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2025

02.03.2025

messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais domenica 02.03.2025 – ritiro di Carnevale
traduzione dall’audio

Cari figli,
in questa domenica, giorno del Signore – domenica di benedizioni in questa Valle della Misericordia, Valle dell’Immacolata Concezione, Madre della Pietà – desidero accogliere tutti voi, figli, e mettervi alla presenza della Santissima Trinità.

Stiamo vivendo un ritiro di spiritualità, di unità, di preghiera. Ciascuno presenti le proprie necessità. Qual è la richiesta che sei venuto a portare alla Madre di Dio, affinché la affidasse alla Santissima Trinità per te? Qual è la grazia che sei venuto a cercare? Per quale grazia sei venuto a ringraziare? La tua casa, la tua famiglia, il tuo lavoro, le tue necessità materiali, spirituali, temporali. Di cosa hai bisogno? Guarigione, esorcismo, liberazione? Ciascuno chieda nel silenzio del proprio cuore, dove Dio abita.

Dio è qui in mezzo a noi. In questo momento possiamo dire, con gioia, che Dio è qui in noi: nelle nostre vite, nel nostro cuore, nel fratello che vediamo così vicino a noi, che ci fa vivere la fraternità, l’unità, l’unione, la preghiera. Come sarebbe bello se il mondo vivesse la fraternità! Sarebbe la brezza leggera, sarebbe Gesù, se il mondo vivesse degnamente la fraternità!

In questi giorni il Brasile piange per la tanta sofferenza causata dal peccato. Vediamo le conseguenze del peccato soprattutto nei giovani, nei bambini, nei padri e nelle madri. Fa molto male sapere che oggi il demonio porta l’uomo a cadere nelle trappole del peccato in un modo così terribile.

Il nostro ritiro spirituale ha un proposito molto grande, un proposito molto speciale, che è chiedere a Dio misericordia per il Brasile e per il mondo, chiedere a Dio di avere compassione dell’umanità. Perché l’umanità raccoglie quello che semina. Cosa raccoglierà il mondo, con ciò che ha seminato? In questi tempi di lotte, di battaglie, di combattimento, il raccolto sarà arduo. Se semini il bene raccogli il bene. Ma l’uomo non sta seminando il bene.

Purtroppo anche qui, figli, quante volte il vostro cuore non è tranquillo, non è in pace. Perché Gesù ti ha chiamato a questo ritiro spirituale? Innanzitutto perché Egli vuole compiere un miracolo nella tua vita, trasformarla. Hai bisogno di trasformazione! Se oggi non ti aggrappi alle mani di Dio, il mondo ti abbatte, le trappole del mondo ti abbattono.

Dove agisce Dio? Dio agisce in ciò che è puro, in ciò che è soave. Quando chiesero a Gesù: “Signore, dove ti incontreremo?”, Egli rispose: “nella brezza leggera”. Esiste qualcosa di più soave della brezza leggera? Gesù è soave. Allora noi incontriamo Gesù nella semplicità, nel silenzio, nella pace. Al contrario delle trappole che oggi sono presenti nella vita di tutti i popoli, che stanno cadendo facilmente nella distruzione delle loro case, delle loro famiglie, della loro vita spirituale.

Quando parliamo di ritiro spirituale, nei tempi di oggi, parliamo di qualcosa che è come una grande guerra. Oggi siamo in una grande guerra, nella quale vediamo il Bene che ci insegna a vincere il Male. Dio ci insegna, la Santissima Trinità. Gesù ha detto che questo è l’anno della Giustizia, perché vivremo un lungo cammino della Giustizia. Cos’è la giustizia? Per l’interpretazione umana la parola “giustizia” ha un dato significato, ma per la grazia divina la Giustizia è qualcosa di supremo: la giustizia di Dio è Dio che ci mette davanti alla grazia. Chi vive la giustizia non vive il cammino dell’oscurità, ma vive il cammino della grazia. Oggi dobbiamo scegliere tra la via del Cielo e la via del dolore. Chi vive la giustizia di Dio sceglie la via del Cielo, sceglie il cammino del Regno dei Cieli. Perché chi segue i passi di Gesù è giusto, è sapiente, edifica la sua casa sulla roccia, non ha paura ma ha fede, non si lascia abbattere dalle prove, è sempre saldo, coraggioso, perseverante.

Dio ha sempre qualcosa di molto maggiore per te. A volte il mondo ti illude, ma le cose del mondo sono passeggere. Tu non sai se questo pomeriggio ti apparterrà, solo Dio lo sa. Allora il cammino della Giustizia di Dio è il cammino che ci conduce ad essere pronti. “Vegliate e pregate”: nessuno conosce il giorno, nessuno conosce l’ora. Vegliate e pregate per non cadere nelle tentazioni del demonio. La giustizia di Dio è qualcosa che viene dal Cielo per darci dignità nei tempi di battaglia. La giustizia sarà proporzionata alle tue azioni. Se oggi corrispondi ai disegni di Dio, il tuo raccolto sarà di prodigi benedetti, ti sentirai così felice per il tuo raccolto, perché esso sarà giusto!

Ma abbiamo un cammino da percorrere, un combattimento. Quest’anno non dobbiamo soltanto coltivare la giustizia, siamo in un anno di combattimento. “Combattimento” è una parola che ci mette nelle condizioni di vedere che dobbiamo essere forti per vincere la grande battaglia. Come combattere il demonio? La prima arma che abbiamo per combattere il demonio è la preghiera del santo rosario. Se vuoi vincere colui che oggi ti vuole abbattere, prega: vincerai. “La famiglia che prega unita resterà unita”: sono parole di un santo che ha divulgato sulla terra, nei vostri tempi, la devozione al Rosario e la Misericordia (San Giovanni Paolo II). Dunque se preghi, tu vinci le trappole del demonio.

Oggi siamo qui in un ritiro, in Brasile. In questa Valle voi siete in un ritiro spirituale. Oggi avete già avuto la grazia di ricevere Gesù Eucaristico. Allora voi siete in un ritiro con Gesù. Non siete soli. Gesù è in mezzo a noi, con noi, in noi, vivendo e regnando nel nostro cuore. Ma se pensiamo a questa terra gigante che è il Brasile, terra della Santa Croce, vediamo che il Brasile ha bisogno della Santa Croce, perché mentre qui abbiamo un popolo di Dio che prega, e in tanti luoghi del Brasile abbiamo persone che stanno pregando, abbiamo anche milioni di persone che non stanno pregando e che sono sulla strada della sofferenza e del dolore. L’uomo non sa vivere l’allegria in modo corretto, egli vive l’allegria in modo triste. Non è sana l’allegria che oggi l’uomo vive: egli vive prigioniero dei vizi, dei peccati, vive prigioniero di tutte le insidie del demonio, soprattutto i peccati capitali.

Allora noi siamo qui in un ritiro spirituale per combattere, siamo in un campo di lotta, in un campo di battaglia. Non siamo in una battaglia qualunque, non siamo in una battaglia semplice, siamo in una grande e forte battaglia. Cosa significa per noi, oggi, il cammino di questo ritiro spirituale? Combattere le trappole e le insidie del demonio. Questa è la nostra missione. E cosa ci ha insegnato Gesù? Che il poco con Dio è tanto e che il tanto senza Dio è niente. Allora forse voi vi guardate e pensate “siamo pochi”, ma questo “poco” ha Dio. Quindi questo poco che ha Dio vince il demonio. Mentre i tanti senza Dio che stanno lì nel grande dolore, nella felicità passeggera – perché la felicità dev’essere oggi, domani e sempre – questi tanti diventeranno vuoti, si sentiranno “niente”.

Il poco con Dio è tutto e il tanto senza Dio è niente. Allora un piccolo esercito può salvare milioni di anime sofferenti. Dunque la missione dell’uomo di Dio, dell’uomo di fede, è meravigliosa, perché quello che noi crediamo sia impossibile diventa possibile con il nostro santo rosario tra le mani. Oggi io sono qui con il mio santo rosario tra le mani, che brilla nel colore più forte, che è il colore dorato della luce, della preghiera, e per combattere il demonio dobbiamo avere questo santo rosario che brilla. Sapete quando brilla il vostro santo rosario? Quando pregate, quando invocate, quando chiedete. Noi abbiamo qui bambini che, nel pregare questo santo rosario in quest’ora, in questo giorno, riescono ad aiutare innumerevoli anime che hanno bisogno di guadagnare il Cielo. Dei bambini Gesù ha detto, prendendoli in braccio, “di essi è il regno di Dio”.

Allora il poco che abbiamo qui diventa molto maggiore della moltitudine del popolo brasiliano che oggi si perde nel fango del peccato. Perché chi si perde è debole, mentre chi lotta con il santo rosario tra le mani è forte. Chi può sollevare il debole? Chi è forte. Per questo Gesù ci ha detto che un esercito forte salva il mondo intero. E noi dobbiamo credere in queste parole di Gesù: un esercito forte salva il mondo intero! Allora vedendo il mondo e il Brasile in questa situazione, in questi giorni di ritiro preghiamo per la salvezza di questo popolo, perché il raccolto di una nazione sarà nella misura della sua semina.

Oggi abbiamo una certezza: il Brasile dovrà raccogliere molta sofferenza, perché un popolo che dovrebbe camminare nella sapienza oggi è imprudente, e l’imprudente non edifica ma soffre, e può portare una intera nazione a soffrire con esso. I giusti soffrono sempre per le ingiustizie di coloro che non sono giusti, ma Dio è sempre maggiore.

Allora ciò che dobbiamo comprendere è che, se siamo in un tempo di combattimento, in un anno della Giustizia, nei tempi finali – che non sono la fine del mondo – dobbiamo stare attenti: il demonio vuole la fine della famiglia, la fine della Chiesa, la fine della fede, la fine dei giovani, la fine dei bambini. È questo che il demonio vuole. Perché Dio ha reso presente il suo amore nei figli. Chi sono i figli di Dio? Sei tu padre, tu madre, tu giovane, tu bambino. Dove Dio ha messo i suoi frutti e i suoi doni? Dentro di te. Il padre diventa padre, la madre diventa madre, il figlio domani cresce e sceglierà una vocazione, che potrà essere il sacramento del matrimonio oppure una vocazione sacerdotale, di missionario o missionaria.

Dove sta agendo Dio? In noi. Dove abita lo Spirito Santo? In noi. Non ti devi mai dimenticare che il bene più prezioso che Dio ha creato sono i suoi figli, sei tu, tu sei il bene maggiore di Dio. Tu hai talmente tanto valore per Dio che, in questi tempi di battaglia, Egli mi invia in corpo e anima per potervi aiutare nella grande battaglia, nel grande combattimento. Perché la sofferenza oggi non sarà soltanto una malattia della carne, ma sarà dell’anima. Il dolore oggi non sarà soltanto una tempesta che colpirà la natura, ma una tempesta che colpirà le famiglie: la discordia, l’avidità, la mancanza di rispetto, di dialogo, di perdono. E se noi cerchiamo di seguire questo cammino di Gesù, comprenderemo che tutto questo manca perché sta mancando la fede.

In questa Valle c’è qualcosa che io sento e che anche voi dovete sentire. Noi abbiamo l’amore: siamo stati creati da Dio, Dio ci ha amati e ci ha insegnato ad amare. Allora qualcosa che è molto presente in questa Valle, in questo santuario, è l’amore. Innanzitutto sotto forma di abbandono: non esiste abbandono senza amore. Il giorno in cui tu abbandonerai qualcosa della tua vita senza amore, la tua missione non porterà frutti. Perché esiste un grande frutto, qui in questo santuario? Perché c’è stato un affidamento perfetto di una famiglia – umana, peccatrice, errante – ma che si è affidata, e si è affidata per amore. Allora in questo santuario abbiamo una fonte della quale io, Maria, dico che è una delle più belle virtù dell’uomo: l’amore a Dio, amare il piano di Dio. Quando io e San Giuseppe procedevamo verso la realizzazione del piano di Dio, ogni momento amavamo il piano di Dio, sempre di più lo amavamo. Perché l’amore è ciò che costruisce qualsiasi grazia sulla terra.

Allora la Valle ha questa grazia dell’amore, abbiamo l’amore attraverso l’abbandono di coloro che sono stati scelti, abbiamo l’amore di coloro che sono stati chiamati, abbiamo l’amore di voi pellegrini che venite per fede, che venite per amore, che venite per sentirvi in Cielo, per sentire il Cielo che vi sfiora, perché il grande lievito di questo santuario è l’amore. Qui devi amare anche il sacrificio che fai, perché il sacrificio che ti viene chiesto è volontà di Dio. Dio vuole che gli uomini siano forti. Oggi gli uomini sono abituati a ciò che pensano essere tutto nella vita, ma il tutto della vita è proprio quello che state vivendo qui: l’abbandono, la fiducia, il distacco. Tu che sei abituato alle comodità quotidiane, qui devi donarti. Come Gesù è nato in una mangiatoia, anche qui abbiamo una mangiatoia che ci insegna a donare. Non riceviamo quello che vogliamo, ma quello che Dio ha da darci, e ciò che Dio ha darci qui è l’amore. E non esiste niente di più importante oggi, nel mondo, dell’amore. Il giorno che mancherà l’amore sulla terra, l’uomo sarà distrutto, ma fintanto che c’è amore l’uomo costruisce, rinasce dalle proprie ceneri, perché l’amore è la speranza.

L’amore del Cuore di Gesù Misericordioso per voi è immenso. Il Cuore di Gesù trabocca di amore per te. Per questo abbiamo una preghiera forte, bellissima, che dice così: “Gesù, io confido in te”, perché questo amore di Gesù è supremo per noi, è l’amore della fiducia. Un esempio bellissimo: un figlio confida nei genitori. Allora se abbiamo la certezza dell’amore di Gesù, confidiamo in Gesù! Per questo diciamo “Gesù, io confido in te”, perché sappiamo che Egli ha dato la vita per salvarci e nessuno ci ama come Egli ci ama. Allora l’amore è fiducia. Per questo dove c’è amore c’è fraternità, c’è provvidenza, c’è condivisione, c’è il pane.

Perché Dio, in questi giorni, vi fa vivere un’accoglienza semplice? Perché se ci fosse un’accoglienza comoda non ci sarebbe l’amore. A volte è necessario convivere tra fratelli, sentire il fratello vicino, vedere che avremmo bisogno di essere comunità, di essere gli uni per gli altri. Cosa vuole fare il demonio oggi all’umanità? Non solo in Brasile, ma nel mondo intero? Vuole fare in modo che viviate nell’indifferenza, che vi dimentichiate di guardarvi gli uni gli altri e di abbracciarvi, di sentirvi, di sentire questo amore di Gesù.

Allora la Valle è una fonte di misericordia, è una fonte di amore. Qui dovete sentirvi come un esercito di Dio pronto per una guerra, che non è una guerra di armi da fuoco, ma una guerra con il rosario tra le mani. Voi tutti siete qui ben armati, con il vostro rosario tra le mani. Il rosario non è un’arma che ferisce, ma un’arma che vince, un’arma che abbatte il demonio. Allora nell’anno del combattimento, in questo ritiro spirituale, dovremo vincere il demonio, perché sarà un anno pesantissimo per voi qui in Brasile e nel mondo. Allora dovrete vincere il demonio. E come si vince il demonio? Con il tuo rosario luminoso in mano. Perché quando pregate il vostro santo rosario, dalla vostra mano nella quale sta questo semplice simbolo, esce una luce per questo mondo malato che ha bisogno di Dio. Ecco perché “il poco con Dio è tanto e il tanto senza Dio è niente”. Allora vogliamo essere un esercito di Gesù Cristo e della Madre di Gesù!
Con grande affetto, voglio darvi la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
vi ho benedetti con molto affetto.

Questo messaggio ci insegna il potere della fede, della preghiera, la fonte dell’amore. Che bello poter sentire e vedere che siamo in un luogo in cui esiste l’amore! In questo mondo le persone non comprendono più l’essenza dell’amore, spesso neanche dentro le case, dentro le famiglie. Gesù ci dice che la famiglia è il giardino di Dio, è dove abita l’amore di Dio.

Gesù ci porta questa catechesi bellissima. In quest’anno del combattimento, Egli ci mostra il reale cammino dell’umanità, ci mostra come le persone stiano cadendo facilmente nelle trappole del demonio. Dio ha creato un mondo meraviglioso affinché l’uomo vivesse queste meraviglie e fosse felice, ma senza allontanarsi dal bene, dalle beatitudini, dall’amore, dalla carità, dalla fraternità. Allora l’uomo deve seguire il cammino della giustizia, essere fedele come Cristo è fedele a noi.

Per questo chiedo a Gesù, che è fedele, di benedire questi fiori per la guarigione e liberazione dei malati nel corpo e nell’anima. Vorrei consigliarvi, come Madre: quando Gesù vi fa un dono, come sono un dono i petali che Egli benedice, non abbiate paura di chiedere la grazia della quale avete bisogno, mettete sempre nel Cuore di Gesù ciò che siete venuti a chiedere qui. Non importa se il tuo miracolo è impossibile, perché Dio è il Dio del possibile, Egli rende possibile l’impossibile. Tu che desideri essere madre; tu che desideri ottenere la guarigione del tuo corpo, della tua anima; tu giovane che stai pregando per la tua missione, per la tua vocazione, che spesso sei pieno di amore a Gesù ma ti senti così perso in questo mondo che oggi è così difficile per i giovani; tu bambino che desideri tanto la pace nella tua casa: chiedi a Gesù. Quando ricevete questi petali dite a voi stessi: “Questo è un dono di Gesù per me, è l’amore di Gesù per me, è Gesù che mi accarezza. Al giorno d’oggi, in verità, Egli mi vuole portare tra le braccia. La sofferenza sarà talmente ardua che Egli mi vuole portare tra le sue braccia”. Allora chiedi a Gesù ciò che desideri e poi tornerete a ringraziare per la grazia ricevuta.

Ecco la Serva di Dio, la Madre di Dio, la Madre della Pietà.

Faccio gli auguri anche a chi compie gli anni: che Dio vi benedica, vi protegga, vi custodisca. Che Dio protegga i padri, le madri, i figli, i sacerdoti.

Ecco la Serva di Dio, la Madre di Dio, l’Immacolata Concezione. Il Signore mi chiama.

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