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2022

17.04.2022

messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile) Domenica di Pasqua 17.04.2022
traduzione dall’audio

Cari figli,
oggi è una domenica molto speciale per tutti i cristiani: una domenica di gioia, di benedizioni, di resurrezione, di vittorie. E io come Madre sento chiaramente che Dio vuole la vittoria di tutti i figli. Dio vuole la tua vittoria, per questo Gesù ci concede la felicità della Resurrezione.

La parola Resurrezione è una parola bellissima. Sono certa che tutti i cuori, quando meditano la parola “Resurrezione”, riescono a vedere e sentire Gesù Risorto. La parola Resurrezione è Cristo, la vittoria di Cristo, la vittoria di tutti noi con Cristo, in Cristo e per Cristo.

Oggi viviamo questa festa bellissima. Dopo aver sperimentato il dolore, la sofferenza, le lacrime, le tristezze, la morte, arriva la vittoria, la Resurrezione.

Oggi mentre guardavo Gesù ho messo nel suo Cuore tutti i cuori bisognosi di questa Resurrezione. Tutti ne hanno bisogno. Il mondo oggi perisce nelle disillusioni, nelle discordie, e soprattutto nella mancanza di fede. Spesso l’uomo non prepara bene il suo cuore per la domenica di Resurrezione, la domenica di Pasqua: sperimenta tormenti, tristezze, e non cerca questa gioia di Gesù Cristo nostro Salvatore.

Oggi, guardando Gesù, meditavo su qualcosa che vorrei insegnare anche a voi a meditare, a riflettere e a vivere, che è la resurrezione dei morti. Molti di voi che oggi sono qui hanno già sperimentato il dolore della morte, della perdita di qualcuno, ma la vostra gioia è la Resurrezione, è sapere che niente si perde, che tutto si trasforma, che siamo di Dio, che Dio prepara il cammino bellissimo affinché noi possiamo incontrarlo.

Allora oggi in questa domenica di Pasqua, in questa domenica di Resurrezione, tu che hai già qualcuno che non sta più al tuo fianco, puoi ricordare questa persona in un modo non doloroso ma vittorioso, sperimentando questa Resurrezione con Gesù, credendo in questa Resurrezione. Perché Egli è morto per darci la vita e qui sulla Terra uno dei misteri più grandi è la Resurrezione. Perché tu nasci sapendo di essere in un passaggio, muori consapevole che nel passaggio c’è un momento in cui Dio prende con sé un figlio, ma la Resurrezione è la certezza che Dio – trionfante, glorioso, resuscitato – ha fatto per noi il Cielo. Allora è molto bella la Resurrezione! Resurrezione è una parola di vittoria. Quando il male cerca di essere più grande, arriva Colui che è molto più grande e ci dà la vita eterna. La Resurrezione.

Il mondo ha bisogno di credere in questa Resurrezione. L’umanità oggi vive molto freddamente. L’umanità ha bisogno di cercare una delle eredità più belle che i genitori possono lasciare ai figli: la vita. Tutti voi per essere qui avete avuto bisogno che l’amore di Dio si riflettesse nel cuore di un padre e di una madre. La famiglia è sacra. Nel Cuore di Dio, la famiglia è il bene maggiore che esiste sulla Terra. È per questo che il demonio sta cercando in ogni modo e forma di distruggere ciò che è sacro: la famiglia.

La Resurrezione ci ha resi una famiglia. Cristo ci ha resi Chiesa. Che cosa bella! Egli ci ha dato se stesso come Alimento, è morto per ciascuno, e la cosa più bella è che ci ha resi una famiglia. E una famiglia fraterna. Dio ha lasciato sulla Terra una famiglia fraterna.

Mi addolora la disobbedienza dei figli che non hanno percorso la strada della fraternità, perché Dio ci ha resi una famiglia fraterna. E quello che Gesù Misericordioso più chiede al mondo, in questo tempo di misericordia, è proprio la fraternità.

E voi avete la gioia di vivere un anno fraterno, proprio un anno di condivisione, un anno in cui ognuno deve sentire l’impegno di aiutare l’altro. Perché è un anno difficile, il mondo sta passando per una fase difficile, in cui la croce è pesante. Nella riflessione della Passione, Gesù ha detto che il calvario che state vivendo oggi è maggiore di quello sul quale Egli ha camminato per salvarvi, portando la croce. Oggi il calvario è pesante perché, dopo la vittoria, il mondo ha dimenticato la Resurrezione, ha dimenticato la grazia.

Oggi le persone non respirano una settimana di Resurrezione. Vivere ciò che Cristo è per noi è qualcosa di molto forte, che va oltre le parole. Ci vuole testimonianza e fede. Proprio testimonianza di vita. Proprio opere vive. Stiamo vivendo un calvario di pesti, un calvario di guerre, un calvario di fame, un calvario di miserie, nella consapevolezza che Gesù ci ha già salvati, ci ha già dato l’esempio e non ci sarebbe bisogno di questo calvario.

Adesso è tempo di grazia, fraternità, vita missionaria, messa in pratica dell’amore. La Terra è bella solo se tu vivi bene sulle orme di Gesù Risorto. Se ignori Dio, ignori la vita. La tua felicità è sapere che Dio ha creato un giardino perfetto di amore per te. Perché per amore Egli nasce, per amore Egli muore e per amore Egli resuscita.

Per questo la vita è una grande lezione di amore, per questo dovete essere fraterni. Il male vi ha reso spesso uomini completamente pieni di ego, di orgoglio. Non riesci a comprendere che hai bisogno dell’altro: tu hai bisogno dei bambini e i bambini hanno bisogno di te; tu hai bisogno dei giovani e i giovani hanno bisogno di te; i giovani hanno bisogno dei bambini e i bambini hanno bisogno dei giovani; tu hai bisogno dei genitori – che anche da anziani sono i maggiori testimoni dell’amore per te – e i genitori hanno bisogno di te. Nessuno vive da solo, nessuno evangelizza da solo, nessuno parla bene del Regno di Dio senza fraternità.

La fraternità è il bellissimo Regno di Dio. E oggi il demonio divide le persone, mette rabbia nel cuore delle persone, mette odio, invidia, gelosia, menzogna, pigrizia, i peccati capitali che ti hanno allontanato dalle virtù dello Spirito Santo come la forza, l’intelligenza.. Devi essere intelligente! L’uomo intelligente è l’uomo fraterno, che serve Dio nella fraternità. Non ha bisogno di essere un leader! Il leader è Gesù.

Gesù è stato il leader che è morto sulla croce. Chi voleva un leader che morisse sulla croce? Per questo tutti negarono, ebbero paura, dissero che non era il loro leader. In verità Egli non volle essere un leader, Egli volle essere l’Amore, Egli volle essere la Via dell’amore. Egli volle stare tra di noi, vivere tra di noi e dirci: “Io cammino con voi, io sono uno di voi. Perché ho bisogno di voi e voi avete bisogno di me. Io sono Dio ma l’essenza del mio amore siete voi, la ragione di questo amore siete voi, la felicità di questo amore è la felicità di amarvi”.

Oggi il demonio getta questo dolore della divisione – nei lavori, nelle comunità, dentro la stessa Santa Chiesa, dentro le famiglie – mentre Gesù è uno di noi. Egli volle stare tra di noi, Egli non volle essere diverso da noi. Per questo è nato, è stato un bambino che è cresciuto, che ha imparato e che ha insegnato. Dio nella sua umiltà di bambino, nella sua umiltà di giovane, in età adulta è diventato il Re della Pace. Non il Re del mondo, ma il Re della Pace.

Oggi, quando vedi la stanchezza di questo mondo, pieno di dispute, devi guardare Cristo che ha abbracciato la croce. Nessuno voleva la croce, nessuno voleva il calvario, ma Egli disse “Io voglio. Perché amo. Da soli essi non ce la fanno, allora io voglio fare per loro quello che essi non riescono a fare da soli”. Ed Egli è morto per te.

Ma in questa domenica di Pasqua tu accendi una luce che si chiama Spirito Santo e Gesù è Cristo, la Resurrezione. Che liberazione! Che grazia! Che felicità! Che emozione per chi vive, respira e ama Gesù! Quella di oggi è la domenica maggiore, la domenica che ci fa scendere nelle profondità della misericordia divina. Niente avviene per caso, tutto è grazia.

Infatti proprio nel Venerdì Santo iniziate una campagna mondiale, quella del mondo intero che supplica la misericordia di Dio. Ma questa campagna dev’essere maggiore, l’uomo deve avere più sete di questa misericordia per vincere la guerra, per vincere le divisioni. Per vincere tutta la sofferenza che può cadere sulla Terra l’uomo deve avere sete di evangelizzare e sete di fare in modo che ogni angolo di questo mondo conosca la misericordia di Dio e la fraternità che è Dio. Con tutti i figli, tutte le etnie, tutte le lingue, tutti i colori, tutti i popoli, dal figlio più santo fino al figlio più difficile, fino a quella pecorella più difficile che spesso non vuole essere santa.

In questa domenica di Pasqua, domenica di Resurrezione, festa bellissima, popolo di Dio felice, Dio è la nostra vittoria! Cristo è risorto e noi siamo qui felici vivendo questa Resurrezione dell’amore, la vittoria dell’amore. Chi ha vinto? L’amore. Gesù ci ama tanto che noi vinciamo perché Egli ci ama. Oggi abbiamo questa gioia di dire: “Siamo il popolo di Dio”. Tutti voi, figli. Ovunque tu sia in questa Terra, noi siamo il popolo di Dio che non vive una storia, ma vive una grazia, e questa grazia della Resurrezione diventa per noi oggi la via di una nuova gloria, di una nuova vittoria.

Perché quando la misericordia sarà riconosciuta e amata il mondo vivrà la grande promessa di Dio che è la pace, il trionfo del mio Cuore Immacolato. Questa è la grande promessa di Dio per i nostri giorni. Tutti devono desiderare questo trionfo. Perché l’uomo è stanco di questo mondo pesante, di questo calvario che oggi è pesantissimo. Allora vogliamo ricorrere a Gesù chiedendogli questa grazia. Tutti i cuori. Oggi la dolcezza della vostra vita è il trionfo della pace. Per questo, uniti a Gesù, vogliamo supplicare questa vittoria. Perché Gesù è la nostra vittoria e questa vittoria regnerà per sempre.
Con grande affetto e amore voglio darvi la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
come è bello benedirvi! È una benedizione di Dio nel mio Cuore di Madre che ama i figli e nel cuore dei figli che amano la Madre.
Questa è la grazia di quello che Gesù ha fatto per ciascuno di noi: ci ha amati e ci ha insegnato ad amare, ci ha benedetti e ci ha insegnato a benedire. Oggi tutte le madri possono benedire i figli e tutti i figli possono benedire i genitori, perché essi sono benedizione per i genitori.

Questa è la Resurrezione, la fraternità, l’accoglienza, la famiglia, le orme di Gesù che il mondo deve percorrere con più amore. Per questo Gesù ha detto: non piangete, perché io sono la Resurrezione.

Oggi, quando ti ricordi di quell’anima bella che è già insieme a Gesù, rendi lode, perché Cristo è la Resurrezione.

Auguro a tutti voi la pace.

Ai festeggiati di oggi, un grande dono: che essi amino Cristo Resuscitato. Questo è il dono più bello della vita. Chi ama Gesù è felice, è immensamente felice.

E davanti a tutto l’amore di Gesù oggi gli chiedo, in questa domenica così speciale, di benedire questi fiori in modo molto speciale per la guarigione, la liberazione e l’esorcismo dei malati nel corpo e nell’anima.

Ecco Maria, Immacolata Concezione, Serva di Dio, Madre di Cristo Risorto. Il Signore mi chiama.

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