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2005

30.09.2005

messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile) il 30.09.2005

Cari figli!
Oggi, in questo momento di preghiera, in quest’ora così speciale, non possiamo dimenticare che quest’ora della nostra giornata è un’ora di meditazione, soprattutto di silenzio, perché siamo qui uniti alla Santissima Trinità, con i nostri cuori.

Oggi è il giorno del digiuno, è un giorno molto speciale per unirci a Dio attraverso questo momento di preghiera, questo momento di fede. All’inizio di questo messaggio di oggi, vogliamo presentare tutte le nostre necessità, iniziando dalla più grande: la pace! Il mondo oggi ha urgentemente bisogno di pace. Questa tristezza che state vedendo in ogni angolo della Terra è perché nessuno ha pace, figli. La pace è qualcosa che è dentro di noi, è Dio che agisce in noi. E oggi pochissimi cuori stanno permettendo a Dio di agire in loro. Oggi è un giorno molto speciale, un giorno di meditazione e riflessione. Come Madre, oggi voglio portarvi fare a una saggia riflessione, figli.

Spesso ci chiediamo: qual è il modo migliore per ottenere una grazia? E ci mettiamo a pregare, alcuni con il Santo Rosario, altri con la coroncina della Divina Misericordia, altri con novene, oppure chiedendo ai santi. Ma ci sono molti cuori che supplicano, che chiedono, ma non riescono a raggiungere il merito della grazia. Questo perchè? Perché la preghiera, figli, è molto più di uno scambio. La preghiera dev’essere fatta con il cuore.

Siamo entrati qui oggi, in quest’ora del giorno, e dobbiamo essere qui con il cuore. Parleremo con Dio. Sappiamo di essere in una cappella molto umile, ma dove c’è la presenza viva del Cielo. Siamo qui e ci sentiamo circondati dalla protezione degli angeli del Cielo.

Quindi dobbiamo proprio essere qui con il cuore aperto. Ascolteremo un messaggio in cui Dio mi manda come messaggera, mediatrice, direttamente dal Cielo. Quindi la nostra presenza, nel momento della preghiera, non deve mai essere uno scambio. La preghiera dev’essere fatta con il cuore, con completa donazione, con completo amore.

A volte l’uomo, quando chiede a Dio una grazia, invece di orientare la sua vita per diventare meritevole di quella grazia, vuole semplicemente fare uno scambio: io prego e la grazia arriva! Ma non è così, figli, con la preghiera è molto diverso.

Nel mondo di oggi si vive di scambi, ma con Dio è grazia, non è scambio. Ecco perché, quando ci metti molto tempo per ottenere una grazia nella tua vita, puoi stare certo che è perché non hai ancora compreso cos’è una grazia. Non è uno scambio. È qualcosa che ricevi direttamente dal Cielo, per grazia del Cielo. In questo momento della giornata, ad esempio, stiamo ricevendo una grazia, e la cosa più bella è entrare qui e valorizzare questa grazia di Dio.

Perché la nostra comunità ha bisogno di fare una riparazione spirituale? È la prima cosa di cui ha bisogno! Oggi vediamo la mancanza di spiritualità nella vita dell’uomo. Allora oggi tutta la comunità, costruita e formata per essere una comunità missionaria, sta incontrando delle difficoltà.

Innanzitutto, perché i tempi di oggi sono tempi difficili. Perché sono tempi difficili? Perché l’uomo sta scambiando tutto ciò che è buono per ciò che è cattivo. Non vive più la preghiera, non si dedica più alla preghiera. Ci sono molte persone che, quando entrano in contatto con le cose del mondo, vi si dedicano completamente. Ma quando sono in contatto con il Cielo non si dedicano, molte volte vengono a pregare contro la propria volontà o addirittura per obbligo. Oggi Dio ci sta mostrando che nessuno deve sentirsi obbligato a venire da Lui, si viene per amore, perché Egli viene a noi con l’amore più grande, per essere l’Alimento per tutti i cuori, che è Gesù Eucaristico.

La prima cosa da fare nella comunità è la riparazione. Devi riparare il tuo cuore, lasciare che lo Spirito Santo parli. È una cosa difficile, ma tutto può produrre frutti, quando seminiamo un buon seme.

Oggi vediamo qui, ad esempio, che il demonio si prende molto gioco delle persone, moltissimo! Soprattutto nella parte della carne, del desiderio carnale. E ci sono molte persone che insistono ancora nel voler giustificare questa debolezza. Non voler giustificare la debolezza. Hai fatto un errore? Hai peccato! Hai peccato, quindi chiedi a Dio la grazia di non peccare più. È quello che Gesù disse: “Non peccare più!”.

Oggi, perché le persone vivono costantemente nel peccato? Perché non vogliono avere l’umiltà di riconoscere di aver sbagliato. È una cosa molto importante nella vostra vita, figli: se vogliamo davvero essere luce del mondo – perché qui siamo catechizzati dal Cielo, allora siamo in grado di essere luce del mondo, perché riceviamo la Luce di Dio – non possiamo sempre permettere che il demonio ci prenda in giro. Se hai peccato, riconosci il tuo errore, riconosci la tua debolezza, riconosci la tua fragilità, riconosci la tua piccolezza. Cerca di avere una vita degna da qui in avanti. Quando non riconosci l’errore, non hai una vita degna, perché sbagli, sai di sbagliare, ma insisti nel voler avere ragione. Il primo passo da fare per una vita di riparazione, che è la costruzione della santità, è non vergognarti di riconoscere il tuo errore.

Tutta la comunità qui ha la presenza del Cielo nella propria vita. Tutti qui sono consapevoli di cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Quindi è inutile, se commetti costantemente errori, se pecchi costantemente, ometterlo. L’omissione è molto triste. Può farti perdere la tua dignità, la tua anima. Devi riconoscere il tuo errore. Hai fatto un errore? Hai peccato? Allora riconoscilo! È molto meglio per te riconoscere che hai fatto un errore piuttosto che volerlo giustificare, sapendo che è un errore.

Un errore non si giustifica! Dio ama i figli, ma detesta il peccato! Quando guardi il tuo errore, ricorda che Dio ti ama, ma detesta il peccato. Se appoggi l’errore nella tua vita, in realtà non stai amando Colui che ti ama! E questo è un peccato molto grave, perché ti allontana dalla Luce e ti lascia permanentemente nelle tenebre.

Dovete fare un grande passo nella vostra vita, figli, che è non avere vergogna di ammettere i vostri errori. È anche necessario, affinché ci sia vera dignità nei vostri cuori, che riconosciate di essere forti.

Perché oggi le persone peccano così tanto? Perché si sentono deboli. Primo, perché non hanno l’essenza fondamentale della preghiera, come ci ha detto Gesù all’inizio del messaggio: “Pregano come se stessero scambiando qualcosa con Dio”. Questa non è l’essenza della spiritualità. Devi pregare e, attraverso la preghiera, avere un obiettivo nella tua vita: “Sono in questo posto, devo essere testimone per i bambini che sono qui, che saranno la speranza di un mondo degno; per i giovani che sono qui, gli adolescenti, che saranno la speranza di un mondo di pace e di amore”.

Dobbiamo sempre cercare la vita di santità. Non è facile cercare questa vita di santità. Ma non è difficile, non è impossibile! Al contrario, è possibile raggiungere questo merito. Ma per fare questo, devi essere costantemente in meditazione.

Perché quest’anno vi ho chiesto il silenzio? Perché oggi quello che più disturba l’umanità è la lingua, figli. Perché? Perché dalla lingua senti cose indebite, che ti influenzano molto. Puoi anche dire che non è vero, ma è così! Oggi la lingua viene usata più e più volte dal male, dal demonio, dal nemico. Allora devi fare molto silenzio, anche quando parli. Spesso l’ingresso che il demonio usa per iniettarti il suo​​veleno è la tua lingua.

Sei in una comunità, devi vivere una missione degna, ma permetti sempre al demonio di avvelenare la tua lingua. Non ti preoccupi mai di vivere la tua missione, non ti preoccupi mai di compiere la tua missione, ti preoccupi sempre dell’altro! Pensi di essere completamente santo e vedi gli altri tutti peccatori. E inizi a giudicare, a lanciare veleno. E tutto il veleno che lanci contro gli altri, ti ritorna contro. E all’improvviso inizi a raccogliere questi frutti che tu stesso hai seminato, e da lì arriva la debolezza.

Perché succede a molte persone nella comunità? Perché hanno una fede basata sulla sabbia, sono sempre alla ricerca di qualcosa. Non hanno la sapienza di entrare in questa cappella, ascoltare un messaggio e metterlo in pratica nella loro vita. Sono sempre alla ricerca di qualcosa, si confondono, si perdono. Cominciano a pensare che ci sia qualcosa di meglio di quello che stanno vivendo. E quindi la loro vita si basa sulla debolezza. Se ascolti questo messaggio che porto dal Cielo, la tua vita non può essere infelice! Perché qui porto un cibo che non solo dà forza all’anima, ma dà forza al corpo. Perché la maggior parte delle persone sperimenta la debolezza? Perché non ascolta la Parola di Dio, non la mette nel cuore.

Oggi vediamo che c’è individualità. Qui ci sono persone fedeli, e persone fedeli alla Parola di Dio. Se vogliamo essere fedeli alla nostra comunità, qui dobbiamo essere fedeli unicamente alla Parola di Dio. Tutti, figli! Non potete essere una comunità se non siete presenti al momento del messaggio. Ciò che ti collega al Cielo è la Parola di Dio, e ciò che ti fa vivere il Cielo qui sulla Terra è la Parola di Dio.

Allora se oggi stai ascoltando i messaggi, entrando in questa cappella, e se stai mettendo in pratica i messaggi, stai corrispondendo a tutto quello che Gesù chiede.

Quali sono gli ultimi appelli di Gesù per noi? L’Eucaristia! L’essenziale!

Perché oggi ci sono così tante persone che non ricevono più Gesù? Perché non entrano in cappella per ascoltare la Parola di Dio.

Perché oggi ci sono così tante persone che, quando ricevono Gesù, non sono felici di riceverlo nei loro cuori? Perché non hanno la grazia di perdonare, perché non stanno ascoltando la Parola di Dio.

L’essenza della nostra vita qui è il messaggio del Cielo. Tanto che un giorno, quando finirò la mia missione qui, questo messaggio rimarrà per sempre nei vostri cuori. Ed è quello che vi permetterà di vivere fino al momento giusto – che è il Trionfo del mio Cuore Immacolato – la vostra missione. Ecco perché vi mostro sempre che chi ascolta la Parola di Dio, entra in questa cappella e la medita, avrà la forza per vincere fino alla fine, fino alla grande trasformazione del mondo.

Oggi cosa vogliono le persone? Vogliono stare dentro una comunità, vivere in una comunità, ma non vogliono cercare l’essenza della comunità. E la Parola di Dio, figli, non passerà mai. Questo messaggio viene inciso nei vostri cuori e può essere ascoltato anche da quelli che non sono qui presenti in questo momento.

Non ci sono scuse per dire che non puoi partecipare. Puoi, devi e ne hai bisogno! Ecco perché nei momenti di preghiera, nei momenti di riflessione, devi sempre mettere la tua vita, prima di tutto, nelle mani di Dio. Sempre! Ogni giorno, ogni istante, ogni momento, dovete mettere la vostra vita nelle mani del Cielo. Allora cosa dovete fare? Ascoltare il messaggio! E come si fa ad ascoltare questo messaggio? Meditando, riflettendo, facendo silenzio, che è l’essenza fondamentale per la crescita spirituale della comunità.

Nel cammino con Gesù, l’angelo ci conduceva, me e San Giuseppe. Come abbiamo avuto la forza per conoscere la volontà di Dio nelle nostre vite? Con la forza della preghiera e con la meditazione delle parole dell’angelo. Come potete avere la forza per vivere qui la vostra missione? Innanzitutto, con il messaggio del Cielo e con la preghiera, figli.

Ora vi chiedo: come si può volere una comunità, se manca l’essenza della preghiera, se manca la partecipazione al momento della Parola che riceviamo dal Cielo?

Questo messaggio del Cielo è il contenuto principale dell’edificazione spirituale della nostra vita. E come vi ho detto, puoi ascoltare il messaggio anche se non sei presente al momento del messaggio, perché il Cielo è buono e Dio ci dona la sapienza, il discernimento. Ci sono tanti che hanno bisogno del tuo lavoro. Ma ci sono momenti nella tua vita, alla sera, al pomeriggio o al mattino presto, in cui puoi prendere in mano questo messaggio e ascoltarlo. E avrai l’essenza fondamentale di quello che Dio desidera per questa comunità. Perché chi cammina qui è felice. L’infelice è colui che non cammina più. Continua a pretendere da se stesso qualcosa che non può raggiungere. Innanzitutto, perché oggi il mondo sta vivendo una tribolazione terribile. Allora non si deve discutere, non si deve giudicare. È tempo di fare silenzio, è tempo di pregare!

Chi di voi può correggere gli errori dell’umanità? Solo la preghiera, figli! La preghiera ha questo potere meraviglioso. Quanti padri e madri hanno ottenuto la santificazione dei loro figli, con la forza della preghiera. Non si sono mai scoraggiati, non hanno mai smesso di pregare per i loro figli. La comunità deve avere questa perseveranza. Oggi vi dico che qui c’è una famiglia. Se siete una famiglia, siete padri, madri e figli. Se siete padri, madri e figli, ognuno ha il dovere di prendersi cura della propria famiglia.

Oggi dovete pregare per quelli che sono lontani dalla verità, non solo qui dentro, ma nel mondo. Pregate supplicando Dio e non stancatevi mai, non arrendetevi mai. Perché il giorno in cui ti arrendi, farai passi contrari a quello che Dio vuole da te. Ti stancherai e non avrai più la bellissima fede che hai in Cristo, radicata in Cristo.

Vi dico che è molto facile trasformare tutto, figli, quando si ha volontà, quando si ha amore, quando si ha determinazione, quando si ha la beatitudine e quando si ha fede.

Oggi credo veramente, per grazia di Dio, come messaggera del Cielo, che il mondo sarà trasformato. Perché so che Dio è al di sopra di tutto quello che stiamo vedendo: dolore, miseria, malattie, tristezza, sofferenze, divisione, guerra, avidità; Dio è al di sopra di tutto questo! Perché Egli è misericordia, perché Egli è buono, perché Egli è compassione, perché Egli è redenzione, perché Egli è luce, perché Egli è pace. E questo vince tutto! Dopo una tempesta arriva sempre la grazia, la solidarietà, le mani tese, l’amore. Forse il mondo dovrà attraversare la tempesta per arrivare a tenersi per mano. Questo è il motivo per cui arriverà molta sofferenza per l’umanità, come già stiamo vedendo: tristezze profonde, depressioni e malattie. Ma vi chiedo di essere forti, di non scoraggiarvi mai, di avere fede, devotamente, veramente, e di mettere tutte le vostre difficoltà nel Cuore di Gesù.

Oggi ci sono difficoltà nella comunità? Sì. Ci sono barriere nella comunità? Sì. Ci sono spine nella vita della comunità? Sì. Ci sono tenebre sulla comunità? Sì. Possiamo vincerle? Si. Abbiamo bisogno di vincerle? Sì. Dobbiamo vincerle? Sì. Come? Pregando!

Verrà un giorno – come Gesù vi ha detto – in cui ciò che ci proteggerà è la preghiera. Non la preghiera di scambio, ma la preghiera dell’anima, del cuore. Dio vuole che entriate qui in questa cappella come figli che vengono incontro al Padre, perché sanno che in questo Padre trovano tutto ciò di cui hanno bisogno. Che Dio trovi anche in voi la più grande ricchezza!

Dovete amare il momento della preghiera, essere felici per questo momento di preghiera. Se volete davvero la crescita spirituale della comunità, iniziate a fare più silenzio all’interno della comunità. Perché oggi l’arma che il demonio usa per far cadere la famiglia, il giovane e il bambino, è la lingua. La miserabile lingua, che si lascia sedurre dalle menzogne, che si lascia sedurre dal giudizio, che si lascia sedurre da tante cose, arrivando a voler giustificare un errore che è davanti agli occhi di tutti. Hai fatto un errore? Non voler giustificare con orgoglio il tuo errore. Accettalo, come ci ha insegnato Gesù Cristo, accetta di aver fatto un errore e correggi l’errore. L’uomo che corregge i suoi errori è un uomo che sa di aver sbagliato. Se pensi di non aver sbagliato, non correggerai mai l’errore, anche se sai che c’è!

Allora, se commetti un errore, spesso a causa della debolezza degli occhi, della debolezza della lingua, della debolezza della carne – che Gesù ha detto chiaramente che è una delle più grandi – allora correggi i tuoi errori! Inizia a chiedere forza a Dio. È nella carne che hai bisogno di forza? Allora inizia a fare digiuno, il digiuno ti dà forza. Fai la veglia, la veglia ti darà forza. Inizia a partecipare di più ai tempi di preghiera della comunità. Anche se non puoi partecipare a tutti i momenti, partecipa. Perché se non hai cura della tua anima, il demonio si prende gioco di te e la tua anima è debole. E non hai vita di preghiera, non sei in comunione con Gesù. Perché quando sei nel peccato, non hai la possibilità di essere in comunione con Gesù. Anche se lo ricevi, lo riceverai solo apparentemente. Egli non entrerà nel tuo cuore. Egli non entra dove ci sono tenebre. È inutile mentire a te stesso. È inutile pensare di avere un cuore splendente di grazia, perché non lo è. Devi iniziare a riconoscere questo errore, a correggere quell’errore, a pregare e cercare una vita degna. Perché oggi, figli, è il giorno della riparazione per la comunità fraterna. Ecco perché vi sto portando questo messaggio, vi sto portando questa riparazione.

Quali sono i principali contenuti del cambiamento fraterno? Cosa dev’essere cambiato? Qui nella comunità, ognuno ha bisogno di cambiare se stesso. A volte, siccome guardi molto chi ti è vicino, ti dimentichi di te stesso. Se ognuno inizierà a mettere in pratica, questo insieme che è la comunità sperimenterà di più la grazia di Dio, ci sarà più condivisione, più unità. Condividerete i momenti difficili e i momenti facili.

È necessario che ognuno rifletta su questa Parola di Dio, metta nel cuore la grazia di Dio e inizi veramente a cercare una vita nuova. Il giorno in cui ti preoccuperai della tua anima, del tuo cuore, sarai in grado di costruire la pace.

Perché oggi le persone non correggono i propri errori? Perché vivono in funzione degli errori degli altri. Se c’è un errore in Brasile, tutti si lasciano sedurre da quell’errore. Se c’è un errore in un’altra nazione, l’avidità, che vuole distruggere le nazioni più umili, allora quella nazione che si crede potente inizia ad essere avvolta da quel potere. Questo è il demonio, figli! È la rabbia del demonio! Questo è anche quello che accade nella nostra comunità. Qui c’è una comunità santa, perché qui c’è Dio, e non possiamo mai negare questo, anche vi lasciate trascinare dal peccato. La santità è qui perché Dio è qui.

Ora, quando sei in un luogo di preghiera, l’ira del demonio cerca di dominarti, perché tu gli stai impedendo di dominare il mondo. Allora devi avere questa attenzione, questo zelo.

Oggi vi chiedo – nel primo giorno di riparazione, di unione della comunità, di preghiera per la comunità – di concludere questo Santo Rosario chiedendo a Dio di darvi la grazia della spiritualità. Che ognuno la chieda! Nel momento della preghiera, presenta a Dio – nel silenzio del tuo cuore, non è necessario dirla ad alta voce – la tua debolezza. Perché ci sono molte debolezze qui, figli, dalle quali vi dovete veramente liberare. Hai bisogno di liberarti, perché non è ascoltando i messaggi che diventerai santo, ma vivendoli, corrispondendo alla volontà di Dio.

Allora inizia a liberarti! Qual è la tua debolezza? Tu la conosci, non sei cieco, Dio ti ha dato il discernimento e in questo momento lo Spirito Santo di Dio è qui. Presenta la tua vita nel silenzio. Ognuno presenti la sua più grande difficoltà, quello di cui ha veramente bisogno. Questo è il primo atto di questa riparazione, perché dopo questo atto noi, insieme al Cielo, potremo coltivare l’essenza che sta mancando qui nella comunità. Perché tanti sono quelli che hanno bisogno di essere trasformati, ma prima hanno bisogno dell’essenza che è la spiritualità. E la spiritualità è la santità, e la santità è la purezza. Allora perché spesso non hai questa spiritualità? Perché il tuo cuore è contaminato dal peccato! Gesù sta parlando a noi oggi, qui in questo messaggio, io sono la messaggera di questo messaggio, ma capisco cosa sta dicendo Gesù: il peccato sta diventando molto presente nella vostra vita, proprio molto! Nella fragilità della carne, nei desideri della carne, nella malizia degli occhi, nella meschinità della lingua, nei giudizi, in quello che ascoltate indebitamente. Dovete vincere questo, figli! Se vincerete questo, farete passi avanti verso il Cielo, passi avanti verso una comunità che sia veramente un Cielo aperto per il mondo.

Questa è la prima richiesta che vi faccio. Continuerete la preghiera, ma pregando per la vostra liberazione! Supplicate Dio per questa liberazione! E io vi dico: tutti voi che siete in questa cappella ne avete bisogno, anche i bambini!

Con grande gioia vi darò la mia benedizione!

in questo momento la Madonna benedice i presenti

Cari e amati figli!
Vi ho benedetti con grande amore! Oggi la benedizione è stata specialmente per questa riparazione, affinché presentiate le vostre necessità con consapevolezza. Chi le presenterà con il cuore aperto riuscirà a ottenere il merito della forza, della luce, del discernimento, di un cuore più unito a Gesù, più preparato.

Restate uniti nella preghiera! Questa preghiera del Santo Rosario è una preghiera di riparazione! Allora dovete restare qui uniti e fare questa riparazione, figli! Mettete nelle mani di Dio le vostre necessità, in particolare quella di cercare l’essenza fondamentale della spiritualità.

Rimanete tutti con la benedizione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!

A chi mi ha offerto questi bellissimi fiori, dono il mio Cuore!

Ora vado, il Signore mi chiama. Ecco la Serva del Signore!