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2018

25.11.2018

traduzione dall’audio

Cari figli,
con molta sapienza, in questo giorno del Signore, chiediamo insieme al Divino Spirito Santo di illuminarci e di condurci innanzitutto la gioia che viene dal Signore, la gioia che ci porta pace, fiducia, fede, che rinnova tutti i cuori.

Possiamo sentirci benedetti, privilegiati per l’amore di Dio. Allora oggi in modo speciale ringraziamo per questo amore, per la preghiera, per la presenza dello Spirito Santo, della Misericordia, della bontà del Padre in mezzo a noi.

Oggi vogliamo chiedere allo Spirito Santo la sapienza per vivere. Cosa manca al mondo? Manca vivere la volontà di Dio. Vivere la volontà di Dio è una cosa semplice, ma che l’uomo rende complicata per la sua mancanza di umiltà, per la sua mancanza di affidamento, di preghiera, di accettazione. Perché è necessario accettare che il tuo cuore ha sete di Dio, ha fame di Dio, ha fame di pace. E che il tuo cuore ha bisogno di essere curato, che il tuo cuore ha bisogno di guarigione.

Quando il tuo cuore soffre è perché è malato, e la malattia che colpisce il tuo cuore è il peccato. Allora tutte le volte che il tuo cuore è malato, devi ricorrere a Gesù, che è la luce del tuo cuore, la guarigione del tuo cuore. Ma è necessario essere molto umile per accettare che hai bisogno di ricorrere a questa luce. Per prima cosa devi accettare di averne bisogno. Quando sei malato nel corpo, non hai forse bisogno dei medici, delle medicine? Così è anche quando sei malato nel cuore: hai bisogno di Dio, hai bisogno della confessione, hai bisogno innanzitutto di pentirti. Di cercare, attraverso la confessione, il perdono. È la grande liberazione, è la grande medicina di cui il tuo cuore ha bisogno: la confessione.

Quando il tuo cuore è malato, spesso pensi che sia sufficiente l’Eucarestia. Ma se il tuo cuore malato va all’Eucarestia, non sarai nelle condizioni di vivere quello che Gesù desidera. Allora il primo passo è la confessione. E la confessione ti condurrà all’Eucarestia: riceverai Gesù con dignità. Riceverai Gesù con gioia, con la felicità, con la certezza che il tuo cuore è libero ed è preparato per ricevere la Santa Comunione. E nei tempi di oggi, figli, nel tempo attuale che state vivendo, il grande dolore del mondo è nel cuore. La grande malattia del mondo è il peccato.

Allora vi invito, in questa spiritualità che state per iniziare, che è il tempo di Natale, al pentimento. Tornare alla casa del Dio, permettere che il Bambino Gesù nasca nel tuo cuore, essere una famiglia felice, preparare bene la tua famiglia, preparare bene il tuo cuore. Per questo è necessario che voi cerchiate in Dio il perdono, che cerchiate il perdono. Se Gesù è la via, dobbiamo essere felici di essere pellegrini su questa via.

Allora la fede è la grande vittoria. Quest’anno è l’anno della fede, è l’anno della vittoria. Con la fede possiamo ottenere ogni miracolo. Gesù è il miracolo e con la fede ci fa ottenere tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Gesù è per noi tutto quello di cui abbiamo bisogno. Egli è la fonte della liberazione, la fonte della fortezza, la fonte del perdono, dell’unità, della fraternità, della comunione, della liberazione. Gesù è per te tutto quello di cui il tuo cuore ha bisogno. Allora fai questo ritorno alla casa di Dio, abbi questa vicinanza con Dio. Egli è questa gioia per te, tu meriti questa gioia, meriti di essere felice. Dio ti vuole molto felice.

Allora cerca questo pentimento, cerca questa liberazione, abbi questa buona volontà, avvicinati a Dio. Non è vergogna essere malati, vergogna è restare malati sapendo che Gesù vuole guarirti. Allora devi avvicinarti a Lui. E avvicinarti a Lui con molta gioia, perché Egli è la guarigione. Egli si prenderà cura di te in un modo molto bello e lavorerà questo cuore che piange. Guarirà queste depressioni, questa tristezza profonda, questa mancanza di gioia che stai vivendo.

Perché arriva il momento nella vita in cui vi rendete conto che non è l’oro che porta gioia, non sono i beni materiali che portano la felicità. È la pace dentro di te. È quando puoi guardare il tuo cuore e sentire che esso è in pace, che è tranquillo, che sta respirando questo profumo misericordioso. E voi state ricevendo dal Cielo la grazia di respirare questo profumo che è Gesù. Quando sono qui presente in corpo e anima, figli, è il Cielo che viene fino a noi. Questo Cielo si apre. Pensa a questo Cielo oggi qui aperto per noi! È l’amore di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. La Santissima Trinità sa come è difficile per voi pellegrini arrivare fin qui. Quante battaglie, quante prove. Ma tu sei forte, tu persisti, sei saldo nella fede. Sei perseverante, forte nella fede, nella fiducia in Dio.

Unità. Il mondo oggi ha bisogno di molta unità. Nell’uomo c’è grande indifferenza, grande divisione. Dio vuole unità, Dio vuole gioia, Dio vuole fraternità. Oggi possiamo coltivare e dobbiamo coltivare questa unità per tutti i popoli, sia nella nazione brasiliana sia in tutte le altre nazioni della terra. Tutti lottando unitamente, tenendosi per mano, per la pace nel mondo, per il trionfo del mio Cuore Immacolato, per la giustizia di Dio, per la fede, per l’amore, per la presenza dello Spirito Santo che trasforma la vita.

Allora oggi fai questa richiesta a Dio. La prima richiesta: la guarigione del tuo cuore. Dì a Gesù: “Voglio un cuore guarito”. Perché tu sai che il tuo cuore è malato. C’è molta malattia oggi nel mondo, molta contaminazione: odio, invidia, gelosia, menzogna, vendetta, pigrizia. Hai bisogno di guarigione. E Dio è la guarigione. Allora non avere paura. Sei sulla via giusta. Dio è la guarigione. Chiedi a Gesù la guarigione del cuore e abbi la volontà di coltivare questa guarigione. Tutto nella vita, figli, non si riduce solo a gettare un seme: devi prenderti cura di questo seme, che ha bisogno del sole, della pioggia e di attenzioni per poter crescere e dare frutto. Anche tu devi crescere e dare frutto.

Quando chiedi a Gesù la guarigione, Egli ti dà la guarigione. Non avere dubbi. Perché tu la vuoi. Ma poi devi prenderti cura di te stesso. E la più grande attenzione e cura che devi avere per te stesso è la vita di preghiera. Sembra difficile da credere, ma è attraverso i grani del santo rosario che ottieni la vittoria nella tua vita, per difenderti dal tuo peggiore nemico, che è il demonio. Allora quando chiedi a Gesù di guarirti, devi avere una vita di preghiera.

E hai bisogno anche di umiltà, perché Gesù ti lavorerà. Ti guarirà, ti farà vincere tutto quello che ti fa male. Indifferenza, discriminazione. Spesso guardi le persone e il nemico lancia quel veleno dell’indifferenza, della disuguaglianza. Non vuoi stare unito al tuo prossimo. Queste sono briciole del demonio che vuole creare divisione nelle famiglie, nelle comunità, nella Santa Chiesa. Allora devi essere vigile. Vigilare. Vita di preghiera.

E cercare sempre nella confessione la liberazione. Confessarsi è liberarsi. Cercare questa liberazione e ottenere la grande benedizione della tua vita che è la comunione, poter dire: Gesù è in me. Che cosa meravigliosa! Poter guardare il tuo cuore, mettere la mano sul tuo cuore e dire a te stesso: “Gesù è in me. Gesù vive in me. Gesù regna in me”. Perché il regno di Dio siamo noi e Gesù vuole regnare in noi, Gesù vuole essere presente in noi, Gesù vuole prendersi cura di noi.

Allora cerchiamo di prepararci e di avere molta sapienza, perché lungo il cammino di preparazione il nemico sempre lancia polvere, sabbia e sassi per farti cadere. Ma se hai una vita di preghiera e fiducia, Dio ti rialza. E Dio rialzerà tutti voi. La Madre è qui dicendovi: figli, io credo, confido e affido a Dio tutti i cuori. Perché il Signore rialzerà tutti i figli e li metterà tutti alla sua presenza. Questa è la richiesta che faccio a Dio in questa domenica di benedizioni, di grazie, di pace. Che questa Parola del Signore produca in noi i frutti della conversione, della salvezza.

Con grande gioia e amore, in questo momento voglio benedirvi.

la Madonna benedice i presenti

Cari figli,
vi ho benedetti con molto affetto.

Questo messaggio di oggi è una richiesta di Gesù ad ogni cuore. Egli vi guarda e vi dice quanto Egli desidera fare del tuo cuore la casa dell’amore, della pace, della gioia, della felicità, questo vero presepio dove Egli vuole essere presente. Dove Egli vuole nascere, guarendo quella ferita che ti fa male e ti impedisce di essere quello che Dio vuole: un giardino. Un giardino di Dio che è la tua famiglia, che è la tua comunità, che è la santa chiesa, che è il Brasile, che è il mondo. Tutti noi siamo la famiglia di Dio.

Allora chiedi a Dio questa guarigione di cui hai bisogno. Questa guarigione che oggi sei venuto a cercare, che è la guarigione del tuo cuore. E obbedisci a quello che Dio chiede: il pentimento, la confessione, la vita di preghiera. Prenderti cura di te stesso. Se sei il giardino di Dio, prenditi cura di questo giardino. Questo giardino ha bisogno di amore, questo giardino ha bisogno di affetto, questo giardino ha bisogno di protezione, questo giardino ha bisogno di fiorire e profumare questa terra, che oggi è deturpata dal dolore, dal sangue degli innocenti, per tante anime che stanno soffrendo amaramente per l’avidità, per la mancanza di condivisione, di carità, di unzione del divino Spirito Santo in noi. Allora abbi la volontà di essere di Dio, abbi la volontà di essere rinnovato. Che il Signore rinnovi tutte le creature e che noi possiamo essere quello che Gesù Cristo vuole: luce per il mondo.

Faccio gli auguri a chi compie gli anni, ai bambini che stanno qui ringraziando Dio per la vita, per la loro missione, per l’intelligenza che il Cielo ha dato loro.

Alcuni hanno ricevuto l’unzione dello Spirito Santo: che gioia! Sono pieni di luce, con il cuore pieni dei raggi dello Spirito Santo: sapienza, intelletto, scienza, tutti i bellissimi doni del Signore. Che Dio benedica questi figli.

Che Dio benedica questa comunità, i pellegrini.
Che il Padre, il Figlio e il Divino Spirito Santo vi custodiscano.

I fiori sono stati benedetti. Chiedo sempre a Gesù di benedire i fiori per la guarigione e liberazione dei malati nel corpo e nell’anima.

Qui è la Madre di Dio, la Serva del Signore, ed ecco che il Signore mi chiama.