Categorie
2017

22.10.2017

traduzione dall’audio

Cari figli,
è un momento di molta gioia, perché è un momento di preghiera. In questa bellissima domenica dedicata al Signore, chi riceve la grazia più grande sono i figli, perché la domenica ci avvicina a Gesù e Gesù è Colui che porta nella vostra vita la pace.

Oggi vogliamo supplicare la protezione degli angeli, affinché conducano soprattutto i bambini, i giovani, le famiglie, sul cammino del bene, sul cammino della pace.

Oggi, ricordando San Giovanni Paolo II, vediamo la grande manifestazione della misericordia divina nei tempi attuali. San Giovanni Paolo II è stato uno strumento che ha pregato e insegnato al mondo a pregare, che ha fatto della sua vita un’opera di amore infinita, che ha realizzato la volontà di Dio nel suo cuore. Egli ha amato quello che Dio aveva designato per lui. Il suo abbandono, il suo sì, la sua lotta, la sua battaglia.

Gesù ci insegna a vivere il dono più grande di questo mondo, che è essere Chiesa. Noi siamo la Chiesa. San Giovanni Paolo II è stato una guida di questa bellissima Chiesa. Ha guidato con tanta serenità questa Chiesa che oggi è ricordato come un servo del Signore forte e fedele. Allora vogliamo chiedere l’intercessione di questo santo, che disse ai giovani: andate ed evangelizzate. Oggi per i giovani è tempo di evangelizzare, essere evangelizzatori, pescare anime. Con l’amore, con l’esempio, con l’affetto, con il cuore.

Durante questi giorni Gesù ci ha chiesto fortemente la conversione. In quest’anno Gesù ci ha fatto questo forte appello. Allora vogliamo chiedere a questo santo la grazia di essere quello che Dio vuole. Perché un’anima che si converte a Dio è un’anima che fa la volontà di Dio, che realizza il piano di Dio.

L’uomo deve accendere la fiamma della santità, perché il demonio cerca di spegnere questa fiamma della vostra vita. Quello che io, Maria, oggi più sento dire dai miei figli è: “sono peccatore”. So che siete peccatori. Ma io sono qui anche per dirvi che siete santi e che avete bisogno di accendere questa fiamma della santità nella vostra vita. Accendere questa luce che è la luce dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo è la luce della santità. Con il battesimo, diventiamo santi. Dio ci ha dato questo privilegio di essere unti, coperti da una grandiosa fiamma di luce e di santità, che il Divino Spirito Santo.

Allora oggi la nostra missione è accendere questa fiamma. Perché l’uomo ha lasciato che questa fiamma si spegnesse? Perché state vivendo il tempo della furia del demonio e il demonio ha distrutto o cercato di distruggere questa santità dalla vostra vita. La tua famiglia, i giovani, i bambini, la fede, la grazia di dire: “io credo”. Ecco perché Gesù ci mette qui per la grande battaglia. Siamo già in questa grande battaglia. E la cosa più importante è che Egli ci chiede che le nostre vesti siano bianche, perché significa le vesti della santità, della purezza. Ma Gesù non si riferisce alle vesti che coprono il tuo corpo, Gesù si riferisce all’anima, quest’anima bellissima, quest’anima pura, questo cuore nobile che si affida a Dio, che fa la volontà di Dio.

Avete vissuto giorni di amore, giorni di preghiera, di penitenza, ognuno con la sua grande missione di essere quello che Dio vuole. Evangelizzare, andare in pellegrinaggio, parlare delle cose del Padre. Dovete cercare di avere tempo per parlare delle cose del Padre. Il Padre vi ha dedicato tutto il tempo. Dio vi ha dato tutto il tempo. Vi ha dato il riposo, la notte; vi ha dato il giorno, la luce. Allora il Padre ti ama e anche tu oggi devi amare il Padre. E amare Dio, figli, è amare il prossimo. È volere il bene per il tuo cuore e il bene per il cuore di quelli che sono vicini a te.

Chi è nella luce ha sete di Dio e chi ha sete di Dio ha sete di portare anime a Dio. Ecco perché vedo qui pellegrini evangelizzatori. Quanto più tu pellegrino porti anime a Dio, più vuoi portarne. Perché hai sete di Dio, sete di questa brezza leggera. Il Brasile e il mondo è stanco, è pieno di ferite aperte. Il mondo ha una ferita che è dentro il cuore e dentro l’anima: molta angoscia, ribellione, gelosie, invidie, menzogne, illusioni, peccati. E Gesù è qui per guarire questo cuore malato. Ecco perché ha detto: meglio mille volte una piaga nella carne che una sola volta nell’anima.

Il santo che oggi state ricordando ha lottato molto affinché il mondo non avesse questa piaga nell’anima, chiedendo all’umanità la grazia dell’unità, della fraternità, della preghiera, di aprire il cuore e dire: “Vieni Spirito Santo”. Come noi siamo qui davanti a questo fuoco ardente dello Spirito Santo che è Dio. Questo Spirito Santo ha il potere di trasformare, è Dio. Ecco perché qui vediamo l’amore, il pane che si moltiplica. Figli, dove c’è lo Spirito Santo c’è la fiamma suprema, che ci fa comprendere il bellissimo mistero della fede. Il mistero più bello è l’Eucaristia. In un semplice pezzo di pane c’è l’Alimento più grande di tutti: Gesù!

Allora il mondo ha bisogno di avere questo contatto con Gesù. L’umanità è molto lontana. L’Alimento è in mezzo a noi e l’uomo cerca affamato in molti luoghi, dimenticando che Gesù è l’Alimento che sazierà la grande fame e sete dell’uomo in questi tempi di oggi. Allora devi avvicinarti a Dio. È tempo di grazia e noi stiamo ricevendo grazie dal Cielo. Il miracolo. Gesù ha detto: non c’è bisogno di risposta, la risposta è la tua fede! Il miracolo è la tua fiducia. Confida nel Signore! Tu sei qui per un miracolo! Il dono della vita è un miracolo! Adesso l’uomo ha bisogno di seguire il cammino di Dio e comprendere i misteri di Dio.

L’uomo ha molta difficoltà ad accettare tanti disegni di Dio nella sua vita: le perdite, le battaglie, le malattie. Ma rifletti: il Signore ci ha fatti per Lui. E il Signore ci vuole alla sua presenza. Allora è nei momenti più difficili della tua vita in cui senti Gesù che ti porta in braccio. Tu da solo non ce la faresti, ma Gesù ti prende, ti abbraccia e ti porta. Io vedo quanto Gesù oggi sta portando il Brasile e il mondo tra le braccia. Il mondo e il Brasile potrebbero essere in una situazione molto più delicata, con molta più sofferenza. Ma Gesù continua ad avere misericordia dell’umanità.

Ma oggi il Cielo ci fa un appello molto forte, che è la preghiera. L’uomo ha pregato, come voi qui in questo momento. Quanti cuori pellegrini sono qui in preghiera! E insieme a voi quante persone in Brasile e nel mondo sono in preghiera! L’uomo ha bisogno di pregare. Esistono uomini che vivono la preghiera. Esistono uomini che, in questa domenica, si mettono alla presenza del Signore: nella brezza leggera, davanti al Santissimo Sacramento, oppure nella persona di un malato che accolgono, che vanno a visitare, al quale vanno a dare affetto. Puoi dire con tutto il cuore: “Grazie Gesù per il dono della vita!” Perché Egli ti fa comprendere quanto è bello l’amore. Quanto più ami, più servi Dio, più Dio ti dà il dono di amare, più Dio ti dà la grazia di moltiplicare questo amore.

Ecco perché non c’è una croce sulle spalle di chi ama, ma c’è una grazia. L’uomo che ama trasforma ogni croce in grazia. Non c’è un peso maggiore nella vita che un cuore malato e una coscienza senza Dio.

Gesù ha portato la croce, ma era felice di portare quella croce, perché nel portare quella croce salvava ognuno di voi. Così è anche la tua croce sulla Terra. Essa ti sta salvando. Quanti di voi oggi hanno un’esperienza bellissima della croce che portano e porteranno, perché nessuno smette di portare la croce fintanto che è sulla terra. La terra è un passaggio. Ogni giorno. Per questo Gesù ha detto: non fuggire dalla tua croce, perché se l’abbandoni ne arriva una molto più pesante. Allora l’impegno è portare la croce, avere pazienza.

Se oggi la tua croce è la difficoltà nel lavoro, in famiglia, portala con amore. Non discutere, loda, e questa croce sarà trasformata in grazie. Se la tua croce è la malattia, non discutere. Loda e dì al Signore: grazie. Perché Gesù ha avuto tutto il suo corpo ferito ed ha amato in ogni momento immensamente ciascuno di noi. Allora ama anche la croce della malattia e chiedi a Gesù il miracolo, chiedi a Gesù: guarisci, trasforma, sii presente in questo sangue. In questo sangue che oggi ti dà vita, che ti fa stare qui in piedi.

Se la tua croce oggi è una battaglia spirituale, chiedi a Gesù l’esorcismo. Perché la croce peggiore è il dolore spirituale, è la ferita nel cuore. La mancanza di perdono, di comunione, di condivisione, di carità, di fraternità. Allora chiedi a Gesù: sii esorcismo. Ma non lasciarti scoraggiare dalla tua croce. Abbracciala. Perché l’uomo deve imparare che ha molto più da ringraziare che da chiedere. Ecco perché deve mettersi ai piedi di Gesù e presentarsi come santo, perché Gesù ci vuole santi. E non avere paura di conoscere il cammino della santità. Il momento più felice della tua vita è quando ti metti ai piedi di Gesù e cerchi la vita di santità. Anche con tutti i tuoi limiti umani, anche con il tuo lato peccatore, ma cercando sempre la santità.

Perché voi siete di Dio, figli. Ecco perché l’amore qui scorre. Questa comunità fraterna è molto protetta dal Santo Padre Papa Giovanni Paolo II, perché egli è stato un canale di misericordia per il mondo. Qui è dove si vive la misericordia, dove si respira la misericordia, perché di questa Valle Gesù ha detto “è del mio Cuore Misericordioso”. Ecco perché non manca niente. Perché Gesù ha trasformato pochi pani, pochi pesci e ha saziato moltitudini. Perché la tua fame più grande è di Dio e quando incontri Dio non ti manca più nulla. Nulla! Né il pane, né la salute. Puoi essere pieno di piaghe ma starai bene, perché la salute più grande è quella dello spirito. Se sei nella pace tutto passa.

Ecco perché Gesù ha detto: perdi tutto, ma non perdere la fede. Perché il giorno che perdi la fede perdi tutto. Perdi l’essenza, perdi il valore, perdi la radice che ti porta a questa grande grazia della famiglia di Dio, di essere la famiglia di Dio. Perché tutti quelli che sono qui davanti ai miei occhi, ricoperti dal mio Manto e dentro il mio Cuore, sono i figli che amo, sono i figli di Dio. Ecco perché lotto tanto per voi, figli. E dato che Gesù mi ha affidato il mondo in quest’anno, sto lottando molto di più, perché è l’anno in cui Egli dedica l’uomo, il figlio, al Cuore della Madre.
Allora camminate con amore e non perdete tempo, perché la grazia è già in mezzo a noi.

Con grande affetto e amore in questo momento voglio darvi la mia benedizione.

la Madonna benedice i presenti

Cari figli,
vi ho dato una benedizione speciale in questa domenica così speciale, così piena di luce, di preghiera, di pace. Avete vissuto momenti di gioia, gioia per i bambini, gioia per i giovani, per quelli che hanno bisogno di amore, di affetto, di attenzione, di zelo, che sono quelli più maturi, padri, madri. È stata una benedizione quella che Dio vi ha fatto vivere. E più benedizioni Dio vi provvederà, perché state vivendo la Parola che Gesù ha insegnato: amare.

Ecco perché vi auguro tutta la pace. Gesù ha benedetto i fiori per la guarigione e liberazione di tutti i malati nel corpo e nell’anima.

Faccio gli auguri a chi compie gli anni. Che siate illuminati dallo Spirito Santo e che i vostri piedi si mantengano sulla Via che Gesù Cristo è: luce e vita per tutta l’umanità.

Che Dio vi benedica, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

Ecco la Serva di Dio, la Madre della Pietà, l’Immacolata Concezione, ed ecco che il Signore mi chiama.