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2012

31.01.2012

messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais (MG-Brasile) il 31.01.2012

traduzione dall’audio

Cari figli,
con grande serenità, oggi vogliamo chiedere al Divino Spirito Santo la grazia di cercare di vivere veramente la serenità e la pace. Tutto quello che il Cielo ci chiede oggi è l’apertura dei nostri cuori, ci chiede di mettere nei nostri cuori l’umiltà, la serenità, il discernimento, la sapienza, l’abbandono. E, soprattutto, di aprirli alla volontà di Dio.

Oggi niente è semplice, perché l’uomo, con il suo orgoglio, con la sua vanità, rende le cose sempre più complicate. Ma noi possiamo trasformarle, nonostante tutto quello che l’uomo ha causato con la sua mancanza di preghiera. Perché la preghiera ci porta prudenza, ci porta santo timore, ci porta rispetto. Oggi è difficile incontrare persone disposte ad essere timorate di Dio, ad amare Dio, a rispettare, a vivere veramente quello che Dio vuole.

Non possiamo smettere di vivere quello che Dio vuole. Per quanto grandi siano i problemi, per quanto grandi siano le prove, l’amore di Dio ci mette nelle condizioni di vincere. Non possiamo separarci dall’amore di Dio. Nemmeno nelle ore facili. Perché nelle ore difficili, sempre l’uomo si avvicina a Dio: quando arriva la sofferenza, si mette in ginocchio. Quando arriva la sofferenza, prega. Quando arriva la sofferenza, chiede. Ma anche nelle ore facili l’uomo deve stare alla presenza di Dio, affinché non arrivino ore difficili. Oppure, quando queste ore difficili arrivano, per non disperarsi.

È questo che Gesù oggi ci insegna nei tempi finali. Non esiste una via diversa dalla Via che è Gesù Cristo. È l’unica. E per vincere la sofferenza, basta seguire questa via. Questa è la grande risposta. Per vincere la sofferenza dei tempi finali, delle tribolazioni nelle famiglie, nella vita dei giovani, dei bambini, è necessario pregare. Preghiera e penitenza. Preghiera ed Eucaristia. Preghiera e unione, unità, partecipazione, condivisione. Ed è per questo che siamo tutti qui con questo unico obiettivo: condividere, lavorare, costruire, realizzare ed essere felici. E quando arriva la sofferenza, vinciamola con la fede, vinciamola con il coraggio e vinciamola con la consapevolezza che siamo vittoriosi.

Perché l’uomo spesso pensa che per essere vittorioso deve conquistare tutto, realizzare tutto. Ma in verità, per essere vittorioso non ha bisogno di essere un conquistatore, ha bisogno di essere un cuore che impari ad attraversare tutte le battaglie qui sulla Terra senza mai perdere la fede in Dio. Quante persone hanno già perso padri, madri, figli, fratelli, e la loro fede è diventata ancora più bella. La fede li ha trasformati e ha fatto vedere loro il bellissimo mistero della risurrezione, della casa del Padre, della vita eterna.

Allora cosa vuole Dio da noi? Cosa vuole Dio per noi? Cosa vuole realizzare lo Spirito Santo nella nostra vita? Nelle nostre famiglie, nella nostra comunità, nel cuore del popolo afflitto, disperato? Questo popolo ha bisogno di ascoltare, fare silenzio, rispettare, amare, vivere veramente questo Cielo. Perché non basta entrare in una bella cappella e ascoltare la Parola. È necessario essere più belli di questa cappella, è necessario avere il cuore aperto alla Parola di Dio, è necessario che il cuore si lasci veramente coinvolgere dalla presenza di Dio.

Ed è per questo che siamo qui. Questa è la nostra missione. Questo è il nostro impegno. Questa è la nostra battaglia. Dio vuole molto da noi! Vuole la nostra felicità. Vuole il nostro bene! Allora dobbiamo tenerci per mano, guardare avanti, non disperarci, essere umili, avere serenità, avere pace di spirito. Perché oggi le persone sono sempre tormentate dalla mancanza di pace, il loro cuore è sempre inquieto, ed è molto importante la pace di spirito. Essa ci fa ottenere tutto ciò di cui abbiamo bisogno nella vita.

Allora in questo momento, in questa benedizione, vi chiedo: cercate di sentire veramente che il Cielo è qui per darci misericordia, per avvolgerci con la sua misericordia e portarci realmente questa pace così bella, questa pace così grande, che è la Santissima Trinità.

Con grande affetto e amore, in questo momento voglio benedire tutti voi.

la Madonna benedice i presenti

Cari figli,
ho benedetto con affetto tutti i figli. Sono stata molto felice per la vostra unione, per questo momento di preghiera.

Desidero che la pace sia veramente presente in questa famiglia fraterna, nel cuore di tutti quelli che fanno parte di questa bellissima missione, dei festeggiati di oggi, soprattutto quelli che non sono qui fisicamente ma con il cuore.

Mi congratulo con mio figlio Marco Ântonio per gli anni di cammino, per questa bellissima missione, per l’abbandono, per la grande fedeltà nel crescere in questo bellissimo cammino.

Perché io vedo che tanti qui sono arrivati bambini e oggi sono diventati giovani, tanti sono arrivati adolescenti e oggi sono diventati genitori, tanti sono arrivati adulti e oggi sono diventati il fondamento dell’amore di questa famiglia. Per questo, congratulazioni!

Che la misericordia e l’unità siano presenti nella vostra vita e nella vita di tutti quelli che in questa bellissima serata hanno bisogno di fede, di fiducia e anche di preghiera.

Rimanete tutti con la benedizione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
A chi mi ha offerto questi fiori così belli, dono il mio Cuore.
Il Cielo mi chiama. Ecco la Serva del Signore.