Categorie
2002

28.08.2002

messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile) il 28.08.2002

Cari e amati figli!
È con grande gioia e amore nel mio Cuore che vi accolgo con affetto in questo bellissimo momento di preghiera.

Chiedo a Gesù Misericordioso di avere misericordia di ciascuno di voi, specialmente di tutti i figli e le figlie che stanno percorrendo questo cammino della misericordia, della preghiera e soprattutto della pace.

Chiediamo a Dio, che è la nostra pace, la grazia di essere cristiani autentici, prudenti, degni e sapienti. In modo particolare, la grazia di cercare di vivere maggiormente e con dignita la volontà di Dio nella nostra vita, e soprattutto di saper rinunciare a questo mondo di marciume, di miseria, di tristezza e di sofferenza. E di saper camminare con dignità, con sapienza e con amore verso la pace.

Oggi abbiamo tanto bisogno della pace! Vediamo il mondo corrotto dal dolore della guerra, dal dolore della disperazione che è il peccato.

Per questo, figli miei, io vi invito questa sera, attraverso questo momento di fede, di preghiera, un momento in cui cerchiamo veramente la ricchezza spirituale, la grazia spirituale. È un momento in cui abbiamo bisogno, con dignità, con amore e con sapienza, di valorizzare le cose del Cielo.

Arriva un momento, nella vita del cristiano, in cui ha bisogno di maturare, crescere, diventare consapevole, fare silenzio e, nel silenzio del proprio cuore, cercare il vero ideale della sua vita: la carità, il perdono, l’unità, la santità e la fede.

Quello di cui abbiamo realmente bisogno è lasciare che lo Spirito Santo agisca in noi, nel modo sapiente con cui solo lo Spirito Santo può agire. Perché abbiamo tanto bisogno della sapienza divina in tutte le cose, soprattutto per poter costruire un mondo migliore, un mondo che possa essere felice.

La richiesta principale che oggi rivolgo all’umanità è la lotta per giorni migliori.

Vedo il mondo in una decadenza così grande che devo solo chiedere a Gesù un mondo migliore, un mondo dove ci sia più pace e meno ingiustizia.

Ma mi dispiace molto per voi, perché dovrete ancora vivere in un mondo molto ingiusto, molto povero, con una sofferenza maggiore di quella attuale, con tristezze maggiori di quelle che oggi sono già così vicine a noi.

Ecco perché abbiamo bisogno del silenzio come atto di amore. Abbiamo bisogno dell’umiltà come atto di crescita nella fede, nella serietà. Dio vuole persone sincere. Oggi molti annunciano il Regno del Signore solo con le labbra. Non vivono la volontà del Cielo, non corrispondono ai disegni di Dio in modo giusto, sapiente e degno.

L’uomo vive oggi in un errore molto grande. L’uomo oggi vive in un nascondiglio: la menzogna, la falsità, la gelosia, l’invidia. E questo è qualcosa da cui il mondo ha bisogno liberarsi, da cui l’uomo ha bisogno guarire. Cristo è la liberazione, Cristo è la guarigione. Allora l’uomo ha bisogno di Cristo.

In questo momento, con grande determinazione, nel silenzio dei nostri cuori, vogliamo cercare Cristo per la nostra vita, vogliamo ringraziarlo per questo giorno, per questa sera, per questo momento di fede, per la presenza di ognuno di voi qui. E vogliamo chiedere a Cristo molta misericordia per il mondo, per le famiglie, per le nostre comunità, per ogni missionario qui presente.

Dobbiamo ricorrere a Dio! La situazione è così dolorosa che Egli è l’unico che ci può dare i mezzi per vincere. Quindi è a Lui che ricorriamo e vogliamo ricorrere a Lui in un modo sapiente, degno e vero.

Con gioia, voglio darvi la mia benedizione!

in questo momento la Madonna benedice i presenti

Cari e amati figli!
Vi ho benedetto con tanto amore! Sono stata immensamente felice per questo momento di preghiera, per la vostra presenza!

Questa sera Gesù ci mostra la grazia dell’amore, dell’autenticità, della sincerità, e ci parla della tristezza della peggiore malattia – che ha reso il mondo così pieno di sofferenza, dolore e lacrime – che è il peccato.

Oggi vogliamo ricordare tutte le persone che stanno soffrendo, non solo per una malattia del corpo, ma soprattutto per una malattia dello spirito. Vogliamo ricordare la nostra Comunità, in modo che essa cerchi la guarigione spirituale, soprattutto nel contenuto dell’amore, del perdono, della carità, dell’unità e della condivisione, perché da qui in avanti il vostro viaggio sarà molto pesante. La vostra fede deve essere molto vera e la vostra fiducia in Dio infinita.

A chi mi ha regalato questi bellissimi fiori, io dono il mio Cuore di Madre. Ora vado, il Signore mi chiama. Ecco la Serva del Signore!