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2019

14.04.2019

2019 – Anno delle missioni e delle comunità
Messaggio di Domenica delle Palme 14.04.2019

traduzione dall’audio

Cari figli,
è con grande sapienza che oggi, una domenica molto speciale, inizia un tempo di silenzio, di riflessioni bellissime, profonde, nelle quali ci parla forte l’amore di Gesù, la sua misericordia, la sua bontà, la sua morte e resurrezione.

In questa domenica voglio offrire a Gesù i vostri cuori. Perché, quello che Gesù ha fatto per il mondo, lo ha fatto per amore verso ciascuno di voi. Egli ha amato immensamente ognuno dei suoi fratelli. E per voi Egli ha dato la vita. Allora voglio offrire a Gesù il cuore di tutti voi. E fare una richiesta speciale ai pellegrini, alla Comunità Fraterna, ai missionari.

Quest’anno è un anno di grandi battaglie in Brasile e nel mondo. È un anno di lotta, perché è l’anno delle missioni. Ogni missionario lotta, per evangelizzare con il suo esempio, con la sua testimonianza, con il suo amore. Siamo qui in questa piccola cappella dedicata alla misericordia divina, a Gesù Misericordioso: siamo in un tempo in cui dobbiamo chiedere molto a Gesù misericordia. Misericordia per le famiglie, per i giovani, per il Brasile. Quello che tu non puoi cambiare, Gesù lo può cambiare. Quello che tu non puoi trasformare, Gesù lo può trasformare. Quello che è impossibile per te, è possibile per Gesù.

Questa domenica di oggi ci dice fortemente quanto Gesù è il Miracolo. Questa settimana vivrete il Miracolo Vivo. È una riflessione che porterà nella vostra vita questo messaggio: che Gesù Cristo è Via, Verità e Vita. Questa è la riflessione di questa settimana bellissima, questa settimana di santità, settimana di accoglienza della Parola, di vita di preghiera.

Siete qui in una comunità fraterna. Una delle richieste più grandi di Gesù Misericordioso è stata la fraternità. È la fraternità. Perché Egli sapeva che l’uomo sarebbe arrivato a vivere momenti in cui non avrebbe avuto gioia nel cuore, pace nel cuore, in cui si sarebbe sentito perduto lungo il cammino. Per questo Gesù ci chiede la fraternità. È il momento della fraternità, della condivisione, di vivere il miracolo della moltiplicazione. Tutto quello su cui riflettiamo in questa settimana lo sperimentiamo nella misericordia: la moltiplicazione, l’adorazione, l’affidamento, la veglia, il digiuno, il silenzio, tutte queste cose le sperimentiamo nella misericordia di Gesù. E questa comunità, il Brasile e il mondo, ha bisogno di avere molta devozione alla Misericordia. Perché la Misericordia è la fonte della luce, che è Gesù stesso, per i nostri tempi di oggi. Tempi per niente facili. Tempi difficili.

Sono tempi in cui nel tuo cuore, nella tua anima, hai una richiesta per Gesù: una guarigione, una liberazione, qualcosa che sei venuto a cercare, tu che ti senti quasi perduto, che non trovi risposte, che spesso dici a te stesso: “Sembra che Dio mi abbia abbandonato”. Ma Egli non ti ha abbandonato. In verità, chi abbandona la Via sono i figli, perché Gesù è sempre in nostra attesa, Egli è sempre la Via. Egli non abbandona. È sempre in attesa. In attesa che tu ti incammini per questa Via. In attesa che tu affidi la tua vita, che tu faccia della tua vita una vita di preghiera.

Quest’anno delle missioni è un anno molto forte, un anno di molte battaglie. Ed è l’anno delle comunità. Ogni fraternità si fa in una comunità. Tutto, figli: la preghiera, il silenzio, il rispetto, il timore di Dio, l’obbedienza, il superare le meschinità del nemico – gelosia, invidia, menzogna, pigrizia – i peccati che oggi spesso ti allontanano dalla luce, ti allontanano da Dio. Per questo devi avere sempre il cuore in Dio, essere sempre in preghiera, chiedere sempre allo Spirito Santo di illuminarti, di proteggerti, di benedirti con i suoi doni bellissimi, soprattutto l’umiltà. Siate molto umili.

In questa domenica sperimentiamo l’umiltà di Gesù. L’amore di Gesù, l’affidamento di Gesù. Egli che era Dio, ha accettato la volontà del Padre. Quante volte tu non accetti la volontà del Padre. Quante volte non hai il cuore aperto per dire: “Padre, sia fatta la tua volontà”. E Gesù ha aperto il suo Cuore al mondo e alla volontà del Padre. Egli ha detto: “Sia fatta la tua volontà, Padre mio”. E la volontà del Padre nella vita di Gesù è stata grandiosa, bellissima, ma anche con molta sofferenza. Perché Egli ha sperimentato quello che distruggeva, ha visto quanto il male distruggeva le anime. Ed è diventato l’Agnello, il Salvatore. Egli ha sperimentato questo e ha guardato verso di voi, verso le madri che piangevano, i bambini, i giovani, i padri, le madri, verso quelli che avevano fede, verso quelli che non avevano fede. Gesù ha guardato tutti. Verso tutti. E ha visto quello che il male, il demonio, il peccato hanno causato nell’umanità. Per questo ha sofferto molto. Egli ha sperimentato una sofferenza molto grande. Egli è Dio. Egli ha visto questa sofferenza. Per questo ha abbracciato, ha perdonato, ha detto: “Padre, perdono!”. Gesù ha perdonato.

Allora questa settimana portiamo questo amore di Gesù con noi. E se guardiamo il momento attuale che state vivendo, è la Misericordia. È Gesù che fa la stessa esperienza con noi, insegnandoci a sperimentare la sua misericordia. Egli che vede i giovani distrutti, le famiglie distrutte, il demonio che si prende gioco delle famiglie. Vede che l’uomo baratta il Cielo per le briciole, per le meschinità. L’uomo spesso non ha sapienza, non ha buona volontà, non accetta la propria croce, la propria sofferenza. Gesù ci ha insegnato che “è meglio mille volte la sofferenza della carne che una sola volta la sofferenza dell’anima”. È questo che riflettiamo in questa settimana. In questa settimana santa, Gesù vuole che l’anima sia santa, Gesù vuole che il cuore sia santo.

Vorrei che in questo momento chiudeste gli occhi, figli, e rifletteste sulle piaghe che Gesù ha avuto nel corpo. Voi che siete cristiani, ognuno di voi mediti su una piaga che Gesù ha avuto nel corpo. La piaga delle spine della corona, le piaghe sulle mani e sui piedi, sul petto, sul corpo. E vorrei che, riaprendo gli occhi, tu chiedessi al Sangue di Gesù di guarire questa piaga che è nella tua anima. Pensa a quella piaga che è nella tua anima: il peccato, il disamore, la mancanza di perdono familiare, la mancanza di carità, di fraternità, di amore al prossimo, di accoglienza della Parola. Chiediamo allo Spirito Santo di illuminarci.

Guardando questa piaga che oggi è presente in Brasile – l’avidità, l’ingiustizia – vogliamo chiedere a Gesù di fare del vostro paese un paese giusto e fraterno. Egli che ha consacrato il Brasile alla Misericordia e ha costruito in Brasile questa fonte di misericordia che è qui in questa Valle dedicata al mio Cuore Immacolato, alla Madre di Piedade. Chiediamo a Gesù che guarisca questa piaga.

Chiediamo a Gesù per la Santa Chiesa, per i sacerdoti, gli evangelizzatori, i missionari. Chiediamogli per tutto il suo popolo che sperimenta, in questa settimana che iniziamo, una settimana di preghiera e di adorazione. Chi prega, ama Gesù, adora Gesù. Che oggi possiamo ricevere molte benedizioni dal Cielo: su questa Valle, sulla vita di quelli che oggi compiono gli anni, sui giovani qui presenti. Tu, giovane, chiedi a Gesù di guarirti da quella piaga che è nella tua anima, allora riceverai ogni guarigione del corpo, ogni guarigione fisica che sei venuto a cercare. Perché Gesù è la guarigione, Gesù è il miracolo, e quando gli affidi la tua vita Egli realizza nella tua vita il grande miracolo.

Allora, nel silenzio di questa domenica, domenica speciale, domenica di benedizioni, domenica di riflessioni, domenica di affidamento a Gesù nell’umiltà – Gesù in cammino per realizzare la volontà del Padre, accettare la missione che il Padre gli affida, essere l’Agnello, essere Colui che toglie i peccati del mondo – vogliamo chiedere a Gesù per questo mondo. Quanto il peccato ha distrutto l’umanità, figli! Se facciamo un momento di riflessione vediamo che tutte le conseguenze delle sofferenze temporali, spirituali e materiali sono conseguenze dei peccati. Quanto l’uomo ferisce il Cuore di Gesù!

Per questo vogliamo cercare la santità. Questa settimana santa è la nostra ricerca della santità. I giorni di questa settimana sono motivo di riflessione per ciascuno di noi. L’essenza dell’opera del Creatore siamo noi. Siamo noi che dobbiamo vivere la santità affinché il mondo sia santo. Non solo una settimana, ma ogni giorno della tua vita. Anche perché non conosci né il giorno né l’ora in cui Dio ti prenderà con sé. Allora vivere la santità, oggi, è una missione di gioia e di felicità. Perché ogni giorno dobbiamo essere pronti per sperimentare la grazia del Padre.

Che la grazia di Dio sia presente qui in questo momento di preghiera. Oggi rifletto sull’umiltà, sulla comunità umile, sulla comunità semplice, ma anche una comunità che accoglie come Gesù vuole che accogliamo: con amore. Con lo stesso amore in cui Egli accoglieva ogni famiglia che aveva bisogno del suo amore. Tutti gli apostoli, che avevano bisogno del suo amore. Tutti i discepoli, che avevano bisogno del suo amore. Tutto il popolo di Dio, tutti i bambini che prendeva in braccio e dei quali ha detto “di essi è il regno dei cieli”. I giovani che ha abbracciato lungo il cammino e ai quali ha portato molta speranza e pace. A quelli che erano perduti ha dato orientamento dicendo: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”. Quelli che erano afflitti li ha abbracciati e ha detto loro: “Abbiate pace. La pace sia con voi”. Gesù è la nostra pace. Allora abbracciamo Gesù per vivere una settimana di santità. Per crescere e moltiplicare nella virtù che Gesù Cristo è per noi. Insieme al Padre, illuminati dallo Spirito Santo di Dio.

Con grande affetto desidero adesso darvi la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice i presenti

Cari figli,
vi ho benedetti con molto affetto. Ho benedetto tutto il popolo di Dio, i missionari, le missionarie, i pescatori di anime, gli evangelizzatori di anime.

Che bello potervi portare questo Cielo che è Dio stesso, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Poter benedire i figli, le loro necessità, portarvi molta forza. Perché Io vi guardo e vi vedo non solo con gli occhi della Madre ma anche con l’amore e il cuore della Madre. Che Dio vi fortifichi. Avrete bisogno di essere molto forti. Ma Gesù è in mezzo a noi. Gesù è l’Alimento, è l’Eucarestia, Gesù è la Misericordia. Io che ho camminato con Gesù e cammino con Gesù, oggi quando lo guardo lo prego per l’umanità, soprattutto per il popolo di Dio, i figli di Dio, mossi dallo Spirito Santo, che seguono la strada della felicità, condotti dal potere della preghiera.

Che tutti rimangano in pace.
I fiori sono stati benedetti per la guarigione e liberazioni di tutti i malati nel corpo e nell’anima.
Dato che siamo in questa cappella dedicata alla misericordia divina diciamo tutti insieme: “Gesù confido in te. Amen.”
A chi compie gli anni auguro molta pace.
Ecco la Serva di Dio, la Madre Immacolata, la Madre di Piedade, ed ecco che il Signore mi chiama.