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2017

31.12.2017

traduzione dall’audio

Cari figli,
innanzitutto voglio augurarvi la pace. Che Gesù, la pace più bella che è Dio, sia presente in questo momento di veglia, in cui siete in attesa dell’anno nuovo.

Io Maria sono qui ringraziando la Santissima Trinità per l’anno dedicato al mio Cuore Immacolato di Madre, al Cuore Immacolato di Maria, che è stato un anno di molte grazie. Tu che sei qui oggi, che hai ottenuto una grazia bellissima nell’anno mariano, ringrazia Gesù. La fede è la ricchezza più grande della tua vita, la fede ti fa confidare in Colui che è il miracolo, Gesù. Il miracolo che trasforma, il miracolo che guarisce, il miracolo che ti dà la grazia di poter dire: sono benedetto. Perché chi riceve il miracolo di Dio è benedetto da Dio.

Allora ringraziamo Dio per quest’anno che sta finendo, che è stato un anno molto importante per me, la Madre di Dio, vostra Madre, l’Immacolata Concezione. Un anno molto importante per il popolo brasiliano, un anno di devozione, un anno di perseveranza, un anno di molte grazie, specialmente per questa comunità fraterna, che ha ricevuto un bellissimo dono di Gesù in questo Natale. Allora ringraziamo la Santissima Trinità.

E oggi siamo qui una comunità viva, che veglia, che loda, preparandosi con gioia ad accogliere questo nuovo anno. Questo nuovo anno sarà un anno di molte benedizioni, perché sarà l’anno della Fede e dell’Unità. Molti diranno: e la giustizia? Il tempo è di giustizia. Siete nel tempo della giustizia, giustizia di Dio. E affinché siate strumenti vincitori, realizzatori del piano di Dio, questo piano bellissimo, avrete bisogno di molta fede e unità.

Unità con la Santa Chiesa, fede, perseveranza, vita di preghiera, vita di apostolato, unirsi in unico apostolato, perché la cosa più importante della vita è l’unione. Ad esempio, una famiglia che prega unita, è una famiglia che lotta per la vita umana, è una famiglia che lotta per il rosario dei nostri bambini*, per il rosario dei nostri giovani, per il rosario degli uomini e delle donne del mondo intero, non solo del Brasile ma del mondo intero.

Allora quello che ci chiede Gesù in quest’anno è l’unità. Perché è il tempo della giustizia. Non è l’anno della giustizia, ma il tempo della giustizia. Allora è un tempo di trasformazione, un tempo in cui il Cielo parlerà fortemente in mezzo a noi, un tempo in cui vedremo i segni di Dio nelle nostre case, nella vita di quelli che pregano. Come voi pellegrini, che avete camminato tutti questi giorni e siete arrivati qui sorridendo, nonostante la stanchezza, nonostante la battaglia di questo cammino che sembrava non finire più. Perché è questo che avviene nella vita di un pellegrino: cammina, cammina, incontra la stanchezza, ma in questa stanchezza fa una richiesta a Dio, chiedendo quello che ha bisogno di ottenere per la sua comunità, per la sua famiglia, per il Brasile, per il mondo. È un anno in cui dovrete pregare molto per il Brasile. Molto, figli.

È l’anno della fede. Cos’è la fede? La fede è tutto. In questo momento vedo qui una Chiesa viva. Questa cappella è diventata una famiglia di Dio, che è la Chiesa di Dio. Allora vedo qui la fede, vedo qui la speranza. L’attesa più grande di un anno nuovo è di chi spera nel Signore. Come voi che siete venuti a fare festa con il Signore e a chiedere al Signore di benedire i passi che dovrete fare nel corso di questo tempo della giustizia. Perché non è l’anno della giustizia, ma il tempo della giustizia. Cos’è la giustizia di Dio? È tutto.

Oggi tu sei un evangelizzatore che segue le orme di Gesù, il Santo Vangelo di quegli apostoli fedeli, di coloro che dedicarono la loro vita a servizio dell’amore, a servizio dell’opera di Dio. Allora sai perfettamente che, nella vita, raccogli quello che semini. Chi semina fede, raccoglie il miracolo, chi semina fede raccoglie la prosperità. Tutto si moltiplica.

Qui nella comunità vedete il grande miracolo della moltiplicazione, perché si semina fede. È un popolo che prega, è un popolo che loda, è un popolo che ha sete di amore per i bambini, i giovani, i padri, le madri, quelli che hanno bisogno di essere ospitati, quelli che oggi sono – non diciamo soltanto anziani – persone mature che nel corso della loro vita hanno già servito tanto questo mondo. Perché nella vita impariamo con Gesù che la mano che accoglie è la stessa mano che ha bisogno di essere accolta. Oggi doni, domani ricevi. Domani ricevi, dopodiché doni. Allora è una donazione completa di amore.

Per questo la fraternità è una delle ricchezze maggiori del nostro tempo. Gesù Misericordioso aveva parlato chiaramente a Santa Faustina dei tempi di oggi, delle necessità del mondo di oggi, del fatto che il mondo sarebbe crollato ma sarebbe sorta la fraternità, sarebbero sorte famiglie forti, alleanze fortissime con la Santissima Trinità. E qui abbiamo questa esperienza dell’amore, questa esperienza della carità, dell’ospitalità, dell’accoglienza, del lavoro, del servizio.

Perché vi chiedo l’unità? Perché una famiglia senza unità è una famiglia senza luce. L’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo dev’essere presente in noi. Chi siamo noi? Siamo e dobbiamo essere luce. Perché Dio ci ama. E lo Spirito Santo è in ciascuno di noi. Questo Spirito Santo che fa meraviglie, perché toglie tutte le tenebre, tutta l’oscurità e ci avvicina a questa luce, a questa beatitudine, a questo Cielo bellissimo di amore.

Allora oggi abbiamo questa esperienza bellissima, figli. Un’esperienza di condivisione. Oggi avete vissuto questo giorno del Signore contribuendo all’opera del Signore con il vostro lavoro, nella fraternità, con la vostra gioia, con il vostro sorriso, con il desiderio di dire: “Grazie, Signore”. Perché l’anno mariano è stato bellissimo e l’anno della fede e dell’unità sarà ancora più forte, perché la Madre di Gesù, su richiesta di Gesù stesso, ha benedetto l’umanità durante tutto l’anno che è trascorso, affinché cadesse tra le braccia di Dio.

Con la fede e l’unità. Con il silenzio. Ma dando la sua testimonianza vera, testimonianza di amore al prossimo. Il mondo ha bisogno di opere vive. Cosa ha detto Gesù? Siate opera viva, pietre vive, Chiesa viva. Oggi troviamo la grazia di essere questa Chiesa viva. Questa Chiesa che porta la presenza di Dio ai bisognosi, ai senzatetto. Una delle missioni più belle del Santo Padre, Papa Francesco, è dare riparo ai senzatetto, avere questa unità, questo cuore amorevole, pieno di Spirito Santo, affinché la Chiesa dia testimonianza di fede. Come fece San Francesco, che amò principalmente i malati che non avevano amore, i senzatetto che non avevano amore.

Allora l’amore è la grande felicità del mondo. Non è la speranza, è la felicità. Chi ama è felice. Chi ama loda la Santissima Trinità, chi ama assapora il Cielo anche qui sulla Terra. Perché chi ama diventa strumento nelle mani del Signore. E chi diventa questo strumento nelle mani del Signore, fa la volontà di Dio. Allora oggi siamo qui per fare la volontà di Dio. E cosa vuole Dio da ciascuno di noi? Dio vuole, dalla Madre e dai figli: fede. Fede per andare avanti, fede per non scoraggiarsi, fede per essere testimonianza viva dell’opera.

Guardate che bella opera in questa Valle dedicata al mio Cuore Immacolato! Opera di amore, opera di accoglienza, opera di unità. Luce. È un luogo di luce, figli. Perché dove c’è il Cielo che accoglie i cuori, c’è la luce, e non si può non sentire questa luce. Essa è così forte, ma così forte, che ci muove a realizzare il piano di Dio. E il piano di Dio oggi è una Chiesa unita, una Chiesa fraterna, una famiglia fraterna, uomini e donne che indossano le vesti dello Spirito Santo. Che abbiano sete di una nuova terra.

Perché credere nel nuovo anno è cercare di essere un uomo nuovo, cercare di essere un uomo che dice: “io credo”. Ma crede devotamente. Sa che Dio provvederà, che Dio è provvidenza. Basta che tu gli affidi quella parte dove hai male. È nel tuo cuore? È nel tuo corpo? È nei tuoi occhi? È nelle tue mani? È nei tuoi piedi? Dove hai male? Ma soprattutto nella tua anima. Affida a Dio la tua anima. Cerca di vivere la letizia, la soavità, la dolcezza dello Spirito Santo.

Sono certa, figli, che molti di voi – che avete fatto questo pellegrinaggio, che siete venuti per stare alla presenza dell’Immacolata Concezione e accogliere quest’anno della fede e dell’unità – stanno respirando la giustizia. Non si tratta di un anno di giustizia, ma di un tempo di giustizia. La sua durata è nelle mani di Dio: può essere un anno, due anni, tre anni, solo Dio lo sa.

Quello che dobbiamo avere è fede, quello che dobbiamo avere è unità, è coraggio. Come il sacerdote che loda il Signore. Come il padre che loda il Signore. Come la madre, la missionaria, il giovane che ha sete del Signore. Il bambino che, anche nell’infanzia, si incanta per i prodigi del Signore. Allora ci vuole fede. Si deve vivere questa unità.

La giustizia di Dio è qualcosa di molto presente oggi nel mondo. Molto presente! In quest’anno mariano che è finito avete già respirato questa giustizia. L’opera di Dio, la grazia di Dio. Quelli che non sono fedeli a Dio, quanto stanno soffrendo! E io Maria non voglio che questi figli soffrano, voglio che questi figli si convertano. L’amore di Dio è immenso, il Cuore di Dio è immenso. Allora rivolgiti a questo Cuore, cerca di avere fede, guarda verso Gesù, mettiti ai piedi della croce pentito e chiedi perdono. Perché Dio è salvatore. Dio è salvezza. Allora presentati davanti a questo Padre che ti libererà, che ti guarirà, e farà di te un uomo rinnovato dallo Spirito Santo.

Vogliamo ringraziare la Santissima Trinità per quest’anno bellissimo che è passato, vogliamo accogliere questo anno della Fede e dell’Unità con molta gioia. Perché è un anno veramente benedetto. Sarà un anno di molte benedizioni. Quando parliamo di benedizioni, dobbiamo comprendere che ogni benedizione spesso ci porta anche un sacrificio, ci chiama al sacrificio.

Ad esempio una madre: il momento più felice nella vita di una madre è quando dice “nel mio grembo c’è un bambino, un figlio”. È il momento più felice. Ma a partire da quel momento la madre si dona completamente: piange per il figlio, non vorrebbe mai che soffrisse, non vorrebbe mai che diventasse un figlio perduto. Vuole che suo figlio sia nella grazia, in salute, felice. E quante madri portano nel cuore – per la benedizione che hanno ricevuto – la battaglia, la lotta per il proprio figlio, il coraggio per riscattare il proprio figlio, che sia da una malattia del cuore, dell’anima o del corpo. Questa madre si mette in ginocchio e chiede a Gesù tutto quanto esiste di più bello per il proprio figlio.

Allora sarà un anno di molte benedizioni – perché la fede è una benedizione, l’unità è una benedizione – ma ogni benedizione ci porta anche al sacrificio. Quando pensiamo a Gesù, noi pensiamo a Gesù Bambino, bellissimo; pensiamo a Gesù Resuscitato, bellissimo; pensiamo a Gesù Misericordioso, bellissimo; ma ci mettiamo sempre ai piedi di Gesù sulla croce. Ci mettiamo sempre ai piedi della croce e vediamo quel Cristo che era completamente coperto di sangue per salvare l’umanità. Allora ogni grazia, ogni benedizione, ci porta al sacrificio.

Allora sarà anche un anno in cui dovete pregare, aprire gli occhi alla fede, ai segni di Dio sulla Terra. Perché i segni di Dio sono molto semplici. Non si manifestano in modo rumoroso. Per questo Gesù ha detto: io sono la brezza leggera, soave e mite. Allora inizia a sentire, in questo anno bellissimo, questa fede. Questa fede che ti guarirà, questa fede che ti farà testimoniare il miracolo ottenuto nella tua vita. Perché, quando ottieni un miracolo, devi darne testimonianza. Perché l’uomo ha bisogno di credere nel miracolo. Molti non credono. E quando ricevi il miracolo è perché hai creduto. Chi riceve il miracolo è perché ha creduto. Allora devi testimoniare questo miracolo. Il miracolo della fede, il miracolo che guarisce, il miracolo che ti salva.

E ci vuole unità, figli. Perché la fede ci unisce. Noi siamo qui in unità, in fraternità, perché siamo un popolo di Dio che crede, che confida. Possiamo dire con tutta la nostra anima: abbiamo fede!

In questo momento, con tutto il mio amore immacolato di Madre, voglio darvi la mia benedizione.

la Madonna benedice i presenti

Cari figli,
vi ho benedetti con molto amore.
Ho benedetto, per volontà del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, questo nuovo anno, anno della fede e dell’unità.
Vogliamo dire insieme:
“Signore, che sei la fonte della luce e della fraternità, attraverso la fede costruisci in noi l’unità, con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen”.

Che siate uniti al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, in quest’anno dedicato alla fede e all’unità.
Ed è già arrivato il tempo della giustizia. Quel tempo atteso dall’uomo che spera e confida nel Signore. Il tempo maggiore, il tempo in cui la grande famiglia deve stare unita, il tempo del raccolto, dei frutti buoni raccolti dal Signore, che è la luce e la fonte della felicità di ciascuno di noi.

Che Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo custodiscano ciascuno di voi, figli.

Ringrazio i figli che hanno fatto il pellegrinaggio a piedi: offrite questo grande sacrificio d’amore – perché è stato fatto con amore – per questo anno, che sarà un anno grandioso per l’umanità. E un anno di preghiera per il Brasile, figli. Pregate molto la vostra patria. Questa è la richiesta che Gesù affida a questa nazione da Lui benedetta. Il Brasile è un paese che prega. Dio sia lodato per questa grazia!

Faccio gli auguri a tutti quelli che oggi compiono gli anni: che Dio vi benedica.

I fiori sono stati benedetti per la guarigione e liberazione di tutti i malati nel corpo e nell’anima.

Restate in pace, lodando e ringraziando la Santissima Trinità.

Ecco la Serva del Signore, la Madre della Pietà, ed ecco che il Signore mi chiama.

*riferimento ai vari apostolati della Valle

video dell’apparizione