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2021

22.08.2021

messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais domenica 22.08.2021
traduzione dall’audio

Cari figli,
con grande affetto ci mettiamo alla presenza di Dio in questo pomeriggio di benedizioni. Anche se stai attraversando un dolore nel tuo cuore, nella tua anima, Gesù in questo momento è con noi, dandoci forza, coraggio, luce e portandoci la ricchezza più bella, che è la fede. Che questa fede possa sostentarci, perché stiamo vivendo tempi difficili, ma anche tempi di grazie. Nulla in questo mondo si perde, tutto si trasforma con il potere della preghiera, della fiducia e dell’abbandono.

Siamo di Dio. Questa è la grande grazia che Dio ci concede: in questo passaggio che è la Terra, ci incontriamo per percorrere il cammino verso il Regno dei Cieli. Allora ognuno di voi, nel silenzio del proprio cuore, ringrazi Dio per la fede, per la fiducia, per la forza che oggi ti sostiene, per il coraggio che ti fa andare avanti. Perché sono tempi di lotte, tempi di battaglie, tempi difficili. Quando vi guardo, qui in questo santuario, vedo presente nei vostri cuori anche il dolore, la nostalgia. Quanti di voi vengono qui per chiedere forza, perché veramente senza Dio non si riesce a vincere. Il cammino è pieno di pietre e di spine, ma Dio ti sostiene.

Allora che questa domenica sia una domenica di forza, di luce, per coloro che hanno davvero bisogno di essere fortificati. Soprattutto tu che sei qui in questo momento e hai bisogno di questa forza. Abbandonati a Gesù come Gesù si è consegnato per amore a noi. In verità, noi abbiamo bisogno di guardare Cristo e vedere la gloria, la gloria bellissima di questo mistero del santo rosario che state meditando: la resurrezione. La resurrezione per poter incontrare veramente Dio.

Oggi chiediamo a Dio questa forza e questa fede per non perderci d’animo. Anche quando le lacrime si impadroniscono del mondo, Dio è la nostra speranza di luce. Cosa significa “speranza di luce”? Significa che possiamo sperare in Dio. Egli verrà e illuminerà il nostro cammino. Anche nei momenti di dolore insopportabile, Dio ci sosterrà. Il mondo ha bisogno di questo sostegno di Dio, di questo sostegno che è Dio stesso.

È per questo che dobbiamo riflettere molto sull’Eucarestia. Oggi, in questa domenica del Signore, riflettiamo sulla necessità della Santa Comunione, di stare in comunione con Gesù, perché Egli è veramente il nutrimento della nostra anima, il nutrimento del nostro cuore. Passerete per molte prove. Lungo questo cammino, qui sulla terra, incontrerete i grandi ostacoli che cercano e cercheranno di impedirvi di seguire il cammino. Ma Dio vi sosterrà. Allora quando vedete questi ostacoli che cercano di scoraggiarvi, dovete guardare la grazia, che è la grazia celeste, che è Cristo stesso, l’Eucarestia, e cercare questo nutrimento per sostenervi, perché da soli non riuscirete a vincere. Allora il tuo sostegno è Gesù Eucaristico.

La misericordia sta traboccando sulla terra. In questo momento la terra ha bisogno della misericordia. Gesù ha detto: “Io sono l’ultima tavola di salvezza”. Egli è la nostra fonte di salvezza suprema, per questo Egli procurerà una nuova terra per i figli amati. Allora dobbiamo credere in questo grande mistero divino: la trasformazione.

L’uomo ha bisogno di questa trasformazione. Ma l’uomo ha tardato tanto a trasformarsi, si è perso in mezzo alle grandi battaglie, in mezzo alle grandi lotte. Una cosa importantissima sulla quale dobbiamo riflettere – perché Gesù è qui con noi, nella brezza leggera – è che l’uomo ha bisogno di convertirsi. L’uomo sta attraversando momenti difficili, ma il suo cuore è indurito. Questo cuore ha bisogno di convertirsi, questo cuore ha bisogno di Dio: quando Dio abita in questo cuore, esso cambia. Le nostre grandi sfide di oggi, nel cammino spirituale, sono vincere le grandi e le piccole battaglie. Molti attraversano quelle grandi, altri attraversano quelle piccole, ma in verità tutti stanno attraversando battaglie. E dobbiamo vincere le trappole, tra le quali la divisione.

Il mondo oggi è molto diviso. Siamo in un tempo in cui l’umanità avrebbe bisogno di tenersi per mano, vincere questa peste, vincere questo dolore, vincere questa sofferenza, perché la peste del peccato è molto più grande della pandemia. Allora dobbiamo vincere questa peste. La peste della gelosia, la peste della vanità. Non parlo della vanità umana, ma di quella ricerca soltanto del potere, dell’avidità, di se stessi. L’uomo ha bisogno di essere servo di Dio, di stare qui per servire. Come padre, madre, figlio: essere famiglia. In quest’anno in cui San Giuseppe si sta prendendo cura delle famiglie.

Quindi l’umanità ha bisogno di conversione. A che serve all’umanità attraversare le prove, se non si converte a Dio? Se ogni giorno di più viene meno il profumo della misericordia nella vita dell’uomo? Allora è necessario preparare bene il nostro cammino con Gesù. Camminare in modo sapiente. Figli, Gesù ha detto “Io sono la Via, la Verità e la Vita”: come possiamo noi vedere questa Via? Con l’umiltà. Nessuno riuscirà a seguire questa Via con l’orgoglio, con la vanità, con il voler stare al primo posto. Gesù, nella nostra vita, si è presentato come la Via. Ma la Via dell’umiltà. Quando meditiamo sul fatto che Gesù è la nostra Via, riusciamo a vederlo camminare con le sue vesti bianche, lasciandoci le sue orme da seguire: la sua umiltà, il suo amore, la sua attesa, il suo affetto per l’umanità. E l’umanità è fredda, non sa essere accogliente, non sa vivere in fraternità, in comunità, nella vita missionaria. È un’umanità che attacca, che perseguita, un’umanità che è malata, molto malata.

L’umanità ha bisogno di questa guarigione, di questa conversione. Di una conversione sapiente. Dovete voler essere uomini nuovi. Cosa vi aspettate da questa terra, figli, se non trasformate la vostra vita? Forse che la sofferenza finirà qui? No. Se non trasformerai la tua vita, ci saranno tempeste su tempeste, ondate di sofferenza dopo ondate di sofferenza, paesi e nazioni in guerra. Allora tu hai bisogno di questa guarigione. Gesù non ti sta dando un’opportunità, Gesù ti sta dando la guarigione. Egli è la Via che devi seguire, seguire con sapienza. È necessario predicare il Vangelo con sapienza. Ci vuole l’esempio della sapienza, l’esempio dell’amore, l’esempio della trasformazione. Guardiamo questo mondo e vediamo che oggi ci sono uomini che si trascinano nelle meschinità, uomini che implorano misericordia, bambini che implorano misericordia, giovani senza splendore, senza luce, senza speranza. Allora abbiamo bisogno di guarirci, di convertirci.

Il dolore maggiore, figli, non è quel dolore che spesso portate nel silenzio del cuore, il dolore della perdita, dell’aver dovuto riconsegnare a Dio quella persona che amavi – è un dolore grande, ma è un dolore che consola, che conforta, che fortifica, perché tu sai che quella persona è di Dio, sai che forse tu stesso domani non sarai più in questo mondo – ma è il dolore che il mondo sta attraversando, fatto di superbia, di avidità, di orgoglio, un dolore che sta portando le famiglie alla divisione, alla guerra. L’uomo sta mettendo tutto al di sopra di Dio, cerca il potere della materia. Mentre Dio ti ha messo al di sopra di tutto questo. Allora è necessaria questa guarigione. Per questo oggi abbiamo Gesù, l’ultima tavola di salvezza, la nostra speranza suprema. Egli è l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.

E dobbiamo avere soavità. Io sono qui portandovi il Cielo e portando in Cielo le vostre necessità, le vostre richieste – per il dolore, per la malattia, per l’infermità, per la divisione nelle famiglie, per l’unità della quale tutte le comunità hanno bisogno, per la forza della quale la Santa Chiesa ha bisogno, per l’amore del quale le nostre famiglie hanno bisogno – tutte queste richieste le porto al Padre, al Figlio e al Divino Spirito Santo. E confido, le affido. Come Madre vedo il mondo stanco, sofferente, senza speranza, ma vi porto la speranza, vi porto la luce, vi porto la parola, l’insegnamento, la catechesi, la forza. Voi non sapete quale potere ha la Parola di Dio! La Parola di Dio ti rialza quando vuoi essere di Dio, quando desideri fare la volontà di Dio. Ecco perché Gesù ha detto: alzati! Perché l’esercito non può restare sconfitto, distrutto, l’esercito deve vincere, dev’essere pronto per la vittoria.

Allora quest’anno è un anno pieno di battaglie ma anche un anno molto benedetto, è l’anno di San Giuseppe. San Giuseppe è un bellissimo esempio di fede, esempio di forza, esempio di lavoro, esempio di amore e di adorazione a Gesù. San Giuseppe è esempio per i padri, è esempio per il popolo di Dio. Allora tu devi essere questo esempio di fede.

Ed è necessario invocare lo Spirito Santo. Quando sei nell’oscurità ci vuole lo Spirito Santo, quando hai bisogno di scienza ci vuole lo Spirito Santo, quando hai bisogno di intelligenza ci vuole lo Spirito Santo, quando hai bisogno di fortezza, quando cadi a terra, ci vuole lo Spirito Santo. Quando hai bisogno di consiglio, quando guardi il Cielo e dici a Dio: “Cosa faccio? Come faccio?”, ci vuole lo Spirito Santo. Dovete invocarlo, pregare, abbandonarvi. Il mondo è nelle tenebre, ma lo Spirito Santo è più grande delle tenebre, Egli è luce. Se tu accendi una luce, per quanto grande sia l’oscurità, essa scompare. Allora lo Spirito Santo è questa luce, questa luce che accenderà una fiamma di fede nella famiglia, nelle comunità. Non puoi essere così ignorante da ignorare lo Spirito Santo di Dio. Devi permettere allo Spirito Santo di agire! Anche quando ti mancano le risposte, le parole, la comprensione, anche quando sei a terra, permetti allo Spirito Santo di agire! Quando dici: “Signore, perché non capisco il tuo piano?”, permetti allo Spirito Santo di agire. Quando dici: “Signore, perché hai raccolto questo fiore che amavo tanto?”, permetti allo Spirito Santo di agire. Egli ti darà risposta. Quando il tuo dolore sembra più grande della tua fede, permetti allo Spirito Santo di agire. Forse che l’uomo permette allo Spirito Santo di agire? Quando vedi una guerra dentro la tua casa, permetti allo Spirito Santo di agire? Quando vedi una divisione nella tua comunità, permetti allo Spirito Santo di agire? Quando vedi una divisione sulla Terra, nazioni nel dolore, persone piene di paura, permetti allo Spirito Santo di agire? Perché lo Spirito Santo è la luce. Allora non puoi ignorare questa luce, devi chiedere questa luce, supplicare questa luce!

Perché quest’anno è l’anno di San Giuseppe, figli? Perché l’umanità ha bisogno di seguire i passi di coloro che sono stati fedeli. Perché è l’anno dell’invocazione allo Spirito Santo? Perché San Giuseppe ha invocato lo Spirito Santo: quello che non capiva, lo Spirito Santo glielo mostrava; quando non comprendeva, lo Spirito Santo lo conduceva. Quindi avete un insegnamento di come permettere che Dio realizzi nella vostra vita il piano più grande.

Che Dio vi porti il vino buono, perché state aspettando il vino buono. Se state vivendo la paura, la disperazione, la fame, la guerra – a volte non c’è una grande guerra nel mondo ma la guerra è nelle famiglie, nelle comunità – dovete permettere allo Spirito Santo di agire. È necessario avere questa soavità. In questa Valle siete così vicini a Dio. Perché siete così vicini a Dio? Perché Dio ha scelto questo luogo, figli. Dio ha scelto questo luogo nel quale il Cielo si apre e Dio mi conduce qui per guardare il mondo in un momento in cui l’umanità sta ricevendo segni così grandi dal Cielo, perché la Parola di Dio si sta realizzando. E l’uomo non sta aprendo gli occhi alla conversione e alla preghiera. Allora apri il tuo cuore! Niente nel mondo è come tu vorresti che fosse, ma tutto nel mondo può essere trasformato dalle mani di Dio.

Con grande affetto voglio darvi la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
benedirvi per me è essere benedetta. La ricchezza più grande di una Madre è quando ha il permesso di Dio di benedire i figli. Allora benedirvi è una benedizione per me. E chiedo a Gesù di benedire tutti voi qui in questo momento così pieno di unzione dello Spirito Santo.

Ho chiesto a Gesù di benedire i fiori per la guarigione e la liberazione dei malati nel corpo e nell’anima.
Chiedo a Gesù di confortare il cuore di coloro che piangono. Molti qui oggi stanno piangendo il dolore della perdita di una persona amata.
Esistono diverse grazie. È una grazia poter stare nella grazia di Dio. Voi ringraziate tanto per il miracolo: tanti figli qui stanno ringraziando per il miracolo della guarigione fisica, ma vedo qui persone che stanno ringraziando Dio per aver preso con sé un fiore del suo giardino. Ringraziano Dio perché hanno fede, perché credono nella resurrezione. Anche questo è un miracolo. In mezzo a un mondo così incredulo, chi crede vive questo miracolo della vita, il mistero della resurrezione, che è il più grande di tutti, quello che ci porta la misericordia di Dio.

Benedico i figli che sono venuti a chiedere una grazia. Tanti figli sono venuti a chiedere una grazia: il lavoro, la salute per tanti bambini e giovani che sono malati, la liberazione della propria famiglia.

Affido le vostre richieste alla Santissima Trinità, che è Dio. Che lo Spirito Santo possa illuminarci. Questa è la richiesta che faccio a Gesù in questo giorno del Signore, giorno della Santa Eucarestia, giorno in cui stare in comunione con il Cielo, con Cristo che è la nostra Via, la nostra Verità e la nostra Vita.

Rimanete nella pace. A chi compie gli anni auguro molta luce.

Ecco la Serva del Signore, Maria l’Immacolata Concezione, Madre e Signora della Pietà. Il Signore mi chiama.

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