messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais domenica 13.07.2025
traduzione dall’audio
Cari figli,
è una grande gioia – posso dirlo come Madre – è una grande benedizione questa domenica di grazie, di preghiera, questo incontro con il cielo, con la parola del Signore, questo momento in cui ci mettiamo qui, in quest’anno della Giustizia, vivendo questo combattimento. Come ci insegna Gesù nella bellissima preghiera per quest’anno, che la Santissima Trinità – il potere maggiore della nostra vita – ci insegni a combattere, a vincere e a sconfiggere il nemico. Oggi è una domenica di benedizioni, una domenica di pace, una domenica di fede, una domenica di silenzio, di incontro con Dio, con Gesù.
In questo messaggio di oggi, la nostra bellissima meditazione, riflessione, è sull’essere perseveranti. Qualcosa che purtroppo oggi i figli di Dio non sanno essere: perseveranti. A volte si perdono lungo il cammino: per l’orgoglio, per l’ego, per la vanità, per la superbia, per l’avidità. E Dio ci sta sempre insegnando a vincere, a combattere, a non permettere che il demonio ti faccia cadere, soprattutto tu che sei servo del Signore. Infatti, quante volte il male vuole scoraggiarti. Quante volte! Quante volte vorresti mollare! E in questo momento, figli, se volete servire Dio non potete avere paura, altrimenti non servirete Dio. Dovete avere fede.
Servire Dio oggi è una grande missione, non è una missione qualunque. Stare qui oggi per essere servo del Signore è per i forti, per i fedeli. Non è facile dire: “Signore, si compia in me la tua santa volontà”. Oggi l’uomo è rivolto soltanto alla propria volontà umana, al suo ego umano. È molto difficile per l’uomo ascoltare la voce del cuore, del silenzio dell’anima, e fare la volontà di Dio. Ma se oggi hai paura non seguirai Dio, perché il mondo è malato. Non sto parlando di una malattia del corpo, sto parlando dell’anima, del peccato. Il peccato è la peggiore malattia. Non avete sentito oggi chiaramente – nella meditazione del Santo Vangelo – parlare dell’eternità, dell’entrare in cielo, del guadagnare il cielo? Chi va in cielo? Coloro che sono forti! Non i deboli, ma i forti nella fede. Perché percorrere questo cammino della terra, vincere questa valle di lacrime, non è facile. È difficile!
Se l’uomo avesse una fede fondata su Cristo sarebbe facile, ma la fede l’uomo è fondata sulla sabbia. È una fede che giudica, una fede che critica, una fede che perseguita. E dice di avere fede. Se hai fede perdoni, ami, abbracci, vai avanti con Gesù.
Chi è Gesù per me? È il mio tesoro, il mio Figlio amato.
Chi è Gesù per te? Per te uomo, padre, per te donna, madre, per te sacerdote, per te missionario: chi è Gesù per te? Gesù è la nostra ricchezza.
Figli, immaginate un mondo senz’acqua e tutti con molta sete. Che tristezza! Sei pieno di sete e non hai acqua per saziare la tua sete. E immagina di essere senza Gesù. Di essere nel deserto, perso, senza Gesù. Come ti sentiresti? Tu che oggi hai ricevuto la Santa Comunione, tu che hai il privilegio di dire: “Gesù è nel mio cuore, Gesù è nella mia anima, Gesù è nella mia vita”. Tu che oggi vivrai con Gesù nella tua casa, insieme ai tuoi familiari, amici, fratelli, comunità, chiesa. Se tu oggi non avessi Gesù, come ti sentiresti? In questa domenica del Signore, Gesù ci è stato dato – per bontà della Santissima Trinità – come il grande banchetto, il grande Alimento, il grande Salvatore. E se oggi improvvisamente tu guardassi e non trovassi più Gesù, come ti sentiresti? Sentiresti un dolore nell’anima. Perché Gesù è il cammino che ti porta in cielo. Tu sai che qui sulla Terra è un passaggio, che può finire anche oggi; tu sai che Gesù è il cammino che ti porta in cielo.
E mentre percorri questa valle di lacrime, quante volte il demonio vuole distruggere la tua fede! Perché, se distrugge la tua fede, sconfigge la tua famiglia, sconfigge il giovane, il bambino. Per questo Gesù ci dice: “che ti manchi tutto, ma che non ti manchi la fede”. E oggi in questa meditazione Gesù ci fa comprendere che, come starebbe male l’uomo assetato senza avere acqua, così starebbe male l’uomo assetato dell’amore di Gesù senza avere Gesù.
Ma noi abbiamo una grazia che si chiama Misericordia. Misericordia di Dio per noi. Oggi tutti noi – Maria Immacolata e i figli – abbiamo la Misericordia di Dio, camminiamo con Cristo Misericordioso, abbiamo la grazia della Misericordia di Dio. Per questo siamo qui in una domenica di gioia, questi figli sono qui mostrando la loro devozione con un atto di amore a Gesù, al suo Sacro Cuore. Questo è un atto di amore a Gesù: essere servo del Signore, abbandonarti, metterti ai piedi di Gesù che sta aspettando il tuo sì, il tuo cambiamento di vita.
È così bella la tua famiglia! Vorrei che oggi rifletteste su questo, perché siete in un mese dedicato alla famiglia qui in questo Santuario. La famiglia è il giardino di Dio, la famiglia è il maggiore dono che Dio vi ha concesso. Tutti voi avete una famiglia. E vorrei che pensaste alla ricchezza che è la vostra famiglia. Perché ciò che il demonio oggi cerca di distruggere è la tua ricchezza. Non la ricchezza materiale, che puoi recuperare, ma la ricchezza che è la tua famiglia. Quando la perdi soffri amaramente perché, una volta che hai perso questa ricchezza, difficilmente ritroverai questo splendore che è il dono di Dio, il giardino di Dio. Allora oggi devi essere costruttore, custode, edificatore della tua famiglia.
Per questo abbiamo qui la grazia di pregare il santo rosario per le famiglie. Qui oggi esistono vari gruppi di preghiera, di devozione a Maria pregando Dio per le famiglie: un apostolato bellissimo che si chiama santo rosario. Perché Gesù dice chiaramente che la famiglia che prega il santo rosario vincerà le cattiverie e le insidie del demonio. Riflettete dunque sull’importanza della preghiera. Forse la tua casa ha tutto ciò di cui ha bisogno, ma non ha ciò che le serve di più: la preghiera. La preghiera è il momento in cui incontri Dio, in cui Dio ti viene incontro. E quando hai la felicità di pregare, tutto nella tua vita diventa preghiera: il lavoro, la condotta spirituale della famiglia.
Pensate alla vita di un sacerdote. Un sacerdote è padre spirituale di una comunità. Nella sua vita, la comunità diventa la sua famiglia, il suo giardino. Allora un sacerdote è un padre. Per questo tutti i sacerdoti hanno bisogno della gloriosa protezione di San Giuseppe, che è il padre della famiglia, padre spirituale di tutte le famiglie. Questo padre che Gesù vi ha dato. Gesù lo ha avuto come padre e lo ha dato a voi come padre. Dunque i sacerdoti sono padri spirituali di una comunità.
Riflettete: cos’è una comunità oggi? Com’è la situazione del mondo di oggi? I giovani stanno bene? I bambini sono felici? Gli uomini e le donne sono in armonia? È difficile, figli, vedere giovani felici, bambini totalmente in pace, padri e madri totalmente edificati. Non è impossibile, ma oggi se non ti aggrappi alle mani di Dio e alla vita di preghiera, la tua famiglia crolla.
Ed è per questo che Gesù ci insegna ad essere perseveranti. Nella missione, nella tua vocazione, nel dono che Dio ti ha dato: perseveranza. L’uomo ha tanta paura di essere criticato. Quante critiche e persecuzioni ha sofferto Dio stesso, Gesù che è Dio?. “Felice chi soffre per causa mia”, ha detto Gesù. Quando sei criticato e perseguitato ma sei nella grazia, è una cosa buona, ti fa vedere quanto Dio sia per te luce del mondo. Perché Gesù ci ha insegnato che salvare anime, evangelizzare, catechizzare, non è semplice. È difficile! È difficile invitare i cuori a una vita di conversione. Il mondo vuole la strada larga, il mondo vuole soltanto le illusioni, ma è necessario pensare all’eternità, è necessario comprendere che questo mondo qui passa. Quante persone un giorno erano con te e oggi non ci sono più.
Questa è la grande lezione: perseveranza. Dobbiamo perseverare. Guardate che cosa bella: qui esiste l’apostolato del santo rosario. I perseveranti sono qui! Sono qui con la loro devozione a Maria Rosa Mistica, Madre di tutte le madri, Madre di tutti i titoli. In ogni luogo Dio mi concede l’onore di un titolo di devozione. E i perseveranti sono qui, i fedeli.
Ma molti non perseverano. Quanti si fermano a metà del cammino! La cosa bella è seguire questo cammino fino al giorno in cui compi la tua missione, fino al giorno in cui potrai dire: “Signore, eccomi qui, la tua volontà è stata fatta nella mia vita”. È per questo che Dio vuole padri santi, madri sante, sacerdoti santi, giovani santi, bambini santi.
La nostra missione è maggiore di quanto potete immaginare. Aiutare a salvare questo mondo è una missione magnifica, meravigliosa! Io mi sento onorata da Dio per la missione che Egli mi affida in questi tempi di lotta, in questi tempi in cui il mondo è senza direzione spirituale. Ed è necessario comprendere che Gesù è il nostro cammino misericordioso, che dobbiamo aggrapparci saldamente alle sue mani misericordiose e seguire le orme dei suoi piedi, non permettere che queste orme si cancellino. Seguire queste orme saldamente, con fede, con devozione.
Tu che oggi porti la tua croce. Chi non ha una croce? Ma questa croce è la tua grazia, la tua vittoria. Felice chi vince questa croce! Servire Dio è per i forti, è per i fedeli. Dio ha molto bisogno di figli forti. Non si tratta di servire in una messe qualsiasi, ma di servire nella messe del Signore. Per questo vi dico: siate perseveranti. È Dio che ti ha portato qui oggi in questo santuario, è Dio che ti fa vivere questo momento di grazia con la Madre del Cielo, con la Madre della Pietà.
Ora vi benedirò chiedendo a Gesù di darvi tutte le benedizioni necessarie per perseverare in questa missione, che deve essere compiuta e che sarà sempre più difficile. Ma Dio sta con noi, figli! E la prova che siamo sulla strada giusta sono proprio le battaglie, le difficoltà e la certezza che siamo vicini alla vittoria. Gesù ci dice che, più è difficile la difficoltà che stiamo attraversando, più grazie riceveremo. Allora sono certa che stanno arrivando benedizioni per la vostra vita! Per questo avete bisogno di conversione, di essere degni di ciò che il Signore prepara per voi.
Con grande affetto e amore voglio benedire tutti i figli.
in questo momento la Madonna benedice tutti
Cari figli,
vi ho benedetti con molto affetto.
Sono stata così felice per la presenza di questi figli, per la devozione al mio Figlio amato, al Sacro Cuore di Gesù. Quanto è grandioso il Sacro Cuore di Gesù, che tanto ci ama! Sono tanto felice per la devozione bellissima della preghiera del santo rosario, per la vostra perseveranza, per voi che oggi siete qui testimoniando la vostra fede.
So che oggi ottenete molte grazie, guarigioni, miracoli, ma per me la maggiore grazia è quando un figlio persevera nella vita di preghiera. Perché la preghiera è ciò che ci fa ricevere tutti i miracoli. La preghiera è prova viva della nostra fede.
Nel messaggio di oggi, quando Gesù ci parla della perseveranza, Egli ci dà la grazia di conoscere quanto sia importante la sua presenza in mezzo a noi. Per questo vi chiedo: valorizzate la presenza di Gesù nella vostra vita, figli! Valorizzatela! Valorizzatela con tutto il cuore. Perché se vi mancasse l’acqua non sarebbe così doloroso come se mancasse Gesù nella vostra vita.
Gesù ci dà questa grazia della Santa Eucarestia, della Santa Comunione, di avere fede, di poter dire con gioia: “Noi non siamo degni, ma Gesù ci ha dato la salvezza, ci ha dato la dignità per poterlo ricevere, adorare e amare sempre”.
Oggi Gesù parla anche della famiglia. Stai attento, proteggi la tua famiglia, non permettere al demonio di abbatterti. Il mondo ti offre cose che non portano gioia. La tua famiglia è un tesoro, è il giardino che Dio ti ha dato qui sulla terra. Allora quando guardate i vostri figli, voi padri e madri, pensate alla ricchezza che è la vostra famiglia, pensate al dono maggiore che Dio vi ha dato. Per questo rispettate e amate la vostra famiglia con tutto il cuore.
Che Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo benedica tutti voi oggi qui presenti: padri, madri, giovani, bambini, sacerdoti. Siate sempre nella pace. Io chiederò sempre a Gesù la pace.
Chiedo a Gesù di benedire questi fiori per la guarigione e liberazione dei malati nel corpo e nell’anima.
Ecco la Serva di Dio, Maria, la Madre della Pietà, l’Immacolata Concezione. Il Signore mi chiama.
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