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2018

31.05.2018

Corpus Domini
traduzione dall’audio

Cari figli,
oggi i nostri cuori devono essere pieni di gioia, perché è un giorno molto santo, in cui riflettiamo sulla ricchezza più grande di tutta la terra: Gesù nella Santa Eucarestia. Il mondo, il Brasile, tante nazioni hanno bisogno di accendere la fiamma della fede, dell’obbedienza, e di cercare la luce per vivere il tesoro più grande di tutta la nostra vita, che è la Santa Eucarestia.

Soprattutto adesso che abbiamo tante battaglie sulla Terra, principalmente battaglie spirituali. L’uomo – che è l’umanità, il figlio di Dio, il bambino, il giovane, il padre, la madre – ha tanto bisogno di guarigione, di liberazione. Io chiedo sempre a Gesù di avere pietà del mondo, di avere misericordia del mondo. Perché vedo questa umanità così egoista, così distante dalla carità, dalla condivisione, dalla fraternità, con tanta mancanza di umiltà per cercare un’unione bellissima, un’unità che realmente trasformi non solo il Brasile ma tutta la faccia della Terra.

Oggi parliamo di Gesù, della Santa Eucarestia, della Santa Comunione. Gesù ha dato la vita per tutti, è morto per te, ha dato la vita per te, ma sapeva perfettamente che il mondo avrebbe avuto bisogno del sostegno della grazia, dell’Alimento, del coraggio. Allora Egli ha dato se stesso come Alimento, è diventato l’Alimento di tutti gli alimenti.

L’umanità è in una situazione precaria, in un momento di dolore allarmante. È un’umanità che ha tutto per essere felice, per avere felicità in abbondanza, e invece vive la miseria, vive la sofferenza. Perché le persone non sanno mettersi in ginocchio davanti a Gesù e diventare come Gesù Cristo vuole che tu sia: un uomo di fede, una persona illuminata, una persona che nel guardare l’umanità – cos’è l’umanità? è la famiglia, il bambino, il giovane, il padre, la madre, il missionario, la Chiesa che siamo tutti noi – sia veramente un bell’esempio di speranza, di fede, di amore. Fintanto che l’uomo resterà in questo ego, in questo egoismo, in questo orgoglio, non cambierà né il Brasile né il mondo. Perché il cambiamento inizia dentro di te.

Fai questa riflessione oggi, guardando verso Gesù in questa bella festa della Chiesa di Cristo, che siamo tutti noi che diffondiamo questo amore: cosa sarebbe del mondo se non avesse l’Eucarestia? Se tu non avessi la grazia di ricevere Colui che cambia la tua vita, che porta pace nella tua vita, che è la speranza della tua vita, che è la carità nella tua vita, che porta tante beatitudini? Anche se in questo momento l’uomo vede tanti massacri dovuti alla sua fragilità, alla sua disobbedienza.

Perché tutto è conseguenza di quello che semini. Raccogli quello che semini. Se il mondo seminasse questa grazia della fede, dell’unità, della fiducia, il Brasile e il mondo avrebbero già la pace. Se sta mancando pace, è perché non c’è pace dove dovrebbe esserci pace: nel tuo cuore. Affinché tu possa seminare, affinché tu possa coltivare, dare il buon esempio, guardare la ricchezza del mondo – che è la famiglia – e prenderti cura di questa ricchezza, prenderti cura di questo giardino.

Quando cresci nella fede vedi che la famiglia è il mondo, non sei soltanto tu nella tua casa. Sono i fratelli, la comunità, la fraternità, il Brasile, il mondo! Quando inizi a vedere questo – la misericordia di Dio, Dio stesso che si prende cura della tua vita – allora fai la differenza. Perché a quel punto non aspetti, agisci. Il grande errore dell’umanità è aspettare che l’altro faccia e così nessuno fa.

Allora inizia a fare tu. A partire da oggi, sii un uomo rinnovato dall’Eucarestia. Che Cristo realizzi il miracolo nella tua vita. Permetti questo miracolo. Anche se lungo il cammino incontri qualcuno che ti ferisce con le parole, con l’indifferenza, tu non fare la stessa cosa. Fai quello che fa Gesù. Perché Gesù continua ad agire per noi. E noi dobbiamo agire con Gesù.

È per questo che io vi affido sempre questo appello: il cambiamento del mondo e del Brasile si fa con la vita di preghiera. Perché chi prega e ha una vita di preghiera fa un mondo migliore. Rende la sua casa migliore. Rende la sua comunità una comunità migliore. Rende il suo lavoro un lavoro migliore, produttivo, di uguaglianza, di prosperità. Perché chi fa quello che Cristo desidera, fa quello che il mondo ha bisogno di costruire: la felicità.

È per questo che Gesù ci ha fatto un appello fortissimo, dicendoti: “Sii un uomo che costruisce la felicità. Lottando per la tua nazione, lottando per il mondo, pregando e facendo la tua parte, contribuendo al mondo nuovo”. Cosa vuole Dio da questa comunità, dai pellegrini che hanno la grazia di vivere questi giorni di ritiro, di contemplazione, di meditazione? Vita nuova, cambiamento! In questo giorno santo, assaporiamo la Parola del Signore e mettiamola in pratica.

Devi cambiare, cambiare la tua vita, cambiare le tue azioni, liberarti. Sii un uomo che vuole essere liberato dall’invidia, dalla gelosia, dalla menzogna, dalla pigrizia, dall’avidità, dalla superbia, da tutti i peccati che ti impediscono di essere un giardino di Dio nel mondo. A cominciare dalla tua casa, dalla tua famiglia, per poi riversarsi su tutte le famiglie del mondo, su tutta la famiglia di Dio che è la Chiesa, il popolo di Dio. Ci vuole questa bella unità. L’uomo deve imparare a vivere più sereno. Oggi l’uomo è schiavo, schiavo del mondo.

Qual è la meditazione che devono fare oggi il Brasile e il mondo? L’uomo è schiavo del mondo. Ha paura della fame, ha paura che gli manchino le condizioni per fare quello che è abituato a fare tutti i giorni. Mentre non ha paura di distruggere i valori. Se l’uomo lottasse per le cose spirituali come lotta per gli interessi materiali, il Trionfo sarebbe già sulla terra. Perché non verrebbe versato il sangue degli innocenti, non ci sarebbe la distruzione della famiglia, non ci sarebbero giovani con i problemi che hanno oggi, spirituali e materiali.

Allora l’uomo deve avere la volontà di lottare per la felicità. Dio ci sta dando qui un Cielo, una grazia. Oggi siamo qui a riflettere sulla ricchezza più grande del popolo di Dio, che è Gesù stesso. Gesù Eucaristico. L’amore di Gesù. Gesù che si rende Alimento. Quanto ti ama Gesù! E tu come stai ricevendo Gesù oggi? Lo stai ricevendo per cambiare la tua vita, orientare la tua vita, corrispondere al disegno di Dio? Hai la beatitudine e la forza di volontà per crescere nella santità, crescere nell’amore, crescere nella fede? Hai il proposito di essere quello che Dio vuole da te, figlio?

Perché io Maria vi amo molto. E so che Gesù vi ama immensamente. Allora chi ha il proposito di vivere il giorno di oggi sapendo quanto è importante questo giorno, ha sete di santità. Quello che cambierà il mondo è la santità. Fintanto che l’uomo seguirà le meschinità, ucciderà per meschinità e non vorrà avere umiltà nel cuore per riconoscere di essere fragile e peccatore, non trasformerà né il Brasile né alcun altro paese della Terra.

La trasformazione inizia da te. Vi ricordo una cosa importantissima: è Gesù Colui che trasforma. Allora oggi abbi questo proposito di ricevere Gesù, di essere degno, di dire: “Voglio essere degno di ricevere Gesù”. Pur conoscendo la tua fragilità, la tua piccolezza, presentati davanti a Lui sapendo che non sei degno, ma vuoi essere degno. Perché Egli ti ha fatto degno. Affinché tu cambi, figlio.

Io voglio vedervi felici! Non voglio vedervi mormorare per la sofferenza, per le briciole, per invidia, per gelosia. Voglio vedervi felici di amare, felici di credere, felici di obbedire, felici di fare della vostra vita una vita rinnovata dallo Spirito Santo di Dio! Perché lo Spirito Santo di Dio è quello che ci prepara a ricevere Dio, che è Gesù. L’amore del Padre che si riflette nella persona del Figlio Gesù. Allora devi avere questa dignità.

Fare un Brasile nuovo, un Brasile trasformato, non è impossibile. Ma è una lotta molto grande, è una lotta di preghiera quotidiana del santo rosario per questa patria. E di cambiamento. Cambiate! Come ha detto Gesù: “Lottate, non abbandonate la battaglia!”. Perché sei tu che fai il Brasile.

Guarda che bella natura c’è in questa valle: è così perché l’ha creata Dio. Ma quello che esiste di bello qui, si riflette in voi. Dio ha creato questa natura per farvi felici. Allora è inutile che stai davanti a una natura bella se il tuo cuore non ha gioia, se il tuo cuore non ha amore per l’Eucarestia, amore per Gesù, amore per il prossimo.

Allora quello che rende bella questa valle sono i figli di Dio: il bambino, il giovane, il padre, la madre. La bellezza di questa valle è incontrare figli docili, miti, umili, che si prendono per mano. Che tutti dicano: “Non voglio stare al primo posto, al primo posto è Gesù, io sono solo un pellegrino. Chi deve stare davanti è Gesù, io devo seguire le sue orme”. Soprattutto quelle della fede e dell’unità, in questo anno della fede e dell’unità.

Quando vedi bambini ribelli, pieni di ego, puoi stare certo che stanno imparando da voi adulti. Allora dovete essere più umili, più miti. Dovete essere quello che Gesù Cristo vuole, quello che Gesù Cristo desidera. Perché Egli ha dato la vita ed è diventato l’Alimento per tutti noi.

Allora oggi vorrei che tutti voi cercaste questa preparazione. Pregando, continuando a pregare per il Brasile. È la preghiera che cambierà questa nazione, perché quello che deve essere cambiato in questa nazione è ogni figlio di Dio che la abita. Questo è il grande cambiamento. Non è il cambiamento della natura, non è il cambiamento delle cose, ma è il cambiamento del figlio di Dio. E chi può veramente cambiarti è Gesù. È Lui che ti cambia, è Lui che ti guarisce, se tu permetti che Egli sia presente dentro di te e compia la sua opera, ti rinnovi, ti porti questa unzione, questa grazia, questa felicità che non incontrerai nel mondo materiale. La troverai nella spiritualità, nella presenza dello Spirito Santo che ti porterà fino a Gesù, che è mite e umile di cuore.

Voi dite sempre: “Gesù mite e umile di cuore, rendi il nostro cuore simile al tuo”. Allora se la chiedi devi ottenere questa grazia. Ed essere umile per ottenere questa grazia, avere sapienza per ottenere questa grazia. Perché, figli miei, stanno arrivando molte battaglie, non solo in Brasile ma nel mondo. State già vivendo il tempo della giustizia, e l’Alimento che vi sosterrà oggi e sempre è Gesù nella Santa Eucarestia. Allora cerca di stare con Gesù e di trasformare la tua vita con Gesù Cristo che è la Via, la Verità e la Vita.

Con grande affetto, in questo momento voglio darvi la mia benedizione.

la Madonna benedice i presenti

Cari figli,
vi ho benedetti con grande affetto. Sono stata molto contenta di questo momento di unità, di preghiera, di fraternità.

È un momento di benedizione: Gesù è qui affinché, guardando il suo Cuore Misericordioso, abbiamo sete di essere anche noi misericordiosi e santi.

Questo è un giorno santo. Cosa sarebbe del mondo se non ci fosse la Santa Eucarestia?
Riflettiamo su quando Gesù dice: “Se l’uomo cercasse l’Eucarestia con la sete con cui cerca le cose del mondo, il mondo sarebbe già nella pace”. L’uomo deve avere più fame e sete di Dio, essere un uomo rinnovato, un uomo nuovo, un uomo pieno di Spirito Santo. Perché hai bisogno di essere guarito e trasformato, soprattutto in questo anno della fede e dell’unità.

Spesso vivete l’anno della fede, l’anno dell’unità, senza sapere cosa significa fede e unità. Fede, figli, perché davanti a tutte le battaglie quella che ci sostiene è la fede. E davanti a tutte le battaglie, se non c’è unità, non c’è vittoria. Allora questo anno della fede significa molto per voi. Sarà un anno che passerà molto velocemente, che lascerà molta sofferenza in Brasile e nel mondo, ma voi avete l’arma della vittoria: la fede e l’unità.

Nelle vostre mani è il trionfo del mio Cuore Immacolato, la pace in Brasile e nel mondo intero. Per questo vi chiedo: amore, amore, amore verissimo a Gesù Eucaristico.

I fiori sono stati benedetti da Gesù per la guarigione e liberazione di tutti i malati nel corpo e nell’anima.

Che tutti rimangano in pace con la benedizione di Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo.

A chi oggi compie gli anni auguro molta luce e santità.

Ecco la Serva di Dio, l’Immacolata Concezione, la Madre della Pietà, ed ecco che il Signore mi chiama.