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2019

17.02.2019

2019 – Anno delle missioni e delle comunità
Messaggio del 17.02.2019

traduzione dall’audio

Cari figli,
ci vuole molta sapienza e fede – soprattutto fede – perché oggi l’umanità ha bisogno di vivere la grazia della spiritualità, della presenza dello Spirito Santo. In tante battaglie spirituali, quanto oggi il cuore soffre, piange, per il dolore presente nel mondo. Manca fede.

La sofferenza spirituale è grande perché manca fede. L’uomo sta vivendo un momento di molti dubbi. Non cerca il fondamento spirituale. Non cerca la crescita spirituale. Manca fede, manca credere, pregare, chiedere allo Spirito Santo: “Vieni, Spirito Santo! Vieni a illuminare, vieni a guidare, vieni a fortificare”. È necessario chiedere allo Spirito Santo.

Per quanto riguarda la sofferenza materiale, tutti la sperimentano. Il mondo vive in questa sofferenza materiale: le malattie del corpo, le difficoltà materiali. E tutto è conseguenza dei peccati dell’umanità, della disobbedienza, della mancanza di fede, della mancanza di preghiera, di mettersi in ginocchio, confidare nel Cielo.

E oggi c’è anche la sofferenza temporale. L’umanità ha fatto un raccolto molto triste, perché non si prende cura di quello che Dio ha creato affinché foste felici.

Sono quindi tre le sofferenze: spirituale, materiale, temporale.
E l’umanità non è preparata per vincere le tre sofferenze. Perché la preparazione è preghiera.
Ma l’uomo sa cos’è la preghiera? Perché a volte è molto facile riunirvi in una cappella, prendere il rosario e pregare. Quello che è difficile è vivere quello che Gesù ti chiede: la trasformazione. E la preghiera ci trasforma.

Voi siete qui, oggi, in questa domenica dedicata alla famiglia. Quanto le famiglie hanno bisogno di trasformazione! Tutte le famiglie, figli. A cominciare dalla famiglia che amiamo di più, che è la Santa Chiesa. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno oggi è che l’uomo sia santo, felice. Il peccato ha distrutto la felicità dell’uomo. Perché la felicità non sta nelle illusioni, nei piaceri, la felicità sta nella purezza, nella pace, nell’allegria sana, nella gioia che trasmette speranza. Puoi anche avere lacrime negli occhi ma, se il tuo cuore ha Dio, tu hai la gioia. Piangi, ma nella gioia.

Oggi forse l’umanità non sta piangendo, ma dentro sta morendo. Per questo dobbiamo stare attenti. Per questo Gesù è qui e ci invia la sua Misericordia affinché possiamo prenderci cura di questo suo giardino che Egli ama, che è la famiglia. Per questo oggi ti ha portato qui, perché la tua famiglia è malata, e la malattia non è solo quella del corpo, della carne, ma la malattia dell’anima: la mancanza di gioia, di armonia, di rispetto, la mancanza di santità nella tua casa.

È necessario riflettere sulla Parola di Dio in questo anno missionario, anno delle comunità. Gesù ci ha detto che il grande missionario è quello che approfondisce la conoscenza della Parola. Perché, come puoi insegnare quello che non sai? La prima cosa da fare è cercare la catechesi. L’approfondimento della Bibbia. Per sapere di cosa ha bisogno la tua famiglia per essere curata.

Qual è il problema nelle nostre famiglie? Io so, figli, che il grande problema oggi è che l’uomo non ha più timore di Dio. Non ha più rispetto per Dio. Vive come se la vita fosse questo mondo. E un giorno resterà sorpreso, come già accade, dalla natura, dall’avidità, dalla mancanza di preghiera. E da tutto questo arrivano le conseguenze della sofferenza. Perché è un tempo di giustizia, un tempo in cui Dio guarda verso il figlio e dice: “Figlio, raccoglierai quello che semini”. È inutile sognare un giardino di rose, se hai seminato lacrime, divisioni, discordie. Raccoglierai tristezza.

Le rose hanno il profumo. Hanno anche le spine: ogni vostra missione ha delle difficoltà. Per arrivare fin qui avete avuto delle difficoltà. Avete dovuto pregare, essere perseveranti. Spesso arriva quella volontà di scoraggiarsi, ma allora Dio ti prende per mano e ti dice: “Tu non stai percorrendo un cammino qualsiasi, tu sei un servo, segui la Via che Io sono per i tuoi piedi” e allora riesci ad avere quella volontà di evangelizzare anime, portare a questo santuario le anime che hanno bisogno di ascoltare la Parola di Dio. Farle crescere. Moltiplicare.

Forse l’umanità non se ne sta rendendo conto, ma stiamo ricevendo diversi segni di allerta, e questi segni saranno ogni giorno più grandi, perché Dio sta avvisando i suoi figli. Perché Egli ama, vuole la salvezza del suo popolo.
Allora oggi il nostro impegno di missionari è pregare per la Santa Chiesa, che è la famiglia più grande. Che è la Famiglia Madre. E iniziare a pregare per tutte le famiglie che costituiscono questa Famiglia Madre, che siamo tutti noi.
Quindi pregare per i giovani, affinché i giovani – in questo anno delle missioni – accendano la fiamma dello Spirito Santo, ma che siano anche prudenti, che abbiano una fede viva, una fede mite, che non abbiano una fede costruita sulla sabbia, che qualsiasi vento porta via. Mentre la roccia è salda.

Gesù ci sta chiedendo una santità che, anche se inciampi, ti rialzi. Perché è chiaro che ci sono dei momenti, lungo il cammino, in cui inciampi, sei debole. Ma ti rialzi. E ti rialzi con il rosario in mano, opere, preghiera! Dio ti vuole santo! Come ci ha detto e ci dice la Parola del Signore: “Abbiate sete di santità.”

Le insidie del demonio oggi si vincono con la preghiera. E con molta fede. Non è una battaglia qualsiasi quella che stiamo affrontando. Stiamo affrontando la peggiore delle peggiori battaglie. Perché il nemico vuole distruggere quello che c’è di più sacro qui sulla terra, che è la famiglia. Ci sono molte famiglie che soffrono in Brasile, ci sono molte famiglie disorientate in Brasile, ci sono molti bambini. E questo in Brasile. Ma quando guardi il mondo, quando chiudi gli occhi e pensi al mondo: dove va questo mondo che non sa vivere la Parola di Dio, che non ha umiltà, che non sa ascoltare, che ha come unico obiettivo l’interesse materiale? Nessuno sta mettendo la spiritualità in primo piano. L’uomo uccide, ruba, fa guerre, tutto per briciole materiali.

E se guardi la grandiosità delle cose materiali: Dio ha creato un mondo bellissimo, ti ha dato una forma umana. Non puoi permettere che il demonio, con le sue insidie, distrugga questo tempio, che deve essere sacro. Perché voi tutti dovete essere luce per il mondo, luce per il Brasile. C’è una grande incredulità oggi, una grande mancanza di fede. Il mondo non è unito. Guardate il vostro Brasile, figli: quanto è disunito il vostro Paese? Il Brasile vorrebbe essere un Paese giusto, ma non è unito. Come potete ottenere questo se non avete unione? È un avviso che faccio al Brasile: cercate di stare uniti, altrimenti la sofferenza sarà enorme. Dovete stare uniti. Una famiglia deve essere unita. Voi siete la famiglia della vostra nazione. Allora siate uniti, abbiate come proposito quello di volere il bene.

Ci sono molte persone che non hanno più gioia nel cuore. C’è molta rivolta sulla faccia della Terra. Ci sono molte persone che non hanno forza per continuare a vivere. Allora è necessario cercare questa unione. A volte pensi che questo è difficile, ma non è impossibile. La preghiera ha il potere di abbattere tutte le insidie del demonio. Non una sola, ma tutte. Allora inizia a pregare. Iniziate a stare uniti nelle vostre comunità. Siate un esempio dentro la vostra casa. Se vuoi un mondo migliore, questo mondo inizia dentro la tua casa, con l’esempio, con la gioia, con la preghiera, con il timore di Dio.

Quest’anno avremo catechesi bellissime sull’approfondimento della vita, della missione, del piano di Dio. Anche perché vedrete conseguenze di sofferenze ardue: temporali, materiali e spirituali. Ma è tempo di preghiera, di Dio, di cammino di fede, di popolo di fede, di cercare la santità, di voler essere santo! Anche se la battaglia è grande. Perché è grande. Se fosse una battaglia qualsiasi, non sarei qui in anima e corpo guardando verso di voi e chiedendo a Dio misericordia per il mondo. Per le famiglie, per il Brasile, per la Santa Chiesa, per tutto il popolo di Dio.

È tempo di unione, preghiera, fede. Come Gesù ci insegna: “Dio ascolta la preghiera dei suoi figli”. Dio ascolta la vostra preghiera. Allora non dovete avere paura, ma fede e preghiera. E anche azione. Fate tutto quello che Gesù vi chiede. Fate tutto quello che vi dice. Realizzate con gioia il piano di Dio nelle vostre vite. Senza paura. È tempo di lavorare. Siamo missionari. La messe è grande, la battaglia è grande! Perché oggi il mondo è malato: c’è molta gelosia, molta invidia, non c’è unità, spiritualità. L’uomo ha bisogno di mettere Dio al primo posto. Per imparare che egli è solo uno strumento: l’opera è di Dio. Allora dobbiamo affidarci e vivere con sapienza questa crescita, in questo anno delle comunità e dei missionari, che sono tutti quelli che compiono la propria missione qui sulla Terra. Come genitori, come figli, come sacerdoti, come missionari, religiosi o religiose: tutti uniti per un mondo fraterno.
Per questo, con grande affetto, desidero benedirvi.

in questo momento la Madonna benedice i presenti

Cari figli,
vi ho benedetti con molto affetto. Questa benedizione di oggi è stata per tutti i figli.

In questo momento di fede, questo messaggio ci dà coraggio, perché la battaglia è grande. È bene che abbiate sempre presente questo nel vostro cuore: la battaglia è grande. Ma Dio è con noi. È così bello sentire il Cielo quando Gesù ci dice: “La preghiera ha il potere di abbattere tutte le insidie del demonio”. Questo è molto forte. Perché è sufficiente che tu lo voglia, che tu abbia fede, che tu voglia seguire il cammino della santità, e allora riesci. Figlio, Dio ti ha portato qui oggi nonostante tutte le battaglie che hai affrontato, ma Egli vuole che tu sia questo missionario santo.

Per questo ringrazio per l’affetto dei figli, per il dono di questi fiori bellissimi, nati nel giardino che Dio ama, che è la Terra. E i fiori che profumano questo giardino sono i figli. Che Dio benedica molto ogni famiglia, che benedica ogni famiglia che oggi ha bisogno di benedizioni. In modo speciale la tua famiglia. Perché è sempre importante essere benedetti dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo.

Chiedo a Gesù di benedire i fiori per la guarigione e liberazione di tutti i malati nel corpo e nell’anima.
A chi oggi compie gli anni auguro molta pace e di avere fede, fede per essere sempre vittoriosi.

Ecco la Serva di Dio, la Madre di Dio, l’Immacolata Concezione, ed ecco che il Signore mi chiama.