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2002

16.06.2002

messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile) il 16.06.2002

Cari figli!
In questo momento di preghiera, in questa mattina del giorno del Signore, vogliamo iniziare la nostra giornata alla presenza dell’amore di Dio, di Gesù Cristo e del Divino Spirito Santo, in modo da saper valorizzare la grazia di questo giorno, in particolare la luce che ci è data per fare la carità, il discernimento che ci è dato per amare Gesù Eucaristico, la vera apertura dei nostri cuori per accogliere veramente Cristo Gesù in noi, per accogliere la Parola di Dio e il nostro fratello, specialmente quello che ha bisogno del nostro aiuto.

Oggi è il giorno del Signore! Vogliamo avere pace nel nostro cuore! Vogliamo avere Gesù nella nostra anima e vogliamo avere sete di lotta, sete di giustizia, sete di parlare bene, di essere consapevoli che senza il Signore nessuno può vincere, che senza il Signore nessuno può essere felice, che la nostra felicità è Lui, la nostra gioia è Lui, la ragione per cui siamo qui è Lui, e anche la nostra certezza di lottare per un mondo di pace è Lui!

Quando i nostri cuori incontrano la grazia di Dio, ci sentiamo veramente strumenti di pace, strumenti di amore.

Quando ci troviamo alla presenza della Santissima Trinità è molto bello. È bellissimo, è incantevole, perché ci sentiamo veramente illuminati, veramente unti.
E oggi abbiamo molto bisogno della luce e della fortezza per poter andare avanti senza vacillare, senza perderci d’animo, senza criticare, senza abbandonare la nostra croce.

Oggi Gesù dice molto chiaramente che il simbolo di ogni cristiano autentico è la sua croce; che non possiamo raggiungere il Cielo senza la croce; che non possiamo guadagnare la vita eterna senza la croce. Allora vi chiedo di amare un po’ di più la vostra croce. Non abbandonate la vostra croce, per quanto sia pesante sulle vostre spalle. Siate perseveranti nella fede, offrite tutto come consolazione a Gesù.

Nei momenti difficili non disperate, ma parlate direttamente con Dio. Guardate veramente la grazia di Dio e cercate di meditare come Cristo Gesù ci fa meditare: “Io sono di Dio, per questo voglio essere un tempio di grazia! Voglio essere un tabernacolo vivo di grazia! Voglio essere un esempio vivo di grazia!”

Figli, è ora di ascoltare il Cielo! I richiami del Cielo sono molto presenti nella vostra vita, sono molto forti. Sono pienamente certa, assolutamente certa, che avete bisogno di questa medicina per curarvi, di questa santa medicina per edificare voi stessi.
Ecco perché Gesù ci ha permesso di iniziare la nostra giornata nella grazia di Dio, in questo luogo così umile che è la Valle della Pace, ma dove ci sentiamo veramente circondati dal più grande privilegio del mondo: l’amore di Dio, la pietà di Dio, la compassione di Dio e la misericordia di Dio.

E qui ci sentiamo benedetti, perché non siamo qui per volere nostro. Siamo qui perché Dio vuole che siamo qui. Siamo qui perché i nostri cuori hanno sete di giustizia, hanno sete di pace, hanno sete di amore. Siamo qui perché vogliamo lottare, e lottare per crescere, crescere, crescere…

Vogliamo essere lievito vivo delle cose del Cielo, strumenti vivi dell’opera di Dio in ciascuno di noi.
Per questo abbiamo deciso di lottare, abbiamo deciso di lavorare in funzione della carità, in funzione dell’amore, in funzione della più grande virtù del mondo, che è stare davanti a Dio come figli che lo amano, come figli che hanno sete di aiutare in quest’opera di salvezza, in quest’opera di conversione, che oggi è così bella.
A causa dei tristi eventi che si sono verificati, è così bello per chi vuole davvero rendere questo mondo un mondo migliore; per chi ha sete, per chi ha buona volontà, per chi si è affidato totalmente, per chi si è completamente distaccato da questo mondo terreno e si è completamente dedicato al mondo spirituale, alla vita spirituale, alle cose spirituali.

È davvero una chiamata molto bella. Vi dico che è una chiamata preziosa, una virtù, una ricchezza.
E l’unica richiesta che vi faccio è di stare attenti a non vacillare, di fare attenzione a non indebolirvi.
State attenti, perché da qui in avanti sorgeranno grandi sofferenze lungo il cammino. Verranno tempeste terribili, tempeste fortissime!
Vi chiedo soltanto di essere consapevoli che adesso si può solo stare con Dio! È inutile voler camminare senza Dio. Nessuno ha più la possibilità di camminare da solo. Da qui in avanti si deve camminare con Dio e chi non vuole camminare con Lui e illudersi con il mondo diventerà uno schiavo, un infelice, un uomo povero di spirito, povero di felicità.
Perché, figli miei, il Cielo sta parlando molto chiaramente: la felicità è solo con Dio! Da qui in avanti, non potremo essere felici senza di Lui.

Allora fate questa meditazione e vivete in ​​costante grazia, consapevoli che oggi è un giorno di preghiera, di penitenza e di vero incontro con Gesù.

Con molto amore nel mio Cuore, vi darò la mia benedizione!

in questo momento la Madonna benedice tutti i presenti

Cari e amati figli!
Vi ho benedetti con molto amore, alla presenza della grazia di Dio! Gesù ci ha fatto ascoltare un messaggio ricchissimo, per iniziare questa giornata con sapienza.

Vi ricordo, figli e figlie pellegrini qui presenti, che oggi è il giorno della grazia. È un giorno molto speciale per voi, per la vostra nazione, per il vostro cammino. Perché è il giorno del Signore! Felici sono i cuori che amano con dignità Colui che ci ama con vera Sapienza.

Allora vi chiedo di affidare a Gesù la vostra vita, le vostre necessità, le vostre richieste.
In questo giorno, mettete nelle mani di Gesù tutte le vostre angosce, tutte le vostre afflizioni, tutti i momenti di disperazione e chiedetegli di guarirvi, di rendervi felici, di liberarvi.
Gesù vi ama molto, molto, molto. E vuole rendervi figli grandi, figli benedetti, figli degni.

Ecco perché vi ringrazio per la vostra preziosa presenza. Ringrazio per la presenza dei missionari e dei religiosi. Che Dio vi illumini e vi conduca ad essere strumenti di vita, strumenti nelle mani di Dio.

A chi mi ha offerto bellissimi fiori, dono il mio Cuore di Madre. Ora devo andare, il Signore mi chiama. Ecco la Serva del Signore!