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2019

10.03.2019

2019 – Anno delle missioni e delle comunità
Messaggio di domenica 10.03.2019

traduzione dall’audio

Cari figli,
è una pace molto grande questo momento di benedizioni, di grazie, che state vivendo qui con la preghiera. In questo bel giorno, che è il giorno del Signore, in questo tempo di preghiera, di accoglienza della Parola di Dio, di riflessione, tempo di penitenza, tempo di guardare dentro il tuo cuore e chiedere a Gesù misericordia, compassione, pietà. Perché Gesù ti ama. Ed Egli guarderà questo cuore che ha bisogno di guarigione, di pace, di gioia.

Presentiamo il mondo qui in questo momento. Presentiamo le necessità del Brasile, le necessità di tutti i popoli e nazioni della Terra, supplicando a Dio pace e misericordia. Pace, perché Dio è la nostra Pace; misericordia, perché Dio è Misericordia. E in mezzo a tante battaglie spirituali, materiali, temporali, oggi abbiamo bisogno di tornare a Colui che ci ama, che ci attende: Gesù nel Santissimo Sacramento. È un tempo in cui l’umanità deve valorizzare di più questo incontro con Gesù. Questa ricerca di stare alla Sua presenza, mettersi in ginocchio, avere questo momento di fede unico tra te e Gesù. Che è Dio. Il Padre e lo Spirito Santo hanno concesso la felicità al tuo cuore di poter sentire, toccare e vivere con Gesù.

Allora questo tempo quaresimale ci invita a vivere con Gesù. Questa è la gioia più grande. È la cosa migliore che possiamo fare, tornare a Gesù. In questo mondo stanco, ferito, in questo mondo perduto, in cui oggi l’uomo è così perduto perché vive l’individualità, l’indifferenza, la disuguaglianza. Allora il momento più importante della tua vita è il ritorno a Lui. Metterti davanti a Lui. È un tempo di adorazione, è un tempo di meditazione, di esaminare la tua coscienza, il profondo del tuo cuore, e vedere dov’è la ferita. Spesso hai quella ferita che ha bisogno di guarigione e tu per orgoglio, per egoismo, non cerchi la guarigione, che è il perdono, la confessione.

Oggi l’umanità ha bisogno di incontrare Dio nel silenzio. Il tuo cuore implora questo. Dove vai con questo cuore schiacciato, con questo cuore ferito, con questo cuore perduto? Gesù è il Re che vuole regnare nel tuo cuore.

Cosa significa per noi quest’anno delle missioni, quest’anno delle comunità, questo tempo quaresimale in cui siamo invitati a cercare Gesù? La Madre invita. Quella che ha portato Gesù, che ha abbracciato Gesù, che ha accolto Gesù, che ha amato immensamente Gesù e che ama immensamente Gesù, invita ciascuno di voi ad avere questo incontro degno con Gesù. Questo incontro bellissimo. È questa la grazia di cui hai bisogno, di cui la tua comunità ha bisogno, di cui il Brasile ha bisogno. Il giorno in cui il mondo incontrerà Gesù veramente, l’uomo vincerà tutte le insidie e le briciole che il nemico sta offrendo per distruggere la felicità della famiglia, del giovane, del bambino.

La catechesi in famiglia deve essere consapevole. Si deve fare spazio a Dio, conoscere la Parola, la preghiera, l’adorazione. Spesso cerchi il grande miracolo e non cerchi l’incontro con questo miracolo che è Gesù Eucaristico. Non cerchi, non ti presenti. Hai tempo per tutto e per tutte le cose, tranne che per stare con Lui.

Allora la preparazione di quest’anno missionario è l’adorazione, figli. Molta adorazione. Il mondo ha bisogno di fare esperienza di Dio, di vivere toccato dallo Spirito Santo. È Lui che muove, tu sei solo lo strumento. È Lui che ti porta, tu solo ti metti per via. È Lui che ti guida, è Lui che ti darà sapienza.

Una cosa che dovete vincere è il rumore del mondo. I giudizi, gli intrighi, le persecuzioni. Queste cose accadranno nella vostra vita, perché siete missionari. Ma vincete con la preghiera. Non permettere che queste cose ti schiaccino, ti facciano del male. Perché se hai Dio, se hai Gesù, se vivi con Lui, Egli ti rende forte, cosciente, equilibrato, capace. E tu vincerai. Allora non permettere che il demonio ti attacchi con il rumore, ti turbi con il rumore. E non sempre è il rumore della voce, ma il rumore del pensiero cattivo. Quante volte non riesci a pensare a cose buone, a cose belle, cose che producono frutto, che ti portano a crescere.

Oggi il nemico vuole mettervi gli uni contro gli altri. Per questo dovete guardare verso Gesù e riflettere: cosa farebbe Gesù con noi? Come ci vorrebbe? Abbracciati gli uni agli altri. Aiutando, contribuendo, comprendendo i dolori. Anche se qualcosa sembra difficile da accettare, riuscirai ad accettarlo con la preghiera. La tua croce, la tua battaglia, le tue lotte. Ci vuole preghiera, adorazione, incontro con Dio. Essere forte perché sperimenti la vita di preghiera. Mettere in pratica. Manca la pratica. L’uomo ha ascoltato ma ha dimenticato di vivere. Ci vuole umiltà. Siate gli uni per gli altri, siate fraterni, siate miti, siate saggi, siate prudenti, siate veri.

Molte cose non riuscirete a comprenderle, figli. Perché oggi, per vincere la battaglia, hai bisogno di Gesù al tuo fianco. Perché l’uomo con questo orgoglio, con questo ego, sta distruggendo quello che ha di più prezioso nella vita, che è la grazia di vivere felice. Perché famiglia è felicità, missione è felicità, camminare con Cristo è felicità, essere Chiesa è felicità, avere fede è felicità. Ma questo se tu vivi valorizzando i tuoi doni, la tua intelligenza, se abbracci la tua intelligenza.

Se oggi guardi verso Gesù e gli presenti le tue gioie, vincerai le tue tristezze. Se presenterai a Gesù le tue vittorie, vincerai le tue battaglie. Che siano le fragilità, i problemi familiari, il lavoro di cui hai bisogno, una guarigione, una grazia. Presenta a Gesù il meglio che hai. Perché presentare le difficoltà è molto facile, mentre presentare quello che è buono è molto difficile. Guardare le qualità, guardare la bellezza che è dentro in un cuore. Nonostante tutte le fragilità oggi presenti nel mondo, soprattutto nella vita dei giovani. I giovani vivono in un momento difficile, perché il mondo è in un momento difficile. C’è crescita nella scienza umana, ma ci si è dimenticati della scienza divina, la scienza che dà consapevolezza, che fa crescere, che insegna la fraternità, coltiva la condivisione, valorizza i doni.

Avere questa felicità per poter vivere questo tempo come Gesù è e deve essere per la tua vita: la Via della felicità. Perché è questo che Gesù è per te. È questo che Egli ti vuole dare. Vuole darti quella pace che manca, quella gioia che manca, quel coraggio che manca, quella forza che manca. E vuole dirti: “Guarda, oggi sei in una battaglia. Spesso vuoi la tua volontà, ma metti prima della tua volontà quella di Dio”. Guarda le lotte: se il mondo fosse in pace, io oggi non sarei qui presente in corpo e anima, portandovi questo insegnamento.

Il mondo ha bisogno di conversione, il mondo ha bisogno di trasformazione. L’uomo non può continuare a vivere in questo mondo di illusioni, di peccato, distruggendo la sua felicità.
Voi avete una cosa meravigliosa, che è l’anima, il cuore. Quello che il Padre aveva di più bello lo ha dato a te: la vita, il soffio della vita. Puoi essere qui in questo santuario, che è piccolo, ma in cui vedi la grandezza della fede, della preghiera, della fraternità. Puoi guardare questo paese gigante, Terra della Santa Croce, pregare per il tuo paese, per il rispetto, per l’unione. Nessuno arriva alla vittoria senza unione. Possono essere anche due, ma devono essere uniti. Il mondo ha bisogno di questa unione, di vivere questa unione.

Gesù ci invita, in questo anno missionario, ad essere missionari. Essere missionari significa anche battaglia. Ci saranno momenti in cui sorriderai, ma anche momenti in cui piangerai. Momenti di gioia, ma anche momenti di tristezza. Perché hai un sentimento. E per poter comprendere questo sentimento passi per la missione. Qui sulla terra, nel passaggio, ogni fiore ha le spine, ogni cammino ha battaglia, ha sofferenza. Ogni madre piange, ogni padre soffre quando ama degnamente la sua famiglia, che è il giardino di Dio, tesoro, dono.

Ed è necessario che voi cresciate, figli. Che abbiate la gioia di conoscere voi stessi. Chi sono io? Questo pomeriggio ci fa riflettere su noi stessi davanti a questo piccolo luogo, davanti alla semplicità di questo luogo, in un tempo benedetto. Se non ci fosse Gesù, cosa sarebbe di noi? Come staremmo? Egli calma le tempeste perché è la soavità, la mitezza, la serenità. Allora quando guardi questa bellezza, così piccola ma al tempo stesso così grande, vedi che ognuno qui è il giardino di cui Dio si prende cura, che Dio ama. E iniziate a capire quanto avete bisogno di prendervi cura di voi stessi. Quante volte non ti prendi cura di te stesso, quante volte non ti ami! Mentre Gesù ti ama ed è morto per te. Quante volte disprezzi quello che è bello in te.

Quante volte il tuo sentimento custodisce cose che non possono essere custodite. Perché le cose belle le custodiamo affinché fluiscano nel nostro cuore: l’amore, il perdono, la carità, la fraternità. Ma quello che distrugge non può restare in noi, non ci appartiene. Dio ci ha fatti pieni di Spirito Santo, tu hai ricevuto il battesimo. Allora devi essere luce. Essere pieno di luce per diffonderla in questo mondo che piange, che invoca, questo mondo che ha bisogno di guarigione per le depressioni spirituali, per la sofferenza spirituale, per il dolore che è nel cuore. Non è un dolore nella materia, è un dolore nell’anima. Per questo, la guarigione è la preghiera. È il santo rosario. È trovare il tempo per conversare con Dio, per permettere che Egli parli con te, che scoprire che Egli è in te, che agisce in te, che vuole fare della tua vita uno strumento di pace. Perché devi portare questa pace in questo mondo che oggi è così tormentato dall’odio, dalla vendetta. Le persone hanno bisogno di sorridere per la pace, non per la distruzione. Allora apri il tuo cuore e permetti che il Divino Spirito Santo agisca in te. Permetti al Divino Padre Eterno di abbracciare questo cuore bisognoso di amore. Affidati a Gesù perché Egli è Misericordia. Egli ti ama e si prenderà cura di te.

Allora questo tempo di quaresima è tempo di adorazione a Gesù, è tempo di stare con Gesù. Di avere quella gioia di dire “Cristo vive in me!”. Hai bisogno di avere questa gioia. E sentirai realmente la trasformazione di cui il mondo intero ha bisogno. Quella che viene da dentro. E che ha il potere di trasformare tutto. Perché Dio è Padre, figli.

Per questo, con grande affetto e amore, voglio darvi la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice i presenti

Cari figli,
vi ho benedetti con immenso amore. Sono stata così felice di essere qui presente, per la volontà di Dio, a benedirvi e a chiedere a Gesù che benedica i fiori, che benedica voi. Che ciascuno riceva questa benedizione che è Gesù nella sua vita, nel suo cuore, nella sua anima.

Questo messaggio ci ha dato una preparazione bellissima perché potessimo avere un tempo di grazia, un tempo di gioia, e che la nostra felicità sia poter stare insieme a Colui che vuole stare con noi. Gesù che ama, che perdona, che abbraccia, che illumina. Con il Divino Spirito Santo, vogliamo seguire le orme di Gesù Cristo. Tenendoci per mano, come famiglia, come popolo di Dio, come Chiesa, come missionari, come comunità che amano veramente il Cielo.
Che Dio vi benedica e vi renda molto perseveranti nella fede.
Chiedo a Gesù che la grazia si verifichi nella vostra vita, che quello di cui avete bisogno si verifichi nella vostra vita.

In quest’anno, dato che è l’anno delle missioni e delle comunità, faccio una richiesta a Gesù: la grazia del silenzio nella vostra vita. C’è molto rumore che distrugge la famiglia, la vita dei missionari, delle comunità. Che venga il silenzio. Quando c’è silenzio viene l’umiltà, la semplicità, la brezza soave, arriva il profumo di Gesù. Ed è questo profumo che voi veramente dovete coltivare in questo tempo quaresimale, perché Gesù ha dato la vita per te ed Egli vive e regna in mezzo a noi. Egli è l’Alimento di ciascuno, di ogni cuore. Che ti benedica e ti renda saldo in questa missione, perché avrai bisogno di molta forza.

Che il Padre, il Figlio e il Divino Spirito Santo benedicano ciascuno di voi.
Ecco la Serva di Dio, la Madre di Piedade, che oggi benedice anche quelli che compiono gli anni e augura loro molta pace.
Il Signore mi chiama. Ecco la sua Serva. Maria, la Madre di Piedade.