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2002

12.03.2002

messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile) il 12.03.2002
funerale di un membro della comunità

Cari e amati figli!
In questa sera vi accolgo affettuosamente con il mio Cuore e chiedo a Gesù di darvi tutta la comprensione necessaria affinché possiamo degnamente ringraziare il Cielo per questa sublime ricchezza, che è la Parola di Dio.

Oggi la famiglia della Valle della Pace si trova in un momento di meditazione, di riflessione. Perché voi, figli, qui siete gli uni per gli altri e sapete che ognuno di quelli che vivono qui è importante per l’Opera di Dio. L’Opera di Dio è fatta di creature umili e semplici, di uomini la cui sapienza è l’umiltà nell’anima.

E questo figlio che oggi viene raccolto per il Giardino del Padre, è stata una creatura che è rimasta in mezzo a noi per alcuni anni, come ascoltatore del Cielo, come divulgatore delle cose del Cielo.

A volte quello che pensiamo non abbia valore è quello che ha più valore.

Questo è il motivo per cui vorrei ricordarvi che, anche se non avete molta conoscenza di cosa sia la vera vita in Dio, di cosa sia la vera vita eterna, sappiamo, dopo tanti anni di cammino, che la vita in Dio, la vita eterna è la vita piena, è la vita piena di grazia, piena di luce, piena di gloria, che è l’eternità.

Stiamo vivendo un momento di tristezza agli occhi umani, ma anche un momento di gioia agli occhi della nostra anima e del nostro cuore.

È facendo sempre il bene a chi ne ha bisogno, che si tratti di un bambino, di un giovane, di un padre, di una madre, che impariamo ad amare! Così impariamo la lezione più grande del mondo, che è donarsi, affidarsi, condividere, vivere in piena comunione con Dio.

So che la famiglia che questo figlio ha avuto negli ultimi tempi è stata ciascuno di voi, e so che per voi oggi è un giorno triste.
È un dolore immenso sapere che un altro membro del Giardino della Valle dell’Immacolata Concezione è stato colto per il Giardino della Casa del Padre.

Ma è confortante sapere che il Padre ha bisogno di figli buoni, perché il Cielo ama chi è buono e semplice di cuore.
Quelli che molte volte sono come bambini, umili, puri, sono quelli che consolano maggiormente Gesù.

Allora che ognuno di noi, in questo momento, faccia silenzio nella propria vita. Chiediamo a Dio di essere per noi il sostegno, la forza, il coraggio, chiediamogli di insegnarci a vivere il nostro presente. Perché il nostro futuro non dipende da noi. Che ci insegni a vivere il giorno di oggi consapevoli che questo può essere l’ultimo giorno della nostra vita.

Ecco perché dico a voi, figli: oggi la Comunità della Valle della Pace, nello stesso momento in cui perde, guadagna. Perché guadagna? Perché il Cielo raccoglie un altro dei figli beati, dei figli che hanno nel cuore la tenerezza e la dolcezza dell’umiltà.

Allora vogliamo, con grande amore, consegnare questo figlio nelle mani di Gesù. Ognuno di noi affidi tutti quelli che un tempo hanno fatto parte della nostra Comunità, che sono stati membri, mattoni dell’opera di Dio. Essi non si allontanano mai, perché la morte è vita in Dio. La morte, figli, esiste solo per la carne, non per lo spirito.

Con grande sapienza, in questo tempo di Quaresima, vogliamo mettere nelle mani di Gesù tutti quei figli e figlie di Dio che oggi stanno attraversando momenti terribili, che sono malati.
Che Gesù conceda loro molta forza e molto coraggio.

È in un momento come questo che conosciamo e ci rendiamo conto che la nostra polvere è polvere, ecco perché è debole e si lascia abbattere da qualsiasi avvenimento, si lascia prendere da qualsiasi debolezza.

Allora rivolgiamoci a Gesù con una supplica. Quest’anno è un anno in cui pregare per la pace, pregare per la Santa Chiesa, pregare principalmente per saper vincere le tribolazioni del nemico.

Vorrei che voi comprendeste che qui avete un alimento molto grandioso, molto prezioso, un alimento preziosissimo!
Ed è questo alimento che ci fa capire che siamo confortati dal sapere che ognuno di noi appartiene a Dio.

Per questo siate sempre buoni, non lasciatevi corrompere dall’orgoglio. L’orgoglio non vale nulla.

La Comunità ha bisogno di essere quello che Dio vuole che sia, una famiglia. Dio ha raccolto qui il bambino bisognoso, il giovane bisognoso, quel padre e quella madre bisognosi, quel figlio bisognoso, affinché qui ricevessero l’amore che oggi è sconosciuto dalla società umana: l’amore di Dio, la grazia di Dio.

Abbiamo la gioia di dire che siamo accoglienti, perché Gesù ha detto: non tutti quelli che dicono “Signore”, entrano in Cielo, ma chi vive la volontà del Signore già sulla Terra, ottiene la vita Eterna! E vivere la volontà di Dio è essere un evangelizzatore, un catechista, una persona umile, semplice.

Cosa vi ha detto Gesù nel messaggio di ieri sera?

Non lasciarti prendere dal tuo orgoglio. Non pensare di essere il proprietario della sapienza, il proprietario della verità. Non pensare di essere il proprietario della conoscenza. Non lasciarti gonfiare dal veleno del male in nessun momento della tua vita. Non riempirti di orgoglio, di egoismo.
Sii umile, sii semplice, riconosci che anche tu sei un uomo fatto di polvere, che ha i suoi momenti difficili, che vacilla, che pecca, che spesso addolora Dio, addolora il fratello.

Allora è necessario che sappiamo essere quello che Cristo vuole.
La santità, figli, esiste in ognuno di noi. Noi siamo santi, siamo figli di Dio, siamo chiamati a una vita di serietà, a una vita di evangelizzazione, siamo chiamati alla catechesi, a una catechesi divinamente ricca.
Per questo, affida il tuo cuore a Gesù, affida la tua vita a Gesù, metti tutto il tuo essere nelle mani di Dio, ascolta di più il Cielo, ascolta i richiami del Cielo nella tua vita.

Riconoscete che il Cielo vi ama, che Dio vi ama, che Dio è buono e valorizzate di più, figli. Perché ci sono momenti in cui dimenticate di valorizzare la famiglia che avete, e voi vivete in una famiglia costruita dall’opera e dalla grazia celeste, che è la grazia di Dio.

Con gioia voglio benedire tutti voi e ricordare alla Comunità che la notte di oggi è una notte di preghiera, una notte di silenzio, una notte di pace, in cui ringrazieremo il Cielo per la forza che abbiamo e chiederemo al Cielo di unirci ogni giorno di più alla Santissima Trinità, che è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, in questa bellissima opera di grazia e di amore.

Con grande gioia vi darò la mia benedizione.

In questo momento la Madonna benedice tutti …

Cari e amati figli!
Vi ho benedetti con grande gioia, con tutto il mio Cuore di Madre. Ho benedetto anche la famiglia di questo figlio che oggi è stato colto per la via dell’eternità, e ho benedetto l’intera famiglia della Valle della Pace, che sono così tanti figli.

Quando parlo di questa famiglia, intendo ogni figlio che viene qui, ogni figlio che vive qui, ogni figlio che ama questo pezzettino di Cielo qui sulla terra.
Come ha detto Gesù, ci sono tanti posti nel mondo che sono come pezzettini di Cielo, perché lì riconosciamo veramente che cos’è la vita in Dio, la vita nella grazia di Dio.

Restate in pace! Abbiate una notte di molta preghiera, di molto silenzio, di molta pace e rispetto.

A chi mi ha offerto bellissimi fiori, dono il mio Cuore di Madre.
Ora devo andare, il Signore mi chiama. Ecco la Serva del Signore!