stesso, che uccide, che ruba, che maltratta gli innocenti, che toglie la vita agli innocenti.

Il catechismo del Cielo, che è la Parola di Dio, vuole fare nuove tutte le creature. Il popolo di Dio è chiamato alla santità. Come ha detto Gesù, non importa quanto è grande il tuo peccato, ma è necessario il tuo pentimento. Ma molti alberi non vogliono produrre. Allora un giorno l’agricoltore li poterà. Vedrà che non ha senso tenere nel suo giardino, nel suo frutteto, un albero che non produce. Stiamo arrivando a questo tempo, che è il tempo della giustizia. Questo è il momento di essere vigile.

Perché vivi così male?
Perché hai così tanto rancore?
Perché continui a incolpare gli innocenti delle tue colpe?

Gesù ha detto: “Quando una persona è un albero che non produce, giudica cattivi quelli che producono! Perché non ha la sapienza di essere come loro ”.

Quando qualcuno ti chiama ad essere santo, ma tu non vuoi esserlo, trovi il modo di criticare, di perseguitare quelli che hanno il desiderio di essere santi. Ecco perché chi vuole essere santo soffre molte critiche e persecuzioni.

Non è facile superare le barriere del mondo. Il mondo oggi è materialista. È inutile che diciate alla Madre che il mondo è un mondo mariano. No! Il mondo oggi è mondano. L’Anno è Mariano, per questo Dio sta avendo misericordia di questo mondo, che è mondano – che si trascina nelle meschinità del male. È necessario aprire gli occhi, camminare, perché Dio vuole la tua felicità. Devi capire questo! A volte può essere difficile da capire, ma devi capire che Dio vuole la tua felicità.

Con grande gioia, in questo momento voglio benedire tutti i figli.

la Madonna benedice i presenti

Cari figli!
Ho benedetto con affetto tutti voi.

Il messaggio di oggi ci prepara a vivere, in questi tempi, nella veglia, nella preghiera. Dobbiamo voler essere questo albero che produce in noi i frutti della grazia di Dio. Quante cose belle Dio vuole fare nella tua vita!

Come è triste un albero che non produce. Com’è triste! Com’è triste questo figlio di Dio! Faccio una riflessione con l’immagine degli alberi da frutto, ma Gesù sta parlando di te, di te che sei un suo strumento per servire, per lavorare, per costruire, per edificare, per realizzare il piano di Dio.

Diciamolo insieme: “Ecco i servi del Signore! Si faccia di noi secondo la tua Parola e anche secondo la tua volontà!”.

Il desiderio della Madre è che tutti siano alberi che producono, che tutti siano figli che producono, che siano strumenti di pace e di amore.

Il mio Cuore rimane con voi, soprattutto con chi festeggia il compleanno. Abbiamo molti festeggiati speciali, che servono Dio con il cuore, che sono alberi che producono i frutti dell’amore, del silenzio, dell’affidamento. Che Dio vi benedica immensamente.

A chi mi ha offerto questi fiori bellissimi dico: Gesù li ha benedetti per la guarigione e liberazione dei malati nel corpo e nell’anima. Offro a voi il mio Cuore.

Rimanete tutti nella pace!

Questa benedizione è stata anche per quelli che stanno ascoltando questo messaggio con il desiderio di essere questi alberi che producono i frutti della grazia di Dio; per l’intera Comunità Fraterna e per i pellegrini qui presenti, che desiderano essere i figli che producono i frutti della grazia di Dio!

Ecco la Serva del Signore, la Madre di Dio e la Madre dell’umanità!