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2011

22.09.2011

messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile) il 22.09.2011

Cari figli!
Chiediamo a Dio la grazia della presenza viva di tutti quelli che sono qui oggi nel Cuore di Gesù. Gesù è sempre presente. E tu sei presente? Il tuo cuore è aperto? Le tue orecchie, i tuoi occhi, le tue parole, i tuoi atti, le tue azioni, il tuo abbandono? Il tuo cuore è davvero in Dio? Questa è la grande riflessione che dobbiamo fare. Questa è la grande meditazione che dobbiamo vivere.

Ecco perché il Cielo si apre oggi. Dio ci mette qui alla presenza di questo Cielo meraviglioso, questo Cielo che ci dà pace, sapienza, affidamento e preghiera. Quando riflettiamo sull’essenza di queste piccole cose nella vita della comunità e del mondo, vedremo che, se le viviamo veramente, il mondo si trasforma, la famiglia si trasforma. Ma senza sapienza e fede, nessuno si trasforma. È lo Spirito Santo, per la fede, che porta nella nostra vita la grande trasformazione. Quando parliamo di questa trasformazione, stiamo anche parlando della necessità di purificarsi. Una cosa che ti chiedi spesso è: perché quanto più cammino sulla via del Signore, tanto più mi purifico – attraverso il dolore di una malattia o attraverso difficoltà spirituali e temporali? La purificazione è una cosa molto importante. Se non ti purifichi, non ti trasformi. Ecco perché, a volte, è necessario percorrere questa via e affrontare questa battaglia, affinché tu possa conquistare la vittoria.

Non discutere mai sulle difficoltà che incontri. Ringrazia sempre Dio. Spesso quello che pensiamo essere una grande tempesta, può essere la nostra salvezza. Gesù ha detto che quando una persona pensa che tutto vada bene, è allora che deve vegliare e pregare, perché dopo le cose facili arriva sempre una grande prova. Mentre quando una persona si vede circondata da sofferenza e tristezza, è il momento di abbandonarsi, perché dopo la tempesta arriva sempre la brezza leggera. Questa brezza leggera arriva per calmare, tranquillizzare e rafforzare il cuore dei figli di Dio.

Abbiamo vissuto una bella missione di abbandono all’amore di Dio. La nostra vita è stata un affidamento costante, una ricerca costante e un amore costante. Ogni giorno l’amore di Dio è più grande e ogni momento ci sentiamo ancora più vicini all’amore di Dio. È bello quel brano di una canzone che dice “niente può separarci dall’amore di Dio, nemmeno la morte”. In realtà, è nel momento della morte che più ci avviciniamo a Dio nella vita eterna. Neanche il dolore può separarci da questo amore, perché il dolore ci avvicina ancora di più attraverso l’abbandono, la vittoria, la guarigione, la presenza dello Spirito Santo nella nostra vita. È Lui che ci concede la forza e la sapienza per vincere. Neanche il dubbio può separarci da questo amore, perché dove c’è Dio c’è anche la scienza completa. Nessuno può dubitare di quello che Dio realizza nella vita di ciascuno.

Il piano di Dio avviene. Il piano di Dio si realizza. Il piano di Dio si fonda nella vita dei figli. Nemmeno la disperazione ci separerà dall’amore di Dio. In questi tempi finali abbiamo molta disperazione, molta ricerca, molta necessità, ma Gesù Misericordioso – pacifico, mite, umile e sereno – viene a insegnarci che non dobbiamo disperare, né preoccuparci tanto per i disastri temporali. Quello di cui abbiamo davvero bisogno è fare esperienza quotidiana della preghiera e della presenza di Dio nei nostri cuori attraverso l’Eucaristia. La sofferenza non ci separerà dall’amore di Dio perché il dolore ci fa ringraziare Dio per la forza e il coraggio necessari per vincerla. Questo accade principalmente quando il dolore ha origine da una malattia del corpo. Allora, neanche la sofferenza può separarci dall’amore di Dio. Il dolore ci unisce ancora di più all’amore di Dio, perché nelle difficili ore della battaglia vediamo che l’unica cosa che non ci abbandona è l’amore di Dio.

Neanche la tristezza ci allontanerà da questo amore, perché quando abbiamo Dio siamo sempre felici. Le lacrime possono anche cadere dagli occhi, ma ci sarà sempre un sorriso nel cuore. Piangi all’esterno, ma la tua anima è in pace. A volte sorridi esternamente, ma il cuore dentro piange. Allora neanche la tristezza può separarci dall’amore di Dio. Tra tutte le cose, quella che più ci avvicina all’amore di Dio è la fede. È la fede che ci porta a ricevere Gesù nella Santa Eucaristia, che è la manifestazione dell’amore vero che Dio ha per noi. È questo amore vero che ci fa camminare sempre verso la costruzione dell’unica vittoria, che è la presenza di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo – la Santissima Trinità – nella nostra vita.

Dobbiamo essere disposti a costruire questo bellissimo fondamento. Davanti a tutta questa missione, Dio ci concede una delle grazie più belle, che è la sapienza. Egli ci chiede di diventare persone sapienti per comprendere meglio la volontà di Dio per la nostra vita. Siamo qui per una chiamata di Dio, a favore di una lotta che sta diventando sempre più importante e necessaria, affinché l’umanità si converta finché c’è tempo. Solo con la conversione le persone saranno in grado di superare tutta questa sofferenza spirituale che cerca di allontanarle dall’amore di Gesù.
Nella benedizione di oggi, voglio chiedere molto a Gesù di insegnarvi ad essere forti, in modo che non lasciate mai il Cuore di Gesù, che è l’amore vero per ogni persona. Con gioia, vi darò la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice i presenti

Cari e amati figli!
Ho benedetto con affetto tutti voi.

Oggi benedico in modo speciale quelli che compiono gli anni.
In modo molto speciale mio figlio Tiago: che Gesù illumini la tua vita, la tua missione e ti conceda sempre la presenza viva dell’amore di Dio nella tua anima. Oggi Gesù ci ha parlato così meravigliosamente dell’amore di Dio. Che questo amore sia la fonte della grazia e della sapienza nella tua vita.

Faccio gli auguri anche a mia figlia Tereza Catarina. Che Gesù ti dia molta serenità e che tu possa continuare ad essere semplice e umile, vivendo così una delle più grandi virtù della vita, che è la santità, la presenza dello Spirito Santo nella tua anima.

Faccio gli auguri anche a mio figlio Nairdeszinho. Che Gesù ti dia molta forza, molta fede per il tuo sì, il tuo abbandono, la tua fedeltà al Cuore di Gesù Misericordioso. Che tu riceva le beatitudini per essere così fedele a Dio, sempre un servo del Signore, mite e umile.

La mia benedizione va a tutti quelli che festeggiano un anniversario, a quelli che stanno lodando e glorificando Dio per gli anni di vita. Che Dio vi benedica tutti, bambini, giovani, madri, padri.

Per mia figlia Vânia. Che Gesù ti dia la guarigione, portandoti la pace interiore, la grazia della perseveranza e il pensiero sempre nell’amore di Dio, che ci fa vincere tutte le malattie – è necessario pensare e vivere l’amore di Dio.

Ed è alla bellissima presenza dell’amore di Dio che voi, figli e figlie, rimarrete qui, nella pace.

Faccio gli auguri anche a mia figlia Lola. Che Dio ti dia molta luce, sapienza e forza nella tua missione.

Che tutti rimangano con le benedizioni del Padre, del Figlio e del Divino Spirito Santo. A chi mi ha offerto questi splendidi fiori, dono il mio Cuore Immacolato di Madre. Ecco la Madre di Dio, la Serva del Signore.

Ogni volta che chiediamo a Gesù di benedirci e proteggerci, dobbiamo mettere il nostro cuore nelle sue mani misericordiose. Questo è quello che devono fare tutti quelli che compiono gli anni, in particolare quelli che sono qui presenti. Affidatevi al Cuore di Gesù Misericordioso, in particolare Tereza Catarina – che Gesù renda il tuo cuore un cuore sempre sereno. È per questa pace che tutti i figli che sono qui stanno lodando e glorificando Dio. Specialmente mio figlio Nairdes, qui presente, deve stare nel Cuore di Gesù.

E tutti quelli che non sono qui, ma che sono qui spiritualmente, dovrebbero procedere allo stesso modo, come Tiago, mia figlia Vânia e mia figlia Lola, che oggi chiede una benedizione di liberazione per tutte le malattie del corpo e dell’anima.
Allora rifugiatevi sempre nel Cuore di Gesù Misericordioso ed Egli vi darà la liberazione, portandovi la guarigione e la liberazione da tutti i mali del corpo e dell’anima.

Dio mi chiama: ecco la sua Serva, Maria!