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2019

27.01.2019

2019 – Anno delle missioni e delle comunità
Messaggio del 27.01.2019

traduzione dall’audio

Cari figli,
che [vi raggiunga] la grazia di Dio, la presenza bellissima dell’amore che Dio ha per la famiglia, per i giovani, per i bambini, per il Brasile che ha tanto bisogno di questo amore di Dio. Solo l’amore di Dio è l’amore che guarisce le ferite, le ferite delle perdite, della sofferenza, di quello che senti. Solo Gesù può essere il tuo sostegno, la tua fortezza. È Gesù lo è, figli. È nei momenti delle battaglie più grandi che vedi che Gesù ti porta in braccio. Ti prende in braccio e ti fa andare avanti.

Questo è l’anno delle missioni, delle comunità, e soprattutto di preghiera per la Santa Chiesa, perché la vita missionaria più grande è il popolo di Dio, la famiglia di Dio, la Chiesa di Gesù. Quando preghiamo per la Santa Chiesa, preghiamo soprattutto per vocazioni sante, per la sapienza di quelli che stanno guidando il gregge, per i giovani, che sono la certezza e la speranza di un mondo rinnovato. I giovani hanno bisogno di molta preghiera. Sono forti, ma spesso si lasciano anche prendere dalle fragilità. Hanno bisogno di essere più forti delle debolezze, devono avere più vita e azione con lo Spirito Santo di Dio.
L’anno delle missioni ci invita a chiedere sempre allo Spirito Santo di illuminarci, di stare davanti a noi, in modo che non manchi luce al popolo di Dio.

E Gesù ha fatto anche un appello fortissimo di preghiera per il Brasile. Il Brasile ha raccolto molte sofferenze: spirituali, materiali, temporali. È necessario fare una riflessione: è arrivato il tempo di pregare di più, di proteggersi e di proteggere il mondo da tutta questa avidità, in cui l’uomo dimentica di essere immagine e somiglianza di Dio. Quante volte non sai rispettare quello che Dio ha creato affinché tu fossi felice. Dio ha creato un mondo molto bello per te, e oggi l’umanità si sta distruggendo perché non sa valorizzare quello che è realmente bello, a cominciare dalla famiglia.

Gesù ci dice che la famiglia è un giardino, che la famiglia è un dono, che la famiglia è un tesoro, il bene più grande. E oggi molte volte l’uomo non sa amare questo tesoro, non sa prendersi cura di questo giardino. Gesù ci ha fatto un appello fortissimo, dicendo: “Quante famiglie sono nelle lacrime, quante famiglie sono nella disperazione!”. E voi potete sentire questo così vicino. È necessario sentire più profondamente che oggi la sofferenza è dentro le case, che ogni famiglia sta attraversando una prova. Per questo Gesù ci chiede di essere comunità, di essere popolo di Dio, di fare opere vive. Quando apprendi la sapienza, allora vuoi tradurre in azione quello che hai imparato.

Per questo Gesù ha voluto che io chiedessi al mondo di cercare la catechesi biblica, di studiare di più la Parola di Dio, la Bibbia. La famiglia non mette in pratica, innanzitutto perché non conosce. Quanti dicono “sono cristiano”, ma non conoscono la Parola, non vivono la Parola. E per conoscere dobbiamo cercare di approfondire questa conoscenza del Cielo che è la Parola di Dio, per arricchirci. Anche perché siete in un tempo di battaglia, in una sofferenza molto grande. Ma quando hai Dio e poni davanti a te lo Spirito Santo, allora hai una consapevolezza molto maggiore.

Perché ci sono cose, figli, che potrete evitare con il potere della preghiera. Ma ci sono cose che non potranno essere evitate, per le quali dovrete passare affinché l’uomo cerchi di più la strada verso Dio. Quindi ci sono molte cose riguardo alle quali Dio potrà avere compassione per l’umanità. Ed Egli ha compassione. Mentre per altre, non è che il Padre non ami il mondo, ma avverranno perché il mondo, i figli, non stanno amando l’opera del Padre e per questo stanno raccogliendo quanto hanno seminato. Come insegna Gesù: raccogliamo quello che seminiamo.

Quando oggi vedi il Brasile in lacrime, di dolore, vedi che l’uomo sta raccogliendo quello che ha seminato. In modo disonesto, senza conoscenza dell’amore al prossimo e a Dio. Verso quello che Dio ha creato. Sarà che l’uomo ha tanto, tanto, tanto bisogno solo delle cose materiali? Quello che manca oggi all’uomo non sono le cose materiali, sono quelle spirituali. Manca il cuore che sappia perdonare. L’umanità non è mai stata in un’angoscia così grande. Molte volte hai il rosario in mano e un’angoscia dolorosissima nell’anima. Per mancanza di perdonare a te stesso. Quando sei libero – come dice Gesù: siamo liberi, liberi di andare lontano, in cerca di quello in cui crediamo – quando hai la grazia di vivere in piena grazia, allora non ti abbatti per delle briciole, vinci le briciole. Oggi l’uomo è sempre abbattuto, tutto lo turba.

Noi siamo in un cammino missionario, del Santo Padre con i giovani, ed è necessario per i giovani vincere queste briciole che oggi il mondo offre loro, privandoli della gioia di essere felici. Oggi c’è molta tristezza. Molti giovani hanno bisogno di questa azione dello Spirito Santo. Molti sono in ricerca, nell’affidamento e nella preghiera, ma molti ancora non conoscono la Parola di Dio.

Per questo Gesù vuole renderci consapevoli che l’anno delle missioni è l’anno in cui bussare alle porte delle famiglie bisognose. È l’anno in cui uscire in strada, l’anno in cui guardare verso quelli che hanno bisogno di qualcuno che li guardi, che parli loro di Dio. A volte entra di tutto nelle case delle persone, tranne questa grazia che deve entrare e regnare, che è Dio.
Allora i missionari di oggi sono quelli che devono avere vita e opera, azione: camminare, evangelizzare, ascoltare. Soprattutto ascoltare. Dedicarsi all’ascolto. Ascoltare quell’anima che ha bisogno di qualcuno che la ascolti. Il mondo è molto carente di Dio. E il Brasile soprattutto, anche per tutto quello che è successo, così vicino a voi*. E possono succedere cose ancora più tristi in Brasile e sulla terra. Allora è necessaria la preghiera, l’abbandono. Siamo qui, siamo di Dio, figli. Io sono qui, vengo in corpo e anima a portarvi questo insegnamento. A chiedervi, con affetto, di vivere la Parola di Dio. Di avere il gusto di conoscere la Parola, di viverla. Perché tutto passa, mentre la Parola resta per sempre.

Io ho pregato sempre per la vostra missione di oggi, come missionari della Santa Chiesa, del Santo Padre. So che le persecuzioni saranno enormi. Non è tempo di perseguitare né di criticare, è tempo di stare uniti e vincere il demonio. Perché il demonio vuole vincere e soprattutto distruggere la famiglia, distruggere i valori della fede. La critica è quella che il mondo oggi fa di più, ma nessuno ha il proposito di vincere il demonio. E il demonio si vince con un’arma così piccola, che sta nelle vostre mani in questo momento: il santo rosario. Il silenzio della preghiera. Non sapete la forza che la preghiera promuove nella vostra vita! Quando, per alcuni minuti, dimenticate questo mondo rumoroso.

In questi giorni hai pregato per tutta questa sofferenza in Brasile e nel mondo, hai pregato per le famiglie, per quelle che hanno avuto perdite materiali, familiari, che hanno il cuore sconvolto dal dolore. Ma è in questi momenti difficili che per un momento rifletti sul fatto che tutto è di Dio. A volte accadono queste sofferenze affinché l’uomo pensi di più a quello che sta facendo.

Perché dove va l’uomo, se non cerca di mettere nella sua vita la sapienza dello Spirito Santo? La sapienza umana corrompe, distrugge, mentre la sapienza dello Spirito Santo è quella che, quando preghi, lo Spirito Santo parla dentro di te, realizza in te i disegni che Gesù desidera, che il Padre desidera.
E allora riesci a comprendere al di là della capacità umana, perché la sapienza divina è la sapienza luminosa, la sapienza che ci dà l’apprendistato della coscienza, ci fa diventare persone coscienti.

Sarà che oggi gli uomini che hanno il potere di condurre così tanti contenuti sulla terra, stanno mettendo questa sapienza dello Spirito Santo, stanno valutando quanto è importante? Il lavoro, la grazia della prosperità, ma anche il limite di tutto questo. Il rispetto, innanzitutto, verso la creazione divina, la creazione di Dio. State vivendo tempi ardui, in cui guardate questo mondo e non riuscite più a vedere la luminosità: la luminosità dell’infanzia, della gioventù, della famiglia. È necessario, in questo anno delle missioni, rivedere questi valori, figli. Affinché possiate fare del mondo quello per cui io, Maria, sto lottando. Perché Gesù mi insegna a lottare con voi per il trionfo del mio Cuore Immacolato.

Allora è tempo di riflettere, tempo di mettersi in ginocchio e pregare, chiedere a Dio protezione. Dio sta mostrando segni visibili del fatto che l’uomo deve fermarsi un po’ e pensare a Dio. Metti Dio davanti a te, in tutto quello che fai. Da quando apri gli occhi al mattino fino a quando vai a dormire la sera. Metti Dio davanti a te. L’uomo vive molto senza mettere Dio davanti a sé. Ma potete stare certi che, nei momenti difficili della vostra vita, Dio è con voi e vi porta in braccio. Come Gesù sta facendo adesso con tutti quelli che hanno bisogno di essere portati in braccio. Non li lascia senza aiuto. Egli è il miracolo vivo. Il miracolo che restaura questo cuore che oggi ha bisogno di essere lavorato.

Allora questo messaggio di oggi ci chiama ad una vita missionaria, ad una vita di opere, di comunità missionarie, di Chiesa viva, di gioventù che accenda una luce, che si chiama Spirito Santo di Dio. Che lo Spirito Santo muova questo mondo, non solo il Brasile, perché la sofferenza oggi è in ogni angolo della terra, visibile, tangibile. Tutti possono vederla, sentirla, assistere ad essa. Ma esiste una sofferenza molto peggiore che forse oggi l’umanità non percepisce, che sta distruggendo l’uomo: quella che è nel suo cuore e nella sua anima.

Allora è il momento di fare questa riflessione, è il momento di continuare a pregare per la Santa Chiesa, per il Brasile. Chiedere molto la protezione di Gesù Misericordioso. Quando vi vedo in battaglia qui sulla terra, figli, metto tutti voi sotto la protezione di Gesù Misericordioso. Perché Egli è la fonte di cui avete bisogno in questo momento. Misericordia, Signore! Metto voi, il Brasile, il mondo, la Santa Chiesa, tutto il clero, il popolo di Dio, le famiglie, i giovani, i bambini, affido tutti a mio Figlio e chiedo a Lui: “Prenditi cura di questa famiglia, che è il giardino più grande”.

Allora preghiamo Gesù oggi in questa domenica, giorno del Signore, giorno di preghiera per le famiglie che stanno soffrendo. Io sono qui in corpo e anima e vedo la sofferenza nel mondo, in Brasile. Non sono qui a svolgere il ruolo di madre: sono la vostra Madre, la Madre di Dio e la vostra Madre. Sento quello che sentite. Ascolto le vostre richieste, i vostri appelli, le vostre suppliche, conosco le battaglie che verranno. Perché è l’anno missionario, l’anno delle comunità, anno di molte lotte.

Ma è necessario pregare e chiedere a Dio che metta più sapienza nel cuore dell’uomo. Perché se l’uomo non avrà sapienza, distruggerà tutto quello che Dio ha fatto per lui. Quindi ha bisogno di molta sapienza, in modo da avere valori che rispettino la vita, che rispettino quello che Dio ha creato – la natura, gli animali – tutto quello che Dio ha creato, e soprattutto i suoi figli, fatti a sua immagine e somiglianza. L’uomo ha bisogno di molta sapienza. Non la sapienza della conoscenza umana, ma la sapienza dello Spirito Santo, che insegna ad avere timore di Dio, ad avere rispetto, a chiedere consiglio, ad essere prudenti, a non lasciarsi prendere dall’avidità, a non farsi corrompersi dall’avidità. È di questa sapienza che il mondo ha bisogno. Affinché non solo il mondo venga guidato verso la pace e la felicità ma soprattutto i figli di Dio, che sono l’essenza primordiale di questo mondo che Dio aveva creato perché fosse un luogo di passaggio così bello, e che oggi ha tante battaglie.

Preparatevi, perché verranno molte battaglie. Verranno molte sofferenze. Ma verranno anche molte grazie, figli. Ogni volta che vedi una sofferenza, pensa alla grazia, pensa alla misericordia di Dio, pensa alla protezione che Dio concede, alla grazia di Dio, pensa che tutto potrebbe essere molto peggiore se tu non fossi qui in questo momento a pregare per il Brasile, per il mondo. La preghiera è la grande forza. Dovete essere consapevoli di quanta forza riuscite a ricevere nel momento in cui pregate. E questa forza è trasmessa al mondo intero. Quando ti metti in ginocchio e inizi a pregare, il Cielo illumina tutta la faccia della terra.
Gesù si sta avvicinando a noi in questa brezza leggera.
In questo momento vi benedico.

in questo momento la Madonna benedice i presenti

Cari figli, vi ho benedetti con molto affetto.
Il momento della benedizione è il momento in cui chiedo a Gesù di benedire i fiori per la vostra guarigione e liberazione.

Oggi questo messaggio ci insegna a fare una riflessione piena di sapienza dello Spirito Santo. Dove va l’uomo che non sa mettere Dio davanti alle sue azioni? Dove va? Questa è la grande riflessione del messaggio di oggi per te che sei qui pregando per il Brasile, per la Santa Chiesa, chiedendo a Dio in preghiera per la pace, soprattutto per la tua conversione, perché Gesù tranquillizzi i cuori di quelli che stanno soffrendo amaramente le perdite dei loro familiari in questa terra che oggi ha bisogno di cercare in Dio più forza e fedeltà ai suoi insegnamenti, amore e rispetto verso la creazione divina. È questo che l’uomo deve capire. E spesso diventa difficile perché mette le cose terrene addirittura al di sopra di lui. E non sa che Dio ha creato tutto questo affinché l’uomo potesse essere felice. Non schiavo, ma felice.

Per questo, in questa benedizione, io chiedo a Gesù Misericordioso di prendersi cura delle famiglie del mondo intero. Dei giovani, che stanno vivendo momenti di preghiera per il mondo, per la Santa Chiesa, e soprattutto per la pace.

I fiori che mi avete offerto sono quelli che sono stati benedetti dal mio Figlio amato, Gesù.
Che tutti rimangano in pace.
A chi compie gli anni auguro molta luce per seguire il cammino di Dio.
Che tutti rimangano nella pace.
Le grazie per le quali siete venuti a ringraziare sono grazie ottenute. E otterrete ancora di più con la fede, con la preghiera e con la fiducia. E le richieste che siete venuti a fare sono già nel Cuore di Gesù.

Ecco la Serva del Signore, la Madre di Piedade, l’Immacolata Concezione, ed ecco che il Signore mi chiama.