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2001

12.10.2001

messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile) il 12.10.2001 – festa della Patrona del Brasile

Cari e amati figli!
Questa sera il mio Cuore si rallegra per l’affetto e l’amore di ciascuno dei miei figli che oggi sono qui riuniti, in questa sera così speciale per me. I bambini, con tanto affetto, mi hanno reso omaggio con l’anima e con il cuore. In questo momento mi sento davvero incoronata come Madre di questa nazione brasiliana!

Ed è per questo che, all’inizio di questo messaggio, vogliamo fare un atto di affidamento e consacrazione della vostra vita, della vostra nazione, della Valle della Pace e di tutti i figli che sono venuti per incontrare la Parola di Dio. Consacra a Dio il tuo lavoro, la tua missione. Consacra a Dio la tua famiglia. Tu, giovane, consacra a Dio la tua vocazione. Chiedi a Dio il discernimento e la sapienza, in modo da non fare mai un passo, nella tua vita, che sia diverso da quello designato da Gesù. E voi, bambini, consacrate a Dio la vostra infanzia di purezza e siate bambini che consolano e confortano Cristo Gesù per le innumerevoli offese che sta ricevendo dal mondo in questi tempi di oggi!

Vogliamo affidare a Dio i nostri cuori. In questa notte di grazia, vogliamo affidare a Dio ogni madre qui presente. Io, come Madre di tutte le madri, Madre della Santa Chiesa, Madre di tutti i missionari e missionarie del mondo, voglio consacrare le madri affinché abbiano generosità nell’anima, dolcezza nel cuore e amore vero per ciascuno dei loro figli, specialmente per quelli che hanno più bisogno del loro affetto e del loro amore, quelli che molte volte si sentono persi in un mondo che offre soltanto dolore, che offre soltanto tristezza!

Una madre deve sempre andare incontro al figlio. Come ha detto Gesù, quando Egli perde uno di voi, perde molto! Ecco perché oggi tutti dobbiamo combattere per salvare le anime, per riscattare i cuori per Gesù.

Allora affidiamo le madri e consacriamo anche i padri, in questa bella serata. Dio ha espresso il suo amore per il mondo, il suo amore di Padre, nel cuore di un figlio – San Giuseppe – che è stato un grande esempio di amore per Cristo, nel suo essere padre adottivo di Gesù e del mondo. Dio ha consacrato ogni padre, dandogli la grazia di avere un figlio, dandogli la crescita spirituale, la nobiltà dell’anima, lo Spirito Santo di Dio.

È così bello, figli miei, quando consacriamo i nostri cuori a Dio, specialmente oggi, davanti a tanto dolore che l’umanità sta vivendo. Sofferenze, tristezze, depressioni, prove, tante miserie! Allora consacriamo i nostri cuori a Dio, in modo da essere capaci di amare senza misurare il nostro amore. Amare ogni volta che è necessario! E amare sempre Dio al di sopra di tutto! Consacriamo anche la nostra anima e tutto il nostro essere, in modo che oggi possiamo veramente sentire la presenza di Dio nei nostri cuori, specialmente in quest’anno dedicato alla Sacra Famiglia di Nazareth e in questo mese del Santo Rosario.

Il rosario è l’arma che più vince la violenza, il dolore, la guerra, perché il rosario vince colui che causa tutto questo. Gesù ha detto che quando un uomo prende in mano il rosario e medita nel suo cuore le parole dell’amore, il demonio viene abbattuto! È il potere del santo rosario che renderà il mondo un mondo edificato dall’amore di Dio. Allora consacriamo a Dio la nostra vita di grandi camminatori, dediti alla preghiera del santo rosario, fedeli ai comandamenti, al Vangelo. Fedeli a Dio Padre, al Figlio e al Divino Spirito Santo: la Santissima Trinità.

È così bello quando sappiamo di essere qui alla presenza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E quanto sentiamo la sua presenza! Il mondo ha tanto bisogno di sentire la presenza di Dio. Io guardo e vedo quanto il mondo ha bisogno di Dio: vedo la necessità, l’urgenza della pace. Vedo le lacrime nei cuori di quelli che stanno soffrendo le conseguenze del dolore, della miseria, della fame, della guerra. Guardo questo mondo e, come Madre della Pietà, Madre di Aparecida, ricorro alla misericordia di mio figlio Gesù. E gli chiedo di illuminarvi, di guidarvi, di proteggervi. Per aiutarvi a superare le difficoltà che verranno: la grande tribolazione, le sofferenze, le tempeste di dolore! Chiedo a Gesù di essere la vostra forza, figli.

Non perdetevi d’animo, non arrendetevi! Non stancatevi del viaggio. Perché il viaggio sarà molto pesante. Chiedi a Dio la forza! Sei qui nella Valle della Pace, un luogo scelto dal Cielo per pregare per il mondo, per affidare la tua Nazione e il mondo intero nelle mani di Dio. Come sarebbe bello se tutte le persone, nel mondo, avessero la felicità di fare come voi! Per questo, in questo momento, facciamo un atto di grandezza: presentiamo ognuno dei vostri fratelli che non hanno nel cuore la grazia dello Spirito Santo e spesso non hanno nemmeno la grazia del Santo Battesimo nella loro anima, che soffre nel vedere tanta tenebra di dolore, che è il peccato. Chiedete, figli miei! Perché Dio ascolta i suoi figli. E una madre insegna sempre al figlio a chiedere ciò di cui ha più bisogno. E quello di cui avete più bisogno è la pace!

Con molto affetto, voglio darvi la mia benedizione di Madre.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari e amati figli, ho benedetto con molto affetto tutti voi. Tutti i figli e le figlie che sono qui presenti, quelli che sono venuti da tanto lontano, e i bambini che mi hanno fatto questo bellissimo omaggio. Bello perché è stato fatto con l’anima e con il cuore. [Ringrazio] per la vostra presenza, per l’affetto di questa nazione che amo tanto! E io, come Patrona non solo di questa Nazione, ma del mondo, voglio coprire con il mio manto d’amore il Brasile e tutte le nazioni della Terra, affinché ci sia la pace, affinché ci sia semplicità nell’anima dei figli di Dio. Affinché ci sia armonia nel cuore di ogni famiglia. Affinché ci sia più sapienza e santità nel mondo e negli uomini.

A tutti quelli che mi hanno offerto questi bellissimi fiori, dono il mio Cuore di Madre. Rimanete nella grazia di Dio, con la Luce del Divino Spirito Santo, la Misericordia di Gesù e l’Amore del Padre.
Devo andare, il Signore chiama. Ecco la serva del Signore!