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2019

10.02.2019

2019 – Anno delle missioni e delle comunità
Messaggio del 10.02.2019

Cari figli!
Come Madre desidero chiedere a Dio che la luce del Divino Spirito Santo scenda su ciascuno, su ogni cuore che oggi è qui presente. Quanto avete bisogno di luce! Luce per seguire la via di Dio, per vedere la volontà di Dio. Luce per vincere i momenti di prova, di persecuzione. Luce per rimanere saldi nella fede, senza paura della lotta e per avere coraggio e spiritualità. Chiedo al Divino Spirito Santo di scendere su tutti i cuori presenti.

Questo è il momento di preghiera per il Brasile e per il mondo intero. Quanto il mondo ha bisogno di preghiera!

Siamo qui, nella dolcezza di questo giorno, nella dolcezza di questo momento di fede. Ma possiamo sentire quanto il mondo abbia bisogno di preghiera: il Brasile, le famiglie. C’è molta sofferenza in questa Terra della Santa Croce. C’è molto dolore!

Ciò di cui abbiamo bisogno oggi è un paese più unito a Gesù, un paese che chieda al Divino Spirito Santo di illuminare questo anno delle missioni e delle comunità. È un anno di battaglie, perché Dio non mette un missionario a vivere una lotta qualsiasi, ma a vivere una grande lotta. La lotta per la famiglia, per i bambini, per i giovani, per i padri e per le madri.

Essere missionario significa essere molto umile. Essere semplice. Nessuno fa missione da solo. Siamo comunità, siamo Chiesa, siamo popolo di Dio. Ecco perché il Cielo ci ha fatto riflettere su parole molto forti: dove c’è comunità, c’è Chiesa, ci sono missioni, c’è vita, ci sono opere.

Quest’anno Gesù ci chiede grandi opere. L’opera principale inizia in ogni cuore. Vivere la preghiera, lottare per la propria santità. Cercate l’umiltà e mettete Dio sopra ogni cosa, perché non avrete sempre risposte per le battaglie che attraverserete. Per questo, Dio deve essere sempre al di sopra di qualsiasi cosa. Metti Dio al primo posto. Tutto passa: le ore, i giorni, gli anni. Ma la Parola di Dio sempre ci fortifica e ci evangelizza.

Come superare i momenti difficili? Forse fuggendo?

Con la preghiera, perché è inutile fuggire. La sofferenza è in ogni angolo della Terra, non solo in Brasile, ma in tutto il mondo. L’uomo è arrivato alla grande sofferenza. E l’uomo ha bisogno di calmare la tempesta che è dentro il suo cuore: rancore, risentimento. Questo perché la tua vita è il riflesso di quello che vivi, di quello che semini.

Nel momento dell’umiltà – quando chiudi gli occhi e sei umile – sentirai che hai bisogno di rivolgerti a Dio: di pregare di più, di avere più timore di Dio, di essere più preparato.

Sei preparato per affrontare la croce? Per seguire la via stretta, piena di battaglie?

È sempre bene riflettere che le difficoltà sono causate da mani umane: mancanza di rispetto, mancanza di unità, mancanza di comunione con Gesù.

Oggi è domenica, giorno del Signore, giorno in cui stare in comunione con Gesù, in comunione con i suoi insegnamenti. E perché il mondo è davanti a una sofferenza dolorosissima?

C’è una spiegazione chiarissima, chiarissima! Ci vuole più fede, più timore di Dio.

Voi siete in un luogo di preghiera, in un luogo di rispetto, in un luogo di timore di Dio. Ma molte volte non dai testimonianza della tua fede, della tua vita, del tuo cammino. Vuoi vedere le cose solo con gli occhi. Non vuoi permettere a Gesù di abitare nel tuo cuore e farti vedere oltre questi occhi. È necessario che tu veda le cose verso le quali molte volte sei cieco: l’amore, il rispetto, l’obbedienza, le grazie celesti. È necessario guardare oltre gli occhi, figli!

Un giorno i tuoi occhi si chiuderanno. Ma la tua anima continuerà ad avere la grande visione di Dio, della grazia di Dio. Ci vuole molta sapienza per vedere la portata della grande missione di essere missionari: vivere pienamente nella grazia. Non è facile, figli! Perché c’è molto ego sugli occhi, su quello che vedi, su quello che desideri.

Non riesci a renderti conto di quanto la tua vita abbia bisogno di liberazione, di quanto hai bisogno di guarigione, proprio di guarigione. È necessario vivere e prenderti cura di ciò che Dio ti dà: la famiglia, la tua missione. Questo è l’anno missionario. Ci sentiamo catechizzati in questo anno missionario.

L’uomo è preparato per la grande lotta? Per un tempo maggiore, che è il tempo della giustizia di Dio? Perché la giustizia di Dio è corretta. Essa ci raggiungerà. La percepiamo anche nell’aria che respiriamo questa giustizia divina.

Fintanto che l’uomo non vivrà l’unione, il mondo patirà una enorme sofferenza, che sarà visibile agli occhi, toccabile con le mani.

Voi avete bisogno della brezza leggera – Gesù è qui! Avete bisogno dello Spirito Santo, perché ogni missione è di Dio. Noi siamo soltanto strumenti. Un padre, una madre, un figlio, un sacerdote, tutto il clero, tutta l’umanità è uno strumento di Dio.

Gesù è qui in mezzo a noi per aiutarci in questo momento di battaglia. Abbiamo molto bisogno dello Spirito Santo. È necessario che recitiate la preghiera dell’anno missionario e che chiediate molto al Divino Spirito Santo. Chiedete a Lui di toccare, di trasformare. Avete bisogno di silenzio, perché c’è molto rumore. Non dovete avere paura delle critiche, né delle persecuzioni. Perché ogni missionario affronterà queste battaglie: critiche e persecuzioni. Non c’è un percorso facile quando fai della vita una missione.

È necessario pregare. Preghiera! La preghiera è il sostegno. Nutre il tuo corpo e la tua anima. La preghiera fortifica il tuo corpo e fortifica il tuo spirito. Hai bisogno di molta preghiera. Hai anche bisogno di perdono. Perdono, figli! Vivete di più in stato di grazia. Perdona! Non permettere che il nemico si prenda gioco di te!

Il nemico è lì tutto il tempo, perseguitandoti, cercando di abbatterti. Le sue trappole non sono trappole qualsiasi. Molte volte non le vedi neanche. All’improvviso, sei già caduto. Per questo, devi nutrire il tuo cuore con Gesù Eucaristico. Gesù è dolcezza, è verità! È tutto tutto ciò di cui hai bisogno in questo momento. Non hai bisogno di rancore.

Sono qui a parlarvi di questo tempo difficile che state vivendo e a dirvi come vincere questo tempo difficile. Le grandi battaglie non si vincono con l’odio, ma con la preghiera. Lavorando ancora di più per l’opera. Oggi può essere il tuo ultimo giorno su questa Terra. Nessuno lo sa!

Tu che sei qui, non sai se questa sera sarai vivo. La tua vita appartiene a Dio. Il mondo ha bisogno di silenzio. Il mondo è lontano da Gesù. Stare alla presenza di Gesù significa vivere la pace in ogni momento. Ci sono i momenti in cui fai rifornimento per la tua anima, come il momento della Santa Comunione, della Santa Eucaristia, il momento della preghiera. Ma in ogni momento devi stare con Gesù, perché la tua vita è una vita missionaria. La tua missione continua. Non è una missione paralizzata. È una missione di persone, di azioni. Finché Dio ti concede un minuto sulla Terra, ti permette di vivere una missione sulla Terra. Nessuno può vivere una missione stando fermo. Ma l’umanità è paralizzata davanti al dolore. Le persone si stanno deprimendo di fronte al dolore.

So che il dolore è grande, figli! Se fosse piccolo, non sarei qui in anima e corpo per volontà di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. So che il vostro dolore è grande. Ma sento che avete bisogno di avvicinarvi di più a Dio. È in momenti come questo che incontri Dio. È nei momenti in cui chiudi gli occhi e ti rendi conto di essere nelle mani di Dio. Tu non sai cosa è in serbo per te. Potresti uscire di qui sano e, improvvisamente, cadere indebolito per una malattia. Potresti passare per il mistero della morte. Solo Dio sa cosa ti potrà accadere, questo appartiene a Dio!

In questo anno delle missioni avete bisogno di fortificarvi molto nella fede. Dovete cercare di chiedere la guarigione a Gesù ogni giorno.

La missione di bussare alla porta di casa di una famiglia, non è la più difficile. La missione più difficile è aprire la porta del tuo cuore a Dio. Questa è la missione più difficile. Permettere alla Brezza Leggera di realizzare nella tua vita i disegni di Dio.

Forse ancora non ve ne rendete conto, ma la Madre può e deve avvertirvi che il nemico sta preparando una tempesta enorme sulla vostra vita. Questa tempesta verrà in direzione dell’uomo. E voi dovete essere in preghiera. Dovete rimanere saldi nella fortezza del Divino Spirito Santo. Dovete combattere! Siate missionari forti. E questo vale anche per i giovani, a volte è facile prendere in mano il Santo Rosario, ma è difficile vivere il contenuto di questo Santo Rosario nella tua vita, quando Dio ti chiede opere e azioni.

Quando dici: “Vivo la provvidenza di Dio!” È una cosa bella. “Vivo la provvidenza di Dio!” Siete i servi di Dio. Sapete che i veri servi di Dio e i missionari che vivono la provvidenza di Dio sono quelli che lavorano di più per il Regno di Dio?

Dunque la pigrizia non fa parte della provvidenza. Ciò che fa parte della provvidenza è il contrario, è il lavoro! È essere un operaio che si prende cura della casa che Dio ha fatto per te. Quando parliamo del Brasile, parliamo di un pezzettino di questa casa. Questa casa va oltre il Brasile.

Il mondo non si prende cura di sé stesso, non ama se stesso, non si rispetta. Quando inizierete a vedere la sofferenza sulla Terra: temporale, spirituale (nell’anima), materiale (nel corpo), allora vi ricorderete perché la Madre del Cielo vi ha chiesto così tanto di cercare la santità.

Quest’anno non sarà facile, figli miei! Ma sarà anche un anno di molte vittorie. Cosa ha detto Gesù? “È nei momenti in cui ti senti debole, che sei forte!”

Quante volte dici: “Non ero preparato per quel momento”, ma Dio ti ha dato la forza per superare quel momento. È tempo di fare molte veglie, preghiere, cercare Dio e avere un proposito di santità. Che questo non resti solo parole. Cambia la tua vita. Metti fine al tuo ego e sii umile! Dio è l’opera, noi siamo soltanto operai. È Lui che fa, noi siamo solo strumenti. È Lui che guida, noi siamo uniti a Lui e Gesù è con noi.

È necessario che cresciate molto in questa catechesi, che vinciate i peccati capitali. State attenti: vincete i peccati! Non c’è un’opera fatta da soli. Non c’è una missione fatta da soli. Stiamo insieme. Dio è la nostra via.

Quando parlo di missioni, posso vedere Gesù davanti e noi tutti insieme che seguiamo le Sue orme. Questa è missione, è Gesù! È conoscere un po’ di Gesù in quella persona che ti sembra così bisognosa ma che, quando apri gli occhi, vedi che con lei hai imparato a riconoscere lo stesso Gesù che è dentro di te. Egli vuole che l’amore sia vissuto. Che la Parola sia annunciata. Che la luce dello Spirito Santo vi illumini.

Mettiamoci tutti di fronte a questa brezza leggera, serena e soave, per fortificarci, perché la battaglia sarà fortissima in questo anno. E devi essere preparato!

Gesù è qui e dice: “Io sono la brezza leggera!”. Egli è con noi, non dobbiamo aver paura. Vogliamo avere fede, avere fiducia. Ma vogliamo anche cambiare. Togli la sporcizia che ti impedisce di essere una persona pura, sana e piena di felicità. La bellezza è nell’anima che vive la volontà di Dio.

Il messaggio di oggi è un messaggio di coraggio, di fede e di preghiera. Impariamo a conoscere Gesù. Impariamo ad avere sapienza per comprendere la portata della grazia e della difficoltà. Quando, all’inizio di quest’anno, Gesù ci ha detto che sarebbe stato l’anno delle missioni e delle comunità, forse pensavate di andare a bussare porta a porta. La porta avrebbe potuto aprirsi o meno, ma questo può accadere nella vita del missionario. Ma non immaginavate che la sofferenza avrebbe bussato alla porta, con tanta forza, sul Brasile e sul mondo, sulla vostra casa, colpendo tutti i cuori. Ovunque tu sia, stai piangendo il dolore di un paese che sta soffrendo. Ecco perché Gesù ha bisogno di missionari.

Ora che il popolo di Dio si sveglia, si alza, evangelizza, prega e piega le ginocchia chiedendo a Gesù: Misericordia! Solo Lui può soccorrere il mondo intero in questo momento. Supplichiamo Gesù per le comunità che stanno soffrendo in ogni angolo della Terra. Ognuno soffre in modo diverso, ma tutti stanno soffrendo insieme.

Il mondo non avrebbe bisogno di essere nella situazione in cui è, se l’uomo avesse messo la Brezza Leggera al primo posto. È necessario combattere e combattere molto. Mettere la nostra vita in opere, in azioni, in fede! Ci vuole sapienza per vincere queste battaglie che sono appena all’inizio. Ma tutto può essere cambiato dalla forza della fede. Ve lo dico chiaramente: Dio ascolta le vostre preghiere!

Con grande affetto e molto amore, desidero darvi la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice i presenti

Cari figli!
La benedizione è stata speciale per tutti i figli. Questo messaggio ci rafforza in quest’anno delle missioni e delle comunità. È un anno di unione con Dio. È nei momenti difficili che l’umanità accende la fiamma per vedere quanto è importante l’unione. L’unità è ciò che rende il mondo fraterno e l’uomo felice. Sarebbe grandioso se le persone sapessero vivere ogni momento della vita in questo modo. Ma, come Gesù ci insegna, l’uomo ha sempre bisogno di crescere nella fede. Ed egli cresce nella fede nei momenti più difficili del cammino.

Che Dio vi fortifichi e fortifichi le famiglie. Avete davanti a voi un anno missionario grandioso. Sarà un anno bello. Coltiviamo la bellezza, l’essenza delle missioni e delle comunità. E coltiviamo questo segno bellissimo che è Cristo in noi, l’amore, l’amore verissimo. Cristo è amore!

Questa benedizione era anche per chi compie gli anni. Che Gesù vi conceda serenità nel vostro cammino, nella vostra missione di servi del Signore.

I fiori sono stati benedetti. Chiedo sempre a Gesù di benedire i fiori per la guarigione e liberazione di tutti i malati nel corpo e nell’anima. Che tutti rimangano in pace.

Ecco la Serva del Signore, la Madre di Piedade, ed ecco che il Signore mi chiama.