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2018

28.02.2018

funerale di un membro della Comunità Fraterna

Cari figli!
Questo è un momento di pace. È un momento di riflessione, di preghiera, di ringraziamento per la vita, per la missione di ogni persona che oggi è qui. È un momento in cui ringraziare Dio per il dono della vita che Egli ci ha fatto. E anche per la grazia che Egli vi ha dato, di vivere con una persona dal cuore così grande, così umile, così pieno di amore, di gioia, di felicità. Ma la vita appartiene a Dio. Tutto è del Padre!

E oggi il Padre, guardando questo giardino che è la Terra, ha desiderato immensamente di prendere con sè questo figlio amato. In realtà il Padre non vi toglie nessuno, vi chiede solo di consegnargli quello che gli appartiene.

In questo tempo di Quaresima, la riflessione sul mistero della morte ci fa sperimentare la bellezza della resurrezione. Tutti quelli che credono vivranno! E tutti quelli che credono risorgeranno! E oggi, in verità, voi state meditando questo mistero della morte. Ma, per la grazia che portate nei vostri cuori, nel silenzio dei vostri cuori, state sperimentando anche la grazia della resurrezione. Perché questo figlio credeva pienamente nella gloria, nella vita eterna.

Ecco perché oggi il suo cuore esulta alla presenza di Gesù, che è la Resurrezione. È per questo che Dio ci mette qui davanti a una riflessione bellissima, anche se con tanto dolore per il distacco fisico, umano, per l’attaccamento alla materia. A questa figlia che con tanto affetto ha abbracciato la sua missione di sposa, amica, compagna dedicata e fervente: sappi che oggi Gesù ti porta in braccio. Oggi vieni consolata dal Cuore di Gesù. Il dolore è molto grande, ma la fede è più grande. La certezza della resurrezione è più grande.

Questo ci fa meditare sul tempo in cui Gesù ci mette oggi, che è il tempo della Quaresima, tempo di veglia, tempo di attesa. Nessuno conosce l’ora, nessuno conosce il momento in cui il Padre vorrà da un figlio questa consegna. Così come ha desiderato e stabilito per questa famiglia.

È importante ricordare, in questa riflessione, che questo figlio si è donato in questa missione di amore a Dio, di amore alla fraternità, di amore alla sua missione. Un giorno ha lasciato tutto per trovare il tutto della pace, nel profondo del suo cuore. E oggi è felice, immensamente felice! E voi, anche se portando un dolore, siete davanti a una gioia, che è la resurrezione di Cristo!

Nessuno muore, si addormenta soltanto per risorgere davanti a Dio, davanti al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Ecco perché Gesù ha detto che il mistero più doloroso di questa Terra sarebbe diventato il mistero più glorioso, più grandioso.

Ecco perché, nella riflessione del Santo Rosario, solo dopo essere passati per i misteri del dolore, contemplate i misteri della gloria, della resurrezione. Allora vorrei che faceste questa riflessione: prima c’è il momento del dolore, ma poi arriva anche il momento della gloria.

Dovete sapere questo perché siete figli di fede. Avete una missione in un luogo di fede. Siete guidati dal Cielo, amati dal Cielo, protetti dal Cielo. E oggi siete qui, in questo piccolo angolo benedetto da Dio, in questa Valle affidata a Dio, per lottare per il Trionfo del mio Cuore Immacolato.

Riflettendo sulla vostra vita, sul vostro cammino, rendetevi conto che tutto appartiene a Dio. Per questo dovete sempre superare l’indifferenza dell’orgoglio e della vanità. Una cosa che questo mio figlio ha saputo superare con tanta sapienza! Egli è sempre stato umile, silenzioso, semplice! Aveva il cuore di un bambino docile. Ha saputo ascoltare quello che Gesù disse: “Siate come bambini!”.

E questo mio figlio era docile e sereno. Aveva nel cuore solo il desiderio di amare, di essere felice, di essere compagno, di essere amico. Ecco perché questa riflessione è così importante, per voi che siete qui oggi e avete bisogno di rifugiarvi tra le braccia di Gesù. Il più grande dolore è la mancanza di amore, di fede, di comprensione, la mancanza di umiltà nel cuore. Quando contemplate Dio – voi che state sperimentando questo mistero, attraverso il dolore – saprete contemplare anche la gloria.

Voi sapete che tutto appartiene al Padre. La Terra è un luogo che Dio ha scelto, dove ha messo i suoi figli affinché fossero felici. Ma i suoi figli, per disobbedienza, caddero nella sofferenza. Ma Dio non li abbandona. Al contrario, ha mandato Gesù per condurli al Padre, che è la Vita Eterna, attraverso la Resurrezione.

Bisogna avere fiducia in Gesù. Bisogna essere certi della resurrezione. Anche in questo momento di dolore, dovete sapere che esiste il momento della gloria, che è molto grande. Allora, affidiamo a Dio questa famiglia. Abbiate forza! Voi siete forti! Dio è la vostra forza! Coraggio, perché nessuno muore, soltanto si addormenta! Nel cuore sarà sempre vivo. L’amore non muore. L’amore è sempre presente.

Dovete essere certi che, fino ad oggi, è stato Dio che gli ha permesso di vivere. La vita è come un giardino, Dio ha permesso rose profumate. E le rose non smettono mai di profumare, anche se un giorno non sono più presenti, che si tratti del padre, della madre, del marito, della moglie, del figlio o della figlia. Il profumo rimarrà per sempre nel cuore di questa famiglia, di tutta la Comunità Fraterna, di tutti quelli che hanno vissuto con una persona così dolce, così umile e così serena. Che oggi è tra le braccia del Padre.

Per questo, con gioia, con amore, con sapienza, anche in questo momento di dolore voglio darvi la mia benedizione.

la Madonna benedice i presenti

Cari figli!
Vi ho benedetti con molto amore. Oggi Gesù ci fa meditare in questo tempo così speciale, che ci rivela il dolore e la gloria; le lacrime, ma anche quello che ci porta forza, coraggio, fede, speranza, che è la certezza della gloria della Resurrezione.

Tutto è del Padre, ognuno di voi! Per questo il nostro cuore deve sempre essere unito al Cielo – con la Santissima Trinità – perché nessuno conosce il giorno, nessuno conosce l’ora.

Questo figlio era ben preparato, perché stava già tra le braccia del Padre. Con molta dolcezza, portando la sua croce della malattia. Ma sempre con amore. E anche di fronte al dolore era gioioso, aveva la speranza e la certezza che, in ogni momento, Dio era con lui.

A questa figlia forte, sposa fedele, orante, esempio di fede: sappi che non sarai mai sola. Con l’amore seminato e coltivato dall’alleanza di questo matrimonio, con i bambini, con quelli che tanto ti amano, sappi che, veramente, questo amore ha avuto come fondamento la presenza di Dio nella vostra vita.

In questo momento il tuo cuore è vuoto, ma pieno di forza, di coraggio, di fede. Perché hai una missione molto speciale, ed egli sarà sempre al tuo fianco, nel tuo cuore, aiutandoti ad andare avanti. Sei molto speciale per Gesù, per me, la Madre di tutte le madri e per tutti quelli che sono qui presenti. Sii forte, figlia! Il dolore è più di chi resta che di chi è già nella grazia. Che Dio ti fortifichi. Che tu possa sentirti mossa da questa forza così grande, che è la tua fede, in questo anno della fede e dell’unità.

Che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo vi ricoprano di ricche benedizioni.

Che tutti rimangano in pace. Ecco la Serva di Dio, la Madre della Pietà.
Ecco che il Signore mi chiama.